mercoledì 17 luglio 2013

Per scuotere le coscienze


Fonte: 269 Life

Il 15 luglio scorso, in quattro diverse città di Israele, è stata organizzata un’installazione artistica, caratterizzata da tre animali morti su un tavolo da pranzo. Con tre persone dietro di loro. Uno con gli occhi coperti, un altro con la bocca imbavagliata e il terzo con le orecchie tappate. Si riferisce alle tre scimmie del proverbio e sta a significare che i consumatori "non vedono il male, non sentono il male e non ne parlano", quando si tratta dei rapporti dell’uomo con gli animali.
Questa azione mirava a provocare una risposta nel pubblico, tanto necessaria da parte delle masse così passive, per mettere in discussione la legittimità della nostra accettazione nei confronti della diffusa violenza e nella riduzione in schiavitù dei nostri compagni animali.
Gli animali morti usati nella performance sono stati raccolti nei cassonetti.

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