Rispondo al Troll (e la finiamo qui)

Troll: Animalista non vuol dire solo andare a fare azioni come incendiare furgoni, come lei ha fatto, o liberare (poveri) animali dalle gabbie. Animalismo significa rispettare ogni giorno creature viventi, e non solo non cibandosene, ma anche evitando di usarli a proprio scopo come fa lei, per poi farne vanto trasformandosi in un naturalista improvvisato, rubandoli al loro habitat naturale e portandoli a casa a scopo di studio. Se Darwin le sta sulle scatole per la sua forma mentis da scientista -Darwin non si faceva certo scrupolo di sottrarre alla loro vita gli animali che poi lui studiava- lei non è da meno, quando li mette in una specie di studio improvvisato. Questo lei si vanta di fare, o sbaglio? Un vero animalista li lascia dove sono, nei loro stagni, nelle loro tane, non va ad estirparli da quello che è il loro mondo per poi finire sotto una teca o in una piscina improvvisata. Solo in un caso tutto ciò sarebbe encomiabile, e cioè se lei lo facesse per salvarli da un pericolo imminente, ma lei lo fa per puro diletto e allietare il suo spirito. E questo non è animalismo, ma egoismo. 

Me: Sono anni che lei mi pedina, tanto che mi fa sorgere il sospetto che sia un poliziotto della Digos in pensione. Non credo che l’abbiano ingaggiata e la paghino, ma che si diletti per conto suo a criticarmi. Il mio blog è così insignificante, per numero di utenti, che non posso immaginare di dar fastidio a qualche potente di quelli che contano. Mi legge di nascosto e ogni tanto viene allo scoperto criticandomi perché le piace e perché non ha ancora raggiunto quella maturità spirituale che porta una persona, col passare degli anni, ad essere più tollerante verso il prossimo. Un anziano cattolico una volta mi parlò di una regola etica di vita che si era dato: “Severi con se stessi, indulgenti con gli altri”. Mi sembra una buona regola sociale. Lei non la segue e quindi si permette di criticare persone che nemmeno conosce, me, visto che lo strumento digitale le permette di farlo senza esporsi a rischi e senza tanti sforzi. Già l’ho invitata ad andare su X, se proprio le piace litigare. Non mi voglio dilungare e perciò le dico, in breve, che non sono minimamente tenuto a darle spiegazioni, poiché lei commette due errori madornali, sul piano dialettico:

1) decontestualizza gli eventi 

2) considera la teoria superiore alla prassi, dando per necessaria la prevalenza della prima sulla seconda.

Nel primo caso, prende un frammento di realtà e dimentica in quale contesto è inserito, ovvero viene a rimproverarmi la detenzione temporanea di piccoli animali, mentre tutto attorno a me in autunno e in inverno si scatena la caccia, si pratica la pesca sportiva, si macella il maiale e si mangia carne tutto l’anno.

Nel secondo caso, vorrebbe che io seguissi la Non Violenza gandhiana (Ahimsa), che è intrinsecamente utopica, mentre lei probabilmente non fa il minimo sforzo per cambiare il suo stile di vita, che di sicuro non è eticamente superiore al mio. Chi giudica sarà giudicato ma, giudicando me, si pone in una posizione di superiorità che non le si addice, cioè non può salire in cattedra e sparare sentenze. Le sue sono critiche pretestuose, da respingere al mittente. Non ho altro da aggiungere.