giovedì 6 febbraio 2025

Un post che ha provocato una fiammata piroclastica di commenti


Fonte: Storiachepassione.it

Nel 79 d.C., quando il Vesuvio esplose, un fedele cane da guardia rimase incatenato all’ingresso della Casa di Marco Vesonio Primus (nota anche come Casa di Orfeo) a Pompei. Incapace di fuggire, il povero animale lottò disperatamente per liberarsi, fino al suo ultimo respiro. Ricoperto dalla cenere vulcanica, il suo corpo lasciò un’impronta nel terreno che, nel 1874, gli archeologi riempirono di gesso, restituendoci un’immagine toccante dei suoi ultimi istanti. Oggi, questo impressionante calco è esposto all’Antiquarium di Boscoreale, a nord-ovest di Pompei, ricordandoci la potenza distruttiva della natura e il legame indissolubile tra uomo e animale.

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