Assistere alla propria crescita personale è qualcosa di straordinario. Non sto diventando migliore, ma vedo aumentare le mie conoscenze, di giorno in giorno. Conoscere persone, guardarle negli occhi e ascoltare le loro storie, non so se influisca sul mio DNA, ma sento che da qualche parte, le impressioni che ricevo, vanno ad accumularsi e si organizzano magicamente. E’ la scoperta dell’acqua calda, lo so.
Prendiamo gli addotti - anche noi! - per esempio. Finora me li immaginavo come persone piuttosto traumatizzate, fragili e sull’orlo di una crisi di nervi. Persone che, se gli sedevi vicino, ti guardavano con occhi spiritati o con occhi spenti, a seconda della gravità dei traumi subiti. Persone che magari, se dicevi una parola sbagliata, cominciavano a schiumare dalla bocca e a rotolarsi per terra, pronunciando parole incomprensibili in lingue antiche.
Fino ad oggi pensavo che fossero rarissimi e che solo Daniele Bossari fosse riuscito a scovarli e ad intervistarli, rendendoli famosi come Giovanna Podda e il suo coniglio e Federico Bellini e il suo ringhio, i quali, presentati così, sembrano due personaggi di una compagnia di guitti, con carrozzone al seguito. L’aver mostrato in pubblico quei due personaggi mi aveva portato ad emettere un giudizio particolarmente severo nei confronti di trasmissioni come Mistero.
E invece, ora mi sta capitando di ricevere la testimonianza di persone in carne ed ossa (e branchie?) che mi parlano bene sia della Podda, che del Bellini, e questo mi costringe a ricredermi. Esattamente ciò che sono costretto a fare con gli addotti.
Da quando ho conosciuto Barbara Trevisan e Valter Colognori ho capito che gli addotti sono persone normali, che conducono vite
normali perché i loro rapitori fanno in modo che l’esperienza venga cancellata, un po’ come si vede in “Man in black”, con Will Smith e Tommy Lee Jones che usano una specie di penna carioca per sparaflesciare i testimoni.
Barbara ha un passato di addotta, mentre Valter, suo compagno di vita, è appassionato di ufologia ed ha, in tal modo, la grande fortuna di portarsi il lavoro a casa, mentre la maggior parte degli ufologi devono fare levatacce e andarsene in giro di notte a farsi venire il torcicollo guardando il cielo stellato.
Anche qui, conoscendo il modo di lavorare di Valter e Barbara, si capisce che l’ufologia non è solo quella che mira alla classificazione dei casi di avvistamento e di incontri ravvicinati, ma è molto di più. Quella è l’ufologia stile anni Ottanta. C’è stata un’elaborazione pazzesca, da quell’epoca.
Valter – lo ribadisco – è un uomo molto fortunato, perché unisce l’utile al dilettevole e riesce a coniugare, senza essere coniugato, passione e sentimento. E’ anche uno dei non rari casi in cui si vede all’opera il principio latino del similis similem amat, il simile ama il suo simile.
Barbara veniva importunata già all’età di dieci anni, ma solo in età adulta ha capito chi la graffiava nella sua cameretta. Quando si rivolgeva alla mamma per essere rassicurata, la madre le rispondeva come di solito rispondono gli adulti: minimizzando. Le diceva che aveva sognato o che erano i gatti a camminarle sul letto, ma questa risposta lasciava ancora di più sconcertata la piccola Barbarella perché gatti in casa non ce n’erano.
Divenuta adulta e madre a sua volta Barbara ebbe per un lungo periodo un terrore folle del diavolo, preludio forse alle esperienze che ancora dovevano capitarle. Quasi che il suo subconscio la stesse preparando agli eventi che puntualmente accaddero.
Una notte d’inverno del 2006 per esempio, sentì uno dei suoi bambini, nell’altra stanza, lamentarsi. In quel momento la sua camera era stranamente al buio (veniva sempre lasciata accesa una luce nel corridoio). Lei fece per alzarsi e subito le arrivarono tre bastonate sulla schiena, mentre era ancora distesa sotto il piumone. Dovevano essere bastonate abbastanza strane se, come accadde, Barbara si riaddormentò, per svegliarsi dopo qualche tempo. Ma a quel punto si ritrovò di traverso sul letto, con la testa penzoloni fuori dal bordo. C’era una mano che le teneva la fronte. Era una mano calda. E qualcuno o qualcosa le faceva pressione sulla schiena. Con un ginocchio, forse. Pensò: qui, se mi ribello, mi spezzano la spina dorsale e, nonostante si sentisse un verme per non riuscire ad andare in soccorso dei figli, incredibilmente si riaddormentò di nuovo. Evidentemente, gli aggressori facevano uso di qualche sostanza soporifera.
Al mattino dopo tutti i suoi bambini dormivano beatamente nei loro lettini. Fatto il giro della casa, Barbara ebbe conferma di ciò che già sapeva: porte e finestre erano regolarmente sprangate. Solo da un terrazzino gl’intrusi avrebbero potuto entrare. Volle uscire in terrazza e, nel buio delle cinque antimeridiane invernali, non vide nulla ma sentì un forte vento da lei attribuito ad un elicottero silenziato.
Sulla brina che ricopriva il terrazzino c’erano impronte di anfibi militari. Dal che, anche secondo il parere di Valter che in quel momento non era in casa, non può essersi trattato di alieni veri e propri, giacché in tutta la storia dell’ufologia non si registrano casi di grigi o di rettiliani con ai piedi scarpe di fattura umana.
Ho chiesto ai miei intervistati cosa avesse fatto Barbara di tanto grave per meritarsi una simile punizione e Valter mi ha spiegato che secondo loro era dipeso da un sogno che la sua compagna aveva fatto qualche giorno prima e messo nero su bianco nel loro sito. Un sogno che vedeva coinvolta lei e un’ostetrica americana di nome Madame Anansky.
Già i sogni che tutti noi facciamo sono il più delle volte senza senso, ma immaginare che una squadretta di militari dia una lezione per aver descritto quel sogno in un sito web diventa un sogno nel sogno. Una specie di surreale Inception. Non ha alcun senso. Anzi, l’intera ufologia diventa qualcosa d’insensato, a cominciare dal comportamento degli elusivi dischi volanti. C’è da diventar matti.
Barbara, matta non lo è. E io le credo.
Valter invece non è mai stato rapito dagli alieni, mentre due dei tre figli della donna, avuti dal marito precedente, seguono
purtroppo le sue orme, poiché le hanno già rivelato spontaneamente le loro disavventure notturne con gli alieni.
Per principio, Valter e la sua compagna non parlano mai di addotti o di ipnosi regressiva in presenza dei bambini. Appartenendo allo Stargate group, nato in Toscana nel 2001 su iniziativa di Maurizio Baiata, Valter e Barbara praticano le ipnosi regressive e al momento stanno seguendo tre addotti, due uomini e una donna. C’è la massima riservatezza su di essi e altro non ho potuto sapere.
Mi hanno solo detto che il gruppo Stargate friulano conta una decina di soci assidui, che si riuniscono a cadenza mensile. Ogni anno tengono anche una festa di due giorni, chiamata “Sentistoria Day” e il prossimo appuntamento, a cui non mancherò, è fissato per l’uno e il due settembre.
Valter è stato intervistato pochi giorni fa da Tele Friuli, a proposito di un cerchio nel grano apparso nel comune di Povoletto. E’ stato così che sono venuto a conoscenza di lui, friulano di adozione, ma di origini toscane. Mentre nel pomeriggio il contadino trebbiava il grano, con Barbara che non poteva trattenere le lacrime, i carabinieri chiedevano i documenti ai presenti, una mezza dozzina d’irriducibili appassionati che non avevano voluto perdersi la fine ingloriosa di quell’effimero Mandala.
A differenza di Pasqualini, Valter non solo sostiene che il cerchio apparso pochi giorni fa sia di fattura umana, perché le spighe erano spezzate e non piegate, ma afferma che il 60% di tutti i cerchi sono fatti dagli stessi appassionati di ufologia o, in alternativa, da artisti dediti alla cosiddetta land-art.
Di modo che, secondo Valter Colognori, ci sarebbero cinque categorie di circlemakers: 1) gli alieni; 2) i militari depistatori; 3) gli ufologi; 4) gli artisti e 5) i burloni. Ovviamente, i primi furono i precursori e tutte le altre categorie sono venute dopo.
Francamente, non pensavo che la faccenda fosse così ingarbugliata. Alla mia domanda se i cerchi non siano messaggi per l’umanità da parte di intelligenze aliene, come si è sempre pensato, bensì messaggi per gli alieni da parte dei nostri militari, sullo stile dei cavalli bianchi inglesi incisi nella roccia e delle linee di Nazca, Valter mi ha dato una risposta che non lascia spazio a repliche.
Non ha senso che i nostri militari mandino messaggi agli alieni se è vero – come probabilmente lo è – che già da molti anni alieni di diverse razze collaborano con vari corpi speciali degli eserciti più potenti al mondo.
La qual cosa, se unita all’esperienza vissuta da Barbara, tecnicamente chiamata O.M.A. (operazione militare abduction), ci offre uno scenario che definire inquietante è dir poco: militari umani da decenni tramano ai nostri danni insieme a entità provenienti da Altrove.
Con me Barbara e Valter sfondano una porta aperta, dato il mio decennale, convinto e inossidabile antimilitarismo, ma se le cose stanno così, attentati false flag, scie chimiche, torture ai prigionieri e guerre più o meno sporche sono solo la punta dell’iceberg delle nefandezze compiute dalla casta guerriera in tutto il mondo, con la beffa, oltretutto, dell’essere finanziata con i soldi del contribuente.
Cos’altro ci stanno preparando i militari? Una falsa invasione aliena, per caso?
Un’altra storia incredibile è quella capitata a un socio della sezione laziale di Stargate.
Siamo abituati a pensare che le ipnosi regressive si facciano nel chiuso di una stanza, con l’addotto disteso sul lettino dello psicanalista e magari con una musica rilassate di sottofondo. Ebbene, il signor Mario (chiamiamolo così) fece un’ipnosi regressiva in un giardino circondato da un boschetto. L’addotta era una ragazza che chiameremo Anna, come la regina dei Visitors. Mario commise l’errore, ma scoprì che era tale solo in seguito, di far assistere alla seduta un suo amico, che chiameremo Bruno.
Erano tutti e tre seduti su comode seggiole e c’era anche un cagnetto che poltriva poco distante. La tranquillità del posto non lasciava presagire ciò che sarebbe effettivamente successo.
Mentre Anna era sotto ipnosi, Bruno a un certo punto cominciò a piantare le unghie nel tavolo di legno e a trascinarle con forza
fino a conficcarsi le schegge sotto le unghie. Accortosi del fatto, l’allibito Mario gli chiede, sussurrando: “Cosa diavolo stai facendo?”.
Per tutta risposta Anna salta su chiedendo a sua volta, con occhi spiritati: “Che ci fa lui qui?”.
E Bruno, anche lui fuori di sé, le risponde con aria di sfida: “Sono già qui!”.
Il povero conduttore dell’ipnosi non sapeva come gestire la cosa, né si rendeva conto esattamente di ciò che stesse succedendo, e già si cominciarono a sentire i cespugli nelle vicinanze che venivano scossi, mentre il cagnetto correva su e giù abbaiando come un pazzo.
Pochi secondi dopo, per fortuna, tutto ebbe fine. La ragazza cadde addormentata, Bruno rientrò in sé, alcune luci schizzarono nel cielo a velocità pazzesca, da dietro le siepi, e anche il cagnetto ritrovò la calma.
Mario era il più scioccato di tutti.
Da quel giorno, mi disse Valter, non è più stato tanto a posto con la testa, e questo deve servire di monito a chiunque voglia praticare ipnosi regressiva. Si corrono gli stessi rischi delle sedute medianiche. Vanno lasciate fare a chi le sa fare.
Ecco una spiegazione scientifica dell’evento: quando si fanno ipnosi regressive ci si può trovare di fronte a due tipi di addotti, quelli che hanno una M.A.A. (memoria aliena attiva) e quelli che ne hanno una M.A.P. (memoria aliena passiva).
Questi ultimi sono i più facili da trattare, perché racconteranno solo ciò che è loro successo, senza sorprese, limitandosi a parlare dei ricordi inconsci relativi al rapimento subito.
I M.A.A. invece sono molto più pericolosi perché l’alieno responsabile del rapimento è ancora dentro di loro e questa caratteristica li fa assomigliare a invasati o posseduti che dir si voglia. E allora, a quel punto ci sarebbe bisogno di un esorcista e non di un ufologo.
Nel caso accaduto in Lazio, Anna aveva una M.A.A. e anche Bruno ne aveva una, solo che Mario non lo sapeva. Non sapeva di essersi portato ad una seduta un amico a sua volta addotto. Il problema nacque dal fatto che l’alieno che possedeva Anna era di una razza diversa da quello che possedeva Bruno, razze che si odiano e che con patti scellerati si sono spartite l’umanità come fosse una torta. Tu ti occupi di questo e a me lasci quest’altro. Settori di competenza che non devono essere invasi, pena lo scontro fisico come stava per succedere in quel giardinetto, con noi in mezzo a fare da cavie. Corpore vili, come i nostri vivisettori chiamano tradizionalmente topi, conigli, cani, gatti, scimmie e porcellini d’India. Splendida Nemesi!
Ulteriore precisazione: Bruno aveva una M.A.A. rettiliana, mentre Anna era posseduta da un Orange, una razza poco nota, dai capelli arancione e dalla tuta blu, belli nelle fattezze del volto, ma cattivi d’animo.
Dal vostro corrispondente da Magonia per ora è tutto. Se non incontrerò prima Valter e Barbara, che ringrazio per le interessanti informazioni, a settembre riferirò l’esito della festa-assemblea dello Stargate Group.
Sempre che, prima, non mi capiti di trovare impronte di anfibi sul terrazzino di casa.
Roberto
RispondiEliminaOltre agli alieni (di cui “credo” di aver avuto una testimonianza visiva ma ne parleremo in privato) ci sono tanti altri segreti che non vengono rivelati poiché potrebbero cambiare le sorti del mondo. Nel bene e nel male.
Mentre invece le sorti del mondo devono essere decise a tavolino svincolate il più possibile da qualsiasi altro condizionamento che non siano le decisioni militari (cioè dei governi).
C’è un controllo militare di ogni cm. del pianeta. In questo (come nel resto) concordo con te.
Trattasi di segreti di natura tecnologica (segreti militari) non saprei fino a che punto rivelati da alieni in cambio di non so cosa.
Basti pensare a come, circa 20 anni fa (non tantissimo quindi) il mondo fosse ancora “fermo.” All’improvviso l’avvento del pc ha soppiantato tutto facendo sparire macchine da scrivere, cataste di fogli e relativo personale in un colpo solo. Una vera rivoluzione di usi e costumi nel giro di pochissimi anni. Per non parlare delle telecomunicazioni (cellulari) ed audiovisivi.
Pensa a come abbiano avuto vita breve i “cd” ormai quasi del tutto spariti dalla circolazione dopo l’avvento di youtube ed altri sistemi di scambio dati.
Negozi di cd sorti dal nulla e spariti nel nulla in meno di 10 anni.
Per non parlare di cellulari ed altri sistemi di comunicazione.
Internet nacque per scopi militari, il gps (navigatori satellitari) ed il cellulare per comunicazioni militari.
E mi fermo qui senza parlare di HAARP e tecnologie ancora più recenti..
Ogni qualvolta c’è una tecnologia che rende obsoleta la precedente quest’ultima viene divulgata e messa a disposizione degli umani.
Ma questo è quello che di norma è accaduto sino ad ora. Adesso siamo in un periodo diverso, esclusivo, unico.
Oggi ci sono computer (chip) o cellulari che stanno in una capocchia di spillo. Oggi, a livello militare di certo, le dimensioni hanno raggiunto il limite: dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande (da chip sottocutanei alla bomba atomica). Questo vuol dire che in qualche laboratorio sotterraneo si sta probabilmente lavorando a qualcosa che trascende queste cose. Si sta andando oltre. Ecco perché forse gli alieni potrebbero avere un ruolo in questi settori. Oltre l’infinitamente piccolo e grande si sta lavorando, probabilmente, ad altre energie penso a quella astrale. Forse si stanno iniziando a manipolare altre dimensioni
Se tanto mi dà tanto, i militari terrestri sanno già spostarsi con il teletrasporto. Forse le scie chimiche gli servono proprio per quello.
Elimina.....e altre cose che non riesco a immaginare.
mi potete speigare perchè gli eserciti piu potenti ( nato e russi) continuano a perde uomini in campo? perchè saltano per aria con delle rudimentari bombe messe li da guerriglieri,perchè gli yankee se ne sono andati a gambe levate dal Irak,lasciando nel deserto 5000 uomini morti,altri tanti suicidi,e piu di 35000 andicapati che ingrosano le file dei deseredati in usa? perchè continuano a perdere aerei ( l'ultimo black hawk abatuto dai taleban una setimana fa) per cosa si tengono in reservo tutte queste armi di fantascienza? ....
RispondiEliminaGianni la storia del computer è un po più complessa e lunga di quanto ci pare,ancora negli anni 40' Turing progettò una machina basata su processi algoritmici,già la sonda Voyager, che negli anni 70' inviò sulla terra splendide foto dei pianeti esterni, inclusi gli anelli di Saturno, era dotata di un computer di bordo con 64 Kbyte di memoria RAM !!!! ovviamente con gli anni si fu perfezionando fino ad oggi,quindi non penso ci sia stato niente di cosi straordinario ne un proceso cosi veloce di far sospetare l'intervento alieno...
Lo spiega ottimamente l'ultimo articolo di Franceschetti:
Eliminahttp://paolofranceschetti.blogspot.it/2012/07/la-manipolazione-spirituale-dei-mass.html
Ma lo aveva spiegato tempo addietro Santaruina, quando scrisse un articolo sul suo blog, intitolato "La guerra per la guerra".
Se avrai la pazienza di leggere il lungo articolo di Franceschetti, capirai che gli americani non sono in Iraq per il petrolio, ma per il puro piacere di uccidere. Quando dico Americani non intendo i militari che sono sul posto e che saltano in aria su rudimentali ordigni, ma la cupola di psicopatici assassini che ce li ha mandati e che si gode lo spettacolo.
Anche se a te sembrerà difficile da credere, non possiamo escludere che i capi supremi del mondo siano anche satanisti e si dilettino a compiere sacrifici umani, a breve o a lunga distanza. Franceschetti dice che questo manipolo di persone potentissime sono esperte di esoterismo e uccidere fa parte della loro natura. Non arriva a dire che siano rettiliani o di altre razze aliene, ma molti sospettano che, data la loro passione per stragi e guerre, non siano nemmeno esseri umani dotati di coscienza e legge morale.
Sono ricchi, potenti e senza moralità.
"Se avrai la pazienza di leggere il lungo articolo di Franceschetti, capirai che gli americani non sono in Iraq per il petrolio, ma per il puro piacere di uccidere. Quando dico Americani non intendo i militari che sono sul posto e che saltano in aria su rudimentali ordigni, ma la cupola di psicopatici assassini che ce li ha mandati e che si gode lo spettacolo.
RispondiEliminaAnche se a te sembrerà difficile da credere, non possiamo escludere che i capi supremi del mondo siano anche satanisti e si dilettino a compiere sacrifici umani, a breve o a lunga distanza. Franceschetti dice che questo manipolo di persone potentissime sono esperte di esoterismo e uccidere fa parte della loro natura. Non arriva a dire che siano rettiliani o di altre razze aliene, ma molti sospettano che, data la loro passione per stragi e guerre, non siano nemmeno esseri umani dotati di coscienza e legge morale.
Sono ricchi, potenti e senza moralità".
E' così.
se gli amerikani hanno solo il piacere di uccidere,potevano farlo apena dopo il loro stesso confine,col Mexico per esempio,motivi non gli mancano imigrazione clandestina e la vecchia cantinella del narcotraffico,Franceschetti puo dire la sua,ma non la ritengo la verità,se i capi del mondo sono "satanisti"beh io che non credo in satana faccio gia fatica a continuare a leggere,nel senso che se la prova è questa allora tanto uguale sentire il prete in chiesa,"uccidere"fa parte della loro natura??? e di quanti altri fa parte questa azione??? e tutti i regimi militare che abbondano nel pianeta?? dai fatti i bravi e cerchiamo di ragionare con argomentazioni piu consistenti...esere esperti in esoterismo,cosa vuol dire?? a 16 anni ero insieme ad una ragazza di cui il padre era un medium espiritista,asistevo ogni venerdi a mezzanote a "sessioni"allucinanti,a 21 ho passato un anno in India studiando rituali,vivendo in ashram,assitendo a pratiche delle piu svariate religione induiste,ho pasato un bel tempo nel Dholpo in Nepal seguendo sciamani tibetani,persino in Tibet ( benchè qui con la presione cinese mi fu dificile trovare e indagare) in Siria ho conatato dei maestri Dervisci ed ho approfondito la loro mistica,nel Mali ho cercato di "penetrare"nelle tradizioni dei Dogon,in Sudamerica ovviamente mi muovevo piu facilmente e ho studiato,praticato i rituali di diversi grupi di sciamani sia a traverso l'Ayahuasca,che con il Peyote,dalla foresta amazonica al deserto del sonora con los Huicholes,ho avuto un "maestro"veneto che fuggi in Argentina nel epoca del facismo,provenia di una escuola esoterica di Venezia,portava con se degli antichissimi insignamenti esoterici ed al quale ho frequentato per anni,ed il quale cambio radicalmente la mia Vita.Perchè racconto tutto ciò? perché sono stufo delle seghe mentali fatte a suon di libri e siti "alternativi"con un sacco di gente che si limita a fare copia incolla nella sua vita con quel che raccontano gli altri senza a volta nemmeno conoscere questo,potrei parlare di esoterismo,cosmogonia,teologia,filosofia riempiendo pagine ed allora cosa cambia? ci rende migliori? se quelli nella navicella sono grigi o verdi,cosa cazzo mi cambia? ma sapete quanti "illuminati" da questi discorsi poi ne combiano di ogni sorta? ragazzi qui si rischia di diventare oceani di due metri di profondità,le teorie sono solo questo,vanno bene come chiachere, especulazione,ma ricordiamoci che se c'è un Dio,questo è verbo e non sostantivo.
RispondiEliminaciao
Un commento bello tosto! Mi metti soggezione.
EliminaNon ho fatto tutte le esperienze che hai fatto tu e di esoterismo ne so poco. Tuttavia, io non disprezzerei il valore dei libri e le conoscenze che se ne possono trarre leggendoli.
C'è una profonda verità in quello che dici ma che persone richissime e annoiate si dilettino a far del male avendo eletto il Male a loro divinità, è non solo verosimile ma altamente probabile. E' vero come hai detto molte volte che ogni essere umano ha la sua parte di responsabilità, ma ci sono esseri umani che hanno un immenso potere e lo usano malissimo. Che poi adorino un'entità che non esiste, non cambia molto. I risultati sono identici per milioni di persone che subiranno le conseguenze delle loro scelte, che si tratti di dichiarare una guerra o di giocare in borsa, o di scatenare crisi economiche.
Il male per il male. Lo fanno e gli piace.
La vita è un mistero. Nessuno sa chi siamo, dove andiamo, perchè siamo. La filosofia e la scienza non hanno dato risposte importanti. Solo congetture. Quindi ogni cosa che riguardi la scopo della vita è destinata a sfuggire al nostro pensiero ed alla nostra ragione.
EliminaLa vita è irrazionale, priva di logica.
Alcuni cercano di capire l'universo osservando il comportamento dell'uomo dimenticando che non avendo risolto il mistero della vita nell'universo, è ancora più complicato dare una risposta sulla vita sulla terra.
Quindi ogni affermazione è lecita. Ogni spiegazione ha pari peso.
Non sono d'accordo sul fatto che "siamo tutti responsabili" di quello che ci accade poichè non tutti abbiamo la stessa "forza" di modificare gli eventi e di cambiare il corso della storia. Le guerre le dichiarano in pochi e poi le vanno a fare in tanti. Che devono solo ubbidire e lavorare pena il taglio della testa. Le leggi le fanno in pochi (che poi non le rispettano) per farle rispettare alle masse.
Un pensionato che ruba le fette biscottate al supermercato è colpevole quanto un politico italiano che ruba intere città o regioni?
Non è di certo la stessa cosa rubare una mela e rubare la vita degli altri.
I governi (le caste) decidono di tenere nell'ignoranza (scolastica e culturale) i propri sudditi, li immergono da piccoli nel brodo dell'imbecillità per farne buoni consumatori, obbedienti cittadini, lavoratori che sappiano combattere per un pezzo di pane.
Mentre loro pasteggiano a caviale e champagne!
I figli di borseggiatori è probabile che da grandi realizzeranno il sogno del padre di una rapina perfetta mentre i figli dei politici (Marina Berlusconi figlia di Silvio) è sicuro che diventerà il primo presidente "femmina" della repubblica italiana.
Per avere un popolo obbediente basta tenerlo nell'ignoranza e nell'inconsapevolezza.
La storia è la cosa più stupida del mondo. Non fa altro che ripetersi all'infinito.
Il dibattito tra te, Gianni, e Martin si gioca sul filo del rasoio delle respinsabilità individuali.
EliminaHai ragione a dire che il taccheggio di un pensionato non ha lo stesso peso dei miliardi rubati da un politico, ma ha ragione anche Martin a dire che ciascuno di noi ha la sua parte di colpa e che accusare la casta degli Illuminati (vezzo diffuso tra i complottologi) o altre categorie più o meno in vista, può essere una scappatoia per deresponsabilizzarsi.
Il difficile è riuscire a trovare un punto d'incontro tra le due posizioni.
Ciao.
Gianni tu stesso l'hai detto,"le guerre le dichiaranno in pochi,poi in tanti vanno a farla"se quei tanti non fossero così ( coglioni,scusami il termine) di andarci,quei pochi resterebero a bocca asciuta,ho un amico clandestino negli usa,qualche anno fa il governo li propose di regolarizare la sua situazione a cambio di indossare la divisa ed andare in Irak,rifiuto e fu espulso del paese,ma sai quanti latini ci andarono,a noi la scelta,a noi la responsabilità.la unione fa la forza,se noi singoli e semplici mortali in confronto con uno "al potere"contiamo tanto quanto una formica,allora 100 di noi con una decisione possiamo essere allo stesso livello di forza,mi piace la analogia della umanità come un corpo,un giorno una singola cellula si rifiuta di fare il suo "lavoro"e si ferma,questa singola cellula,se vuole può diventare un tumore!una sola singola cellula insignificante scatena in poco tempo una rivoluzione ( metastasi) e finisce per distruggere l'intero corpo!...negli stessi usa se quella tipa di colore negli anni '60 non si rifiutaba di dare il sedile della corriera ad un bianco,forse ancora oggi i negri non potrebbero studiare nelle università,fu una semplice persona,una donna che cambio la storia,forse il punto è che ci hanno sempre fatto credere,che siamo nessuno,e ci lo siamo creduti persino anche noi,cosi hanno blocato possibili rivoluzioni,e noi ci siamo tolto ogni responsabilità,intanto non siamo nessuno! poca cosa,rubo un euro,beh,i politici ne rubano a millioni,picchiamo qualcuno,beh i generali scatenano delle guerre dove fanno fuori migliaia,usiamo la nostra macchinina per fare 100 metri inchinando l'aria,beh ci sono quelli col suv che inquinano cento volte di più...ma non dimentichiamolo,i piccoli,sommati fanno tanto,nel bene e nel male.
RispondiEliminaciao
Nessuno mi ha chiesto se volevo andare a combattere in Iraq, ma anch'io sono stato sottoposto a ricatto da parte dello Stato.
EliminaE' successo quando ho chiesto alla questura di Udine il rinnovo del passaporto e loro mi hanno risposto che non potevano rinnovarlo perché c'erano due vecchie multe non pagate.
Così ho dovuto spendere 400 euro per un avvocato che ha scritto una lettera al questore appellandosi all'indulto. Le multe mi sono state cancellate, ho avuto il passaporto ma ci ho rimesso 400 bigliettoni.
Lo Stato ha sempre il coltello dalla parte del manico e a noi il manico ce lo infilano nel.......
Martin
RispondiEliminarispetto alle responsabilità degli individui diciamo probabilmente la stessa cosa se pur in modi diversi.
Un suddito obbediente (il coglione che va in guerra) è, sostanzialmente, incapace di scegliere. Il suo cervello (la coscienza) è così sottosviluppato da essere incapace di "reagire " ma solo di "obbedire". Accetta passivamente il destino imposto dal tiranno in cambio di "Panem et circenses". Il cervello degli umanoidi è sviluppato come i piedi delle donne cinesi che, per averli piccoli, li tenevano fasciati strettamente o addirittura in scarpe di ferro giorno e notte per non farli crescere. C'è sempre un governo che ti spiega che la cosa più bella al mondo è avere i piedi piccoli. E tu, per dimostrargli amore ed obbedienza, vai a comprarti le scarpe di ferro.
Il suddito è un robot programmato per ubbidire. Il suddito deve solo lavorare e produrre ed obbedire alle regole imposte dai padroni. Il suddito perfetto è felice di delegare ad altri "la politica" ed il "bene pubblico". Il suddito non vuole pensare troppo, si vuole divertire con la partida di calcio, le donne, la vacanza, i suv etc.
Tutti siamo responsabili di qualcosa. E' naturale. Ma con differenze abissali.
Una formica non pesa di certo cpme un eleante.
Se lo scemo del villaggio passa il tempo a cantare "o sole mio" nella piazza del paese, nessuno gli dirà nulla perché penseranno che "poverino quello è scemo" ovvero non ne è consapevole di quello che fa . Quindi non ha colpe.
Per me l'umanità si comporta come lo scemo del villaggio o come le donne cinesi perché il suo potenziale di consapevolezza e di intelligenza vien tenuto "basso" dai tiranni per farne perfetti sudditi. Apparentemente anche i sudditi hanno la libertà di scegliere, interagire, protestare etc. La stessa libertà di un uccellino che può volare nella sua gabbia. Naturalmente bisognerebbe intendersi sul significato di "intelligenza", "consapevolezza" etc. Intelligenza (non nozionismo quindi quella da quoziente intellettivo) è la capacità di discernere, di farsi un'idea delle cose, di interessarsi della vita a 360°.
Intelligenza è "non specializzazione". Altrimenti si parla di abilità. Il grande pianista è un genio ma nel senso che sarà dotato di straordinarie "abilità" allo stesso modo di un equilibrista o un giocoliere al circo. E' difficile che si usi il termne "intelligente" per defiire un grande pianista. Si dirà solo che è un "genio". Le abilità non sono intelligenza ma dei paraventi dietro cui nascondere altre ignoranze.
I grandi geni, il più delle volte, non sanno nemmeno prepararsi un caffè.
Alcuni di questi sono talmente geni che continuano a dire "Gogol"
Geniale il paragone tra il cervello atrofizzato della gente e i piedi delle donne cinesi di una volta, sottoposti a costrizioni.
EliminaBella anche l'immagine dell'uccellino in gabbia che si crede libero perché può volare in 20 centimetri di spazio.
Gianni geniale il gogol del berluska !!!!! ha,ha,ha !!! e tu pensa alla "responsabilità"di chi lo votò !!!! sostanzialmente sono d'accordo,ti ripeto però che l'uccellino messo in gabbia,non ha avuto chance,quindi canta dietro le sbarre,diciamo senza colpe,ma l'uomo.....
RispondiEliminae qui subentra la "coscienza"direi che è questa la qualità mancante,come dici ci si può essere intelligenti,consapevoli,ma senza quel attimo di riflessione,quel noi "profondo"il resto si ferma in genialità,eco la differenza,al mio amico,qualcosa gli ha detto fermati,non accettare di andare in guerra,ha preferito patire la fame nel suo proprio paese che imbracciare un fucile per togliere la VITA ad un altro,l'istinto di animale predatore gli avrebbe convinto di andare,di non guardare altro che il suo "bene"ma la sua coscienza elevò la qualità della sua scelta,usò quello che forse è quello che ci differenza dalle bestie,quello che dovrebbe prevalere in qualsiasi scelta.la Coscenza.
Hai saputo più nulla del tuo amico obiettore di coscienza?
EliminaMartin
EliminaLa "coscienza" per alcuni filosofi non è altro che l'accumulazione delle esperienze che si sedimentano, un "petrolio" che si forma con gli anni, una decomposizione che si ricompone, la spremitura di quello che si è fatto in vita, il distillato di ciò che ogni giorno facciamo.
Come la grappa dalle vinacce.
Per altri la coscienza è collegata anche al divino, all'irrazionale, ad un'energia sconosciuta che ci accompagna, ci avvolge e ci condiziona. Un'energia che va oltre l'istinto di riproduzione e/o di conservazione della specie. Alcuni la chiamano amore.
Non credo che l'uomo abbia troppe facoltà di scelta.
Le esperienze che gli si permette di fare durante la sua vita sono limitate, parziali, spesso inutili, condizionate, tagliate, interrotte, guidate.
Ne consegue una coscienza "impazzita".
Una coscienza incosciente.
Come l'uccellino a cui ridai la libertà. Si fa un paio di giri, saltella su qualche ramo e poi se ne ritorna, felice, al sicuro della sua gabbia.
Quei pochi che riescono a sviluppare la propria consapevolezza, che riescono a vivere in solitudine, che qualche volta sanno coniugare cielo e terra, che si chiedono sempre "perché", che qualche volta scelgono di fare la fame come il tuo amico ... diventano di tanto in tanto obiettori, poeti, scrittori, asceti.
Ma sono perle così rare che non bastano per fare una collana.
Citazione:
Eliminaun "petrolio" che si forma con gli anni.
Devo contraddire quei filosofi. Per quel che mi ricordo, avevo chiaro in mente l'amore per gli animali già a 13 anni e quindi ero dotato di coscienza pur avendo ancora tutta la vita davanti a me.
Nel mio caso forse ho voluto rimanere fedele a quell'intuizione infantile, che mi faceva capire quanto importante fosse rispettare gli animali.
Poi, la sedimentazione c'è in ogni caso, ma c'entra poco con la coscienza.
Sei trasparente come l'acqua chiara ... diceva una canzone.
EliminaFossero tutti come te, caro Roberto, il mondo sarebbe una danza, una celebrazione, un divertimento.
Un abbraccio.
Ciao.
si,se ne tornò in Perù,lavorichia per sopravivere facendo un po di tutto,ma lo so per vie traverse,non ha un computer,ma so dove abita.Chisa un giorno ci vado a trovarlo,è un buon tipo.
RispondiEliminaDa noi si dice: "E' un uomo tutto d'un pezzo".
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