A Palermo il sorriso di
Sara: "Bambini liberi di decidere se fare religione a scuola". "Posso scegliere da grande?".
Questa domanda già dal 16 gennaio, data di inizio delle iscrizioni
per l’anno scolastico 2018/19, circolava a Palermo su volantini in
ludoteche, librerie, negozi di giocattoli, perfino dal pediatra. Oggi
i palermitani la leggeranno anche da manifesti 6x3 sui quali
campeggia, una volta tanto, non il faccione del candidato di turno,
ma il sorriso contagioso di Sara, una bimba che, come tanti suoi
coetanei, in questi giorni si iscrive per la prima volta a scuola.
"Alla scuola pubblica la piccola
Sara chiede di non venire indottrinata due ore alla settimana nella
religione dominante, ma di essere lasciata libera di decidere quando
avrà la maturità e le conoscenze per una scelta consapevole",
spiega Giorgio Maone, coordinatore del Circolo Uaar di Palermo, che
prosegue: "La mia associazione, l’Unione degli Atei e degli
Agnostici Razionalisti, sta investendo in volantinaggi, autobus,
affissioni su tutto il territorio nazionale, da Udine a Ispica, per
informare su un diritto importantissimo: lo svolgimento di attività
didattiche alternative alla religione, la cosiddetta ora alternativa,
per gli alunni le cui famiglie ne facciano richiesta".