Teresa Moretti: I cani, quando aggrediscono così, non sono facili da recuperare, meglio prendere e rinchiuderli. Anni fa aggredivano in spiaggia bambini che magari si erano allontanati per riprendere un pallone. Ho visto in una sala operatoria come era ridotto un bambino. Non fu un caso isolato, purtroppo. Diversi ce ne sono stati. Mi spiace dirlo, ma una volta rinchiusi hanno aggredito e resi infermi pure chi li accudiva. A voi dire cosa sarebbe meglio fare.
Me: Io ricordo di aver visto anni fa dei carabinieri che correvano dietro a dei cani sulla spiaggia, sparandogli colpi di pistola. E l'hanno mostrato al telegiornale. Il livello di civiltà di un popolo si vede da come sono trattati gli animali (Gandhi). Tra un idiota di carabiniere e un veterinario armato di fucile ad anestetico, passa in mezzo una certa cosa chiamata Civiltà.
Teresa Moretti: Io ho visto un occhio fuori dall’orbita di un bambino di 7 anni, aggredito da cani, e una bambina sul tavolo operatorio con tanti morsi che non siamo riusciti a contarli tutti. Tutti e due, poi, nella vita hanno avuto così tanti problemi in mezzo a questa società che non si sono ripresi più. Uno è caduto nell'alcool e l'altra è morta in un incidente. Scusa, ma se fossi stata la madre, oppure il padre, avrei imbracciato pure un bazuka.
Me: E' una reazione comprensibile. Analoga a quella che migliaia di genitori palestinesi hanno provato di recente portando inutilmente, in una folle corsa, all'ospedale più vicino di Gaza, i loro bambini dilaniati dalle bombe israeliane. Con la differenza che i cani randagi agiscono sulla base della loro natura di predatori, mentre gli ebrei sulla base delle loro ragioni di guerra. Volendo evitare i due pesi e due misure, si dovrebbe riservare lo stesso trattamento a colpi di bazooka anche agli assassini in divisa.
Teresa Moretti: Ovvio, un genitore, per i figli, questo ed altro.