Testo di Carla Cace
Faccio parte dei
duecento italiani che, tra il 28 e il 29 agosto, sono stati bloccati
per molte ore ad Antananarivo, la capitale del Madagascar, a causa di
un complicato (e annoso) contenzioso tra compagnie aeree. La
decisione della Ue di inserire Air Madagascar nella black list
europea per una non corretta manutenzione dei suoi aeromobili ha
originato un incredibile sciopero degli assistenti di terra malgasci
che protestavano per la declassificazione della compagnia aerea di
bandiera, un’azione che a loro dire era un boicottaggio di Air
France per avere l’esclusiva dei voli sull’Europa. Vicenda
risolta dopo una estenuante attesa e l’arrivo in aeroporto del
presidente del Madagascar in persona. Eppure tutto questo non ha
intaccato la magia di ciò che ho vissuto in quella terra lontana e
affascinante.