Le tristi e vuote esistenze dei Mangiacadaveri

Fonte: Il Moralizzatore vegano

Leggo testuali parole da un cartello esposto nel padiglione Zimbabwe all'Expo, in merito ai coccodrilli d'allevamento: "I coccodrilli sono stati selezionati a diventare «vegetariani», infatti, mangiano solo soia e qualche pesciolino di tanto in tanto. Grazie alla soia ottengono tutte le proteine per la loro crescita e la loro carne diventa ancor più tenera e prelibata". Infatti mi chiedevo quanto potesse costare allevare dei predatori, nutrendoli con il loro vero cibo, e invece quando fa comodo ai Mangiacadaveri anche un leone può e DEVE diventare vegano. Costringono ad un'alimentazione innaturale centinaia di migliaia di coccodrilli per trasformarli in croco burgers ed altre porcate, ma in quel caso non stanno imponendo nulla, non stanno andando contro natura ed è tutto giustificabile, essendoci di mezzo la loro unica ragione di vita, ovvero il palato.

 

File di intestini parlanti che non vedono l'ora di acquistare un pezzo di carogna inedito, per sperimentare nuovi sapori e dare un senso alle loro tristi e vuote esistenze. Il disturbo mentale di questi poveretti consiste nel non chiedersi mai in che modo sia stato ottenuto ciò che hanno nel piatto e quali sofferenze abbia comportato, purché sia caratterizzato da un sapore gradevole. L'unica domanda che si pongono tra di loro, quando girano in branco armati di bancomat, è la seguente: "Tu lo assaggeresti?" Parli dei conigli, animali agili e scattanti, rinchiusi per tutta la vita in gabbie striminzite negli allevamenti intensivi, e a questi mentecatti non interessa, stanno già pensando ad un condimento che si riveli puro gaudio per le loro papille gustative. 

Metti in evidenza l'intelligenza superiore dei maiali rispetto a quella dei cani, fai vedere i lager legalizzati nei quali sono detenuti, ma gli inetti hanno in mente il sapore del bacon. Porti per la trecentesima volta i dati FAO e le dichiarazioni del WWF, dove si evince che la schiacciante maggioranza delle monocolture di soia è destinata ad alimentare gli animali da allevamento, causando disastri ambientali senza precedenti, ma l'unico neurone degli onnivori convinti continua ad associare la parola "soia" ai vegani. Questi sono dei morti viventi col cervello in putrefazione, esseri che io non definisco inutili per il pianeta, perchè se fossero semplicemente inutili, starebbero buoni in un angolo senza far danni. Loro invece stanno agendo come un cancro per la povera Terra che ci ospita.

Se di fronte a sofferenza, abuso, uccisione, violenza e distruzione di interi ecosistemi non c'è la minima reazione, ma solo la voglia di sperimentare una nuova combinazione di sapori, beh, di sicuro le sorti del mondo non possono essere in mano a simili individui, dominati dai sensi e dal comportamento facilmente accostabile a quello dei tossicodipendenti. Quindi mi rivolgo agli altri onnivori, quella maggioranza di popolazione moderna ma ignorante, che si è bevuta la balla del "senza carne si muore" ed è sinceramente dispiaciuta per il destino degli animali sgozzati nei mattatoi. Io sono ancora vivo, come del resto qualche milione di persone in giro per il mondo, tra cui atleti dal fisico imponente. Quelli col cancro al colon a causa delle grigliate sono ancora vivi invece? Diventare vegani è l'unico modo concreto che tutti voi avete a disposizione per cambiare il destino del pianeta da subito. Tutto il resto è solo ipocrisia che nasconde fiumi di sangue innocente ed il degrado del vostro cervello e della vostra persona.