Stamattina sentivo la radio. La sento solo quando faccio colazione, ma non sempre. Sono saltato sulla sedia quando il giornalista che leggeva le notizie ha parlato di nuovo ordine mondiale. Per inciso, stanno facendo filtrare il concetto così che la gente si abitui. Parlava della visita di Bolsonaro a Trump, i due campioni mondiali di populismo. Grande sintonia fra i due, con il primo che ha portato al secondo, in regalo, la maglietta della nazionale di calcio del Brasile, con il numero 10 che fu di Pelè sul davanti e il nome Trump sul retro. I due sembra vogliano costituire una specie di “Internazionale populista”, prendendo dentro, immagino, anche Salvini e Orban. Ma pensate alla contraddizione: populista sta per sovranista, ma sta anche per nazionalista. Allora, proviamo a metterla così: “Internazionale nazionalista”. Non vi sembra contradditorio? Non stride concettualmente?
Allora, mi viene il sospetto che, da una parte o dall’altra, i mondialisti della cricca massonica ci arrivino lo stesso, cioè raggiungano i loro scopi. Il metodo fu usato anche nelle guerre mondiali, quando finanziavano entrambe le parti in conflitto. Sto parlando, in questo caso, dei banchieri ebrei, che ne hanno ricavato vantaggi sia che vincesse una parte, sia che perdesse. Con il nuovo ordine mondiale perché dovrebbe essere diverso? Noi riponiamo la nostra fiducia nei movimenti sovranisti, in Salvini per quanto ci riguarda da vicino, e alla fine vincono loro, gli ebrei massoni che vogliono dominare il mondo incontrastati. Stiamo in guardia! Non c’è da fidarsi di Trump e degli altri sovranisti. E anche sul buon Putin circolano certi pettegolezzi!
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