mercoledì 3 luglio 2024

Perché gli ebrei odiano i cristiani?


Max C: Il cristianesimo non è una setta ebraica. E finisce lì.

Me: Se non lo è, perché il libro sacro dei cristiani è composto in gran parte di testi scritti dagli ebrei dell'epoca? E anche nel Nuovo Testamento, perché Gesù ripete spesso di voler rimanere fedele alla dottrina mosaica dei padri?

Max C: Non mi metto a parlare di teologia in termini così volgari. Non è il caso, lasci perdere. Detti così sono discorsi da bar.

Me: Le chiedo scusa. La religione mi ha sempre interessato. Se lei è un esperto in materia, sarei onorato di imparare qualcosa. Confesso che non leggo regolarmente la Bibbia, perché il mio campo sono gli animali.



Max C: Non vorrei sembrare sprezzante, ma è un discorso complesso. Dico due parole giusto così. E le dico da "laico", senza nessun riferimento ovviamente a un discorso di fede. Che una religione tragga le proprie origini da un'altra, ci sta. Ma per essere definita "setta", che peraltro ha un valore altamente dispregiativo ed unito ad altre caratteristiche, o anche versione, variante, etc. deve rimanere interna. Ad esempio: mormoni, testimoni di geova e islamici traggono tutti origine del cristianesimo, ma non sono "sette cristiane". Sono diventate ALTRE. Sono altre religioni, non sette cristiane. Parimenti, per quanto la religione di Cristo tragga le proprie origini su una rivelazione considerata dai Cristiani oscura, parziale e formale, quale quella data al popolo Ebraico nell'Antico Testamento, è una cosa completamente diversa dal vecchio ebraismo. Per inciso, il vecchio ebraismo, dopo la distruzione del Tempio, è una religione del tutto scomparsa. Il moderno israelitismo è pure una religione completamente diversa da quella antica. Ha un suo "nuovo testamento", il Talmud totalmente estraneo alla Torah (che è meno importante), e che, in parte, coincide con l'Antico Testamento dei Cristiani (coincide del tutto con quello dei Protestanti). Insomma è un'altra religione pure quella. Peraltro il messaggio cristiano è tutto volto a rigettare la "rivelazione etnica" a un solo popolo, e diventa una religione universale. Ciò che poi nelle Lettere di Paolo è chiarito ancora meglio, e ancora meglio negli scritti dei padri della Chiesa. Le radici semitiche ci sono, ma il Cristianesimo è un frutto della tarda classicità, tipicamente greco e romano. tale rimane per secoli. I turchi chiamavano i Cristiani Rum, cioè "Romani", per loro sinonimo. E dopo la caduta di Costantinopoli i sultani presero il titolo onorifico di Kaisar i Rumi, cioè "Cesare dei Romani", sottintendendo però "dei cristiani" dell'Impero ottomano. Insomma, "setta ebraica" saranno stati gli Zeloti, i Farisei,... dirlo dei Cristiani è storicamente inesatto.

Me: E’ un piacere ascoltare persone dotte. Grazie per avermi offerto spunti interessanti sul concetto di “setta” e di “altra religione”. E anche per il tempo dedicatomi. Pubblico questa sua spiegazione sul mio blog. Ecco un mio video.

15 commenti:

  1. Peccato che, del famigerato Tempio non si sia trovata traccia, magari lo hanno spezzettato ben benino, riducendo le grandiose mura alle dimensioni di una zolletta di zucchero. Mah. Anche il famoso muro del pianto sembra farlocco, ovvero accreditato di un peso e di un passato non rispondenti a verità.

    Gli archeologi israeliani hanno sì trovato qualcosa, perimetri di piccoli abituri, tipo il famoso monolocale di Pozzetto nel film Il Ragazzo di Campagna: spazio notte taac, spazio per il somaro taac, cucinotto per focacce taac, cacaturo a dispersione, taaac.

    Il popolo ebraico forse mai esistito, crogiolo di varie etnie di nomadi che ciabattavano dal Mar Caspio al mediterraneo, e la loro religione è forse stata creata a tavolino, subito dopo un popolo, una nazione di genti dalle costumanze crudeli, dediti ai sacrifici umani, pedofilia sodomia eccetera. La diaspora di epoca romana riuscì solo a disperdere i più miti dei locali, lo stesso zar, un millennio più tardi, non riuscì a neutralizzare i kazhari, che si rifugiarono nei Balcani, indi in Germania eccetera eccetera. E poi, e poi...

    Ci hanno infinocchiati, ben benino, e continuano a farlo, ché siamo ancora ostaggio della peggiore feccia umana, che ognuno chiama come crede, o come fa più comodo.

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    1. Il popolo ebraico forse non è mai esistito, ma la famiglia di Giacobbe, che in seguito si chiamò Israele, sì è esistita ed ebbe a che fare con un Elohim in particolare, uno dei tanti.
      Freeanimals

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  2. ma in fondo cosa e' un ebreo ?

    DAVID BEN GURION, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1949 – 1954, 1955 – 1963

    «Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti». (David Ben Gurion, 1937, Ben Gurion and the Palestine Arabs, Oxford University Press, 1985).

    «Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba». (David Ben-Gurion, Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978.)

    «Ci sono stati l’anti-semitismo, i nazisti, Hitler, Auschwitz, ma loro [i palestinesi] in questo cosa c’entravano? Essi vedono una sola cosa: siamo venuti e abbiamo rubato il loro paese. Perché dovrebbero accettarlo?» (Riportato da Nahum Goldmann in Le Paradoxe Juif (The Jewish Paradox), pp. 121-122.)

    «I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi. Voi non conoscete neanche i nomi di questi villaggi arabi, e io non vi biasimo perché i libri di geografia non esistono più. Non soltanto non esistono i libri, ma non ci sono più neanche i villaggi arabi. Nahlal è sorto al posto di Mahlul, il kibbutz di Gvat al posto di Jibta; il kibbutz Sarid al posto di Huneifis; e Kefar Yehushua al posto di Tal al-Shuman. Non c’è un solo posto costruito in questo paese che non avesse prima una popolazione araba». (David Ben Gurion, citato in The Jewish Paradox, di Nahum Goldmann, Weidenfeld and Nicolson, 1978, p. 99.]

    «Tra di noi non possiamo ignorare la verità… politicamente noi siamo gli aggressori e loro si difendono. Il paese è loro, perché essi lo abitavano, dato che noi siamo voluti venire e stabilirci qui, e dal loro punto di vista ci vogliono cacciare dal loro paese». (David Ben Gurion, riportato a pp 91-2 di Fateful Triangle di Chomsky, che apparve in «Zionism and the Palestinians» pp 141-2 di Simha Flapan che citava un discorso del 1938.)

    «Se avessi saputo che era possibile salvare tutti i bambini della Germania trasportandoli in Inghilterra, e soltanto la metà trasferendoli nella terra d’Israele, avrei scelto la seconda soluzione, perché a noi non interessa soltanto il numero di questi bambini ma il calcolo storico del popolo d’Israele». (David Ben-Gurion [Citato a pp 855-56 in Ben-Gurion di Shabtai Teveth]).
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    GOLDA MEIR, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1969 – 1974

    «Non esiste una cosa come il popolo palestinese. Non è che noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il loro paese. Essi non esistono». (Golda Meir, dichiarazione al The Sunday Times, 15 giugno 1969.)

    «Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli». (Golda Meir, 8 marzo 1969.)

    «A tutti quelli che parlano in favore di riportare indietro i rifugiati arabi devo anche chiedere come pensano di prendersi questa responsabilità, se sono interessati allo stato d’Israele. È bene che le cose vengano dette chiaramente e liberamente: noi non lasceremo che questo accada». (Golda Meir, 1961, in un discorso alla Knesset, riportato su Ner, ottobre 1961)

    «Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso. Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità». (Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971)




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    1. ma il fondo cosa e' un ebreo ?


      YITZHAK RABIN, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1974 – 1977, 1992 – 1995

      «Uscimmo fuori, Ben-Gurion ci accompagnava. Allon rifece la sua domanda: Che cosa si doveva fare con la popolazione palestinese? Ben-Gurion ondeggiò la mano in un gesto che diceva: cacciateli fuori!» (Yitzhak Rabin, versione censurata delle memorie di Rabin, pubblicata sul New York Times, 23 ottobre 1979.)

      «[Israele vorrà] creare nel corso dei prossimi 10 o 20 anni le condizioni per attrarre naturalmente e volontariamente una migrazione dei rifugiati dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania verso la Giordania. Per ottenere questo dobbiamo arrivare ad un accordo con Re Hussein e non con Yasser Arafat». (Yitzhak Rabin [un «Principe di Pace» secondo Clinton], spiega il suo metodo di pulizia etnica dei territori occupati senza sollevare scalpore nel mondo.)

      (Riportato da David Shipler sul The New York Times, 04/04/1983 citando i commenti di Meir Cohen al comitato affari esteri e difesa della Knesset del 16 marzo.)

      MENACHEM BEGIN, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1977 -1983

      «[I palestinesi] sono bestie che camminano su due gambe». (Discorso alla Knesset di Menachem Begin Primo Ministro israeliano, riportato da Amnon Kapeliouk, «Begin and the ‘Beasts’», su New Statesman, 25 giugno 1982.)

      «La divisione della Palestina è illegale. Non sarà mai riconosciuta. Gerusalemme è e sarà per sempre la nostra capitale. Eretz Israel verrà ricostruito per il popolo d’Israele. Tutto quanto. E per sempre». (Menachem Begin, il giorno dopo il voto all’ONU sulla divisione della Palestina.)

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    2. ma il fondo cosa e' un ebreo ?
      YITZHAK SHAMIR, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1983 – 1984, 1986 – 1992
      «I vecchi dirigenti del nostro movimento ci hanno lasciato un chiaro messaggio di prendere Eretz Israel dal mare al fiume Giordano per le future generazioni, per un’aliya di massa (=immigrazione ebraica), e per il popolo ebraico, che tutto quanto sarà radunato in questo paese». (Dichiarazione dell’ex primo Ministro Yitzhak Shamir al ricordo funebre dei primi dirigenti del Likud, novembre 1990. Servizio locale di Radio Gerusalemme.)

      «Determinare la terra d’Israele è l’essenza del sionismo. Senza determinazione, noi non realizziamo il sionismo. È semplice». (Yitzhak Shamir, su Maariv, 02/21/1997)

      «(I palestinesi) saranno schiacciati come cavallette… con le teste sfracellate contro i massi e le mura».(Yitzhak Shamir a quel tempo Primo Ministro d’Israele in un discorso ai coloni ebrei, New York Times, 1 aprile 1988.)

      BENJAMIN NETANYAHU, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1996 – 1999

      «Israele avrebbe dovuto approfittare dell’attenzione del mondo sulla repressione delle dimostrazioni in Cina, quando l’attenzione del mondo era focalizzata su quel paese, per portare a termine una massiccia espulsione degli arabi dei territori». (Benjamin Netanyahu, allora vice ministro degli esteri, ex Primo Ministro d’Israele, in un discorso agli studenti della Bar Ilan University, dal giornale israeliano Hotam, 24 novembre 1989.)


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    3. ma in fondo , cosa e' un ebreo ?


      HUD BARAK, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 1999 – 2001

      « I palestinesi sono come coccodrilli, più gli date carne, più ne vogliono». (Ehud Barak, a quel tempo Primo Ministro d’Israele – 28 agosto 2000. Apparso su Jerusalem Post, 30 agosto, 2000)

      «Se pensassimo che invece di 200 vittime palestinesi, 2.000 morti metterebbero fine agli scontri in un colpo, dovremmo usare più forza… » (Il Primo Ministro israeliano Ehud Barak, citato dall’Associated Press, 16 novembre 2000.)

      «Sarei entrato in un’organizzazione terroristica». (Risposta di Ehud Barak a Gideon Levy, giornalista del quotidiano Ha’aretz, quando chiese a Barak che cosa avrebbe fatto se fosse nato palestinese.)



      ARIEL SHARON, PRIMO MINISTRO D’ISRAELE, 2001-2006

      «É dovere dei dirigenti d’Israele spiegare all’opinione pubblica, chiaramente e coraggiosamente, un certo numero di fatti che col tempo sono stati dimenticati. Il primo di questi è che non c’è sionismo, colonizzazione, o Stato Ebraico senza lo sradicamento degli arabi e l’espropriazione delle loro terre». (Ariel Sharon, Ministro degli esteri d’Israele, parlando ad una riunione di militanti del partito di estrema destra Tsomet, Agenzia France Presse, 15 novembre 1998.)

      «Tutti devono muoversi, correre e prendere quante più cime di colline (palestinesi) possibile in modo da allargare gli insediamenti (ebraici) perché tutto quello che prenderemo ora sarà nostro… Tutto quello che non prenderemo andrà a loro». (Ariel Sharon, Ministro degli esteri d’Israele, aprendo un incontro del partito Tsomet Party, Agenzia France Presse, 15 novembre 1998.)

      «Ogni volta che facciamo qualcosa tu mi dici che l’America farà questo o quello…devo dirti qualcosa molto chiaramente: Non preoccuparti della pressione americana su Israele. Noi, il popolo ebraico, controlliamo l’America, e gli americani lo sanno». (Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres, come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.)

      «Israele può avere il diritto di mettere altri sotto processo, ma certamente nessuno ha il diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo Stato d’Israele». (Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 25 marzo 2001 citato dalla BBC News Online)

      CITAZIONI | FRASI CELEBRI | PREMIER ISRAELIANI

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    4. Scusa Ric, tutto bello tutto giusto, ma è semplicemente illeggibile.
      Freeanimals

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    5. illeggibile ? dove? perché...mi pare scritto in italiano

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    6. La lunghezza, Ric, la lunghezza!
      Freeanimals

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  3. Il muro del pianto è di fattura romana visto che, durante alcuni scavi archeologici sotto di esso, nelle sue fondamenta vennero trovate monete di un conio romano della zona. La religione cattolica non esiste e si potrebbe benissimo chiamare "Paolinismo". Yaweh era uno dei tanti Elohim al quale era stata assegnata una porzione di una famiglia ed un piccolo territorio.

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  4. Buona quella del Paolinismo Drug, mai sentita però rende egregiamente il concetto. La accendiamo... Concordo con te in toto, peraltro.

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  5. Il termine "Paolinismo" l'ho letto da qualche parte ma non ricordo dove. Però rende bene l'idea.

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    1. Quello che comunemente viene chiamato cristianesimo fu inventato da Saulo di Tarso, un furbacchione con qualche problema mentale di tipo morboso, quindi la dizione "Paolanesimo" è corretta.

      ...ma lo sappiamo in pochi!

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