sabato 14 novembre 2015

Chissà come difenderà bene i suoi clienti!



Ha graffiato ripetutamente la porta, ha guaito per sei lunghi giorni, per poi diventare cieco, entrare in coma e alla fine morire. È la terribile fine di un Boxer di cinque anni, Roxy, lasciato chiuso in cucina, senza né acqua né cibo, dalla sua proprietaria – Katy Gammon, giovane avvocato praticante inglese di ventisette anni ed abitante a Lawrence Weston, – per andare a stare qualche giorno dalla madre. La donna prima di andarsene ha legato il cane con una corda alla maniglia della cucina. La donna è tornata a casa, il cattivo odore che proveniva dalla fessura per le lettere presente nella porta era così forte, che non è riuscita a entrare nell’abitazione e ha deciso di tornare a stare dalla madre per altre nove settimane. Il corpo del povero quattro zampe è stato trovato solo lo scorso 3 novembre, quando un vicino ha visto uno sciame di mosche intorno alla finestra della cucina: l’animale giaceva sul pavimento in un avanzatissimo stato di decomposizione, ricoperto da mosche e vermi, mentre la porta della stanza era stata bloccata con una corda legata alla maniglia.

 
Per rimuovere il cadavere, un ispettore della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA) ha dovuto addirittura raschiarlo dal pavimento, aiutandosi con una pala. Poi un veterinario, esaminandolo, ha spiegato che l’animale era morto in sei giorni dopo atroci sofferenze. Pensare che nella “casa degli orrori” sono state trovate anche diverse scatole di cibo per cani, nascoste proprio a pochi metri da dove è avvenuto il decesso del quattro zampe. Arrestata, la donna ha inizialmente dichiarato ai magistrati che stava dalla madre, ma che andava a casa per dar da mangiare all’animale, cosa che non era stata più possibile dal momento che si era slogata un ginocchio. Poi, la Gammon ha ammesso di essere colpevole di aver inflitto inutili sofferenze al suo Boxer – senza poi che ci fosse un apparente motivo – e per non aver impedito che tutto ciò accadesse. Ora rischia una multa di 20.000 £ e massimo sei mesi di reclusione, intanto è stata rilasciata in attesa della sentenza prevista per il 9 aprile.

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