martedì 3 novembre 2015

Porgi l'altra pizza


Papa Giovanni XXIII disse: “Figliuoli miei, cercate sempre ciò che vi unisce e mai ciò che vi divide” e lo disse perché probabilmente sapeva che i conflitti nascono dalla discordia, mentre dalla concordia nasce l'armonia e la pace. Su questo concetto sono nate diverse filosofie moderne e perfino il film hollywoodiano “Yes man”, che però mette in evidenza le situazioni paradossali e gli inconvenienti che derivano dal dire sempre di sì a tutti. Tuttavia, finché si tratta di film da intrattenimento, ci si può anche ridere sopra, ma siccome a inventare questo genere di atteggiamento accondiscendente nei confronti della realtà sono stati filosofi e fondatori di religioni del passato, sia in India che in Occidente, la faccenda deve avere la sua base di verosimiglianza. E' per questo che Anthony, essendo rimasto affascinato dalla filosofia del bene a tutti i costi e dall'invito evangelico ad amare i propri nemici, lunedì 2 novembre ha fatto una sintesi delle conferenze tenutesi finora nella pizzeria dei suoi genitori, in quella serie di incontri da lui battezzata “Pizza filosofale”. Ha raccontato le cose che sono state dette dai vari relatori e quelle che saranno trattate nel prossimo futuro, facendo anche un accenno alla sua specializzazione, la Reconnective Healing, Guarigione riconnettiva.



Io ho fama di essere scettico e la mia presenza è sempre un rischio per i relatori che Anthony invita. Forse, più che scettico sono solo un tantino rompiballe e sono io il primo ad ammetterlo. E infatti, da bravo bastian contrario, sfidando le leggi del destino, mi viene più facile anche in questa occasione trovare le “magagne”, cioè sviluppare concetti di discordia piuttosto che di concordia. Che Papa Giovanni non se l'abbia a male!


La prima obiezione, la meno incisiva, è: se queste filosofie sono nate in India o ancora più lontano (Anthony ha accennato alle sedute di Qi Gong tenute nella saletta) c'è una valida ragione per impiantarle anche in Occidente? Un'idea, per svilupparsi e attecchire in un determinato territorio, ci mette secoli. Assume precisi connotati. Noi non siamo indiani, né cinesi e divulgare quelle teorie qui da noi sarebbe come voler mettere un parrucchino a un calvo: non si radica. So che Rama Tirtha, Krisnamurti, Yogananda e tanti altri hanno cominciato a svolgere la loro missione nel barbaro Occidente già alla fine dell'Ottocento, ma i loro millenari concetti restano nella mentalità degli occidentali come qualcosa di esotico, di superfluo, adatti a personaggi eccentrici e sfaccendati, buoni per calmare il vuoto di spiritualità che il cristianesimo ha determinato. La cosa che salva tutti gli amici dell'Oriente religioso è che anche Gesù, se mai è esistito, disse di amare il proprio nemico, perciò, per lo meno, un'idea nata in Palestina non è poi troppo lontana da noi come l'India o il Giappone e un ramo della nostra cultura nasce proprio da lì. Inoltre, in Occidente si è sviluppato anche il pensiero voltairiano, basato sulla tolleranza e l'accoglienza delle idee d'importazione. Tutto questo per dire, in definitiva: abbiamo veramente bisogno di yoga, meditazione, stanze sacre, arti marziali giapponesi e compagnia bella?


E poi, altro problema, il pensiero magico, che non è prerogativa dell'Oriente ma anche dell'Occidente. Abbiamo veramente bisogno di tarocchi, astrologia, cristalloterapia, fiori di Bach e compagnia danzante? Se pensare magicamente ci porta in un vicolo cieco, a differenza di ciò che dovrebbe fare la luce della ragione, non è preferibile stare in guardia nei confronti di credenze che non si possono dimostrare scientificamente? Proprio qui sta il punto: a me è sembrato che Anthony, come chiunque si occupi di tali argomenti, opponga un netto rifiuto al potere della ragione e preferisca privilegiare le strade del cuore. La ragione contro il sentimento e viceversa, verrebbe da dire. Un dualismo perfetto.


Se la legge d'attrazione afferma che l'universo non ti fa avere ciò che desideri, ma ciò che ti convinci di aver già avuto, significa attribuire all'universo due cose: una forma d'ottusa intelligenza e il potere di cambiare la tua vita, qualora tu sappia eseguire correttamente la procedura burocratica prescritta. E' uno schema già visto. Se ti comporti come Dio comanda, Dio sarà sempre con te. Se ti svegli a mezzanotte, butti nel calderone certe erbe, reciti certe preghiere, il demonio verrà per esaudire i tuoi desideri. Se fai il bravo, papà e mamma ti compreranno la bicicletta a Natale. Una storia già sentita. L'infanzia del singolo ripetuta e perpetuata nell'infanzia dell'umanità. In altre parole, siamo ancora bambini e religioni, stregoneria, Vadim Zeland e altri maghi moderni continuano a non avere fiducia nell'individuo, trattandolo come un bambino. Continuano a cercare un criterio universale che vada bene per tutti.


L'ho detto: sono un rompiballe! A me, che l'universo si metta a giocare a dadi, esigendo che io lo ringrazi dando per scontato di essere già entrato in possesso di ciò che mi serve, anche se non è vero, sembra una sciocca finzione. Anthony (e Vadim Zeland prima di lui) dice che se si pensa: “Voglio avere un lavoro”, invece di ringraziare l'Universo come se il lavoro lo avessimo già, l'Universo si fissa sul nostro VOLERE il lavoro e ci lascerà tutta la vita nella condizione di essere senza lavoro, pur desiderandolo. E più forte lo vorremo, più l'universo stringerà le catene che ci incastrano nel ruolo di disoccupati. Cioè, sarà colpa nostra se non troveremo lavoro perché giorno dopo giorno, notte dopo notte, non avremo fatto altro che concentrarci sul desiderio di avere un lavoro. Mi sa che questo Universo è fatto a immagine e somiglianza dei padroni capitalisti, che fanno il bello e il cattivo tempo nella vita dei proletari. Oppure, è scemo di suo. Come minimo si deve dire che un tal genere di Universo è funzionale alla crisi dei posti di lavoro in questa nostra matura società postmoderna.

Le storielle per l'infanzia, come quella dei due cani o dei due bambini, sembrano nate nella mente di un Osho o di qualche altro guru, convinti, come sono tutti i guru, di aver a che fare con adoranti discepoli duri di cervice e un po' deficienti. 

Due cani entrano in una stanza. Uno ne esce scodinzolante e uno ringhioso. Una donna li osserva e, dopo che se ne sono andati, entra anche lei nella stanza per capire l'enigma del diverso comportamento degli animali. All'interno vede che è piena di specchi. Allora capisce che il cane scodinzolante aveva visto decine di altri cani scodinzolanti, mentre il cane ringhioso aveva visto decine di cani ringhiosi. Ecco il successo nella vita: la tua personale disposizione d'animo verso il mondo.
Due bambini vedono una macchina di lusso parcheggiata in strada. Uno pensa che il ricco proprietario che ne è sceso sia cattivo, l'altro pensa che non è necessariamente vero che i ricchi siano cattivi. Quando torna il padrone della macchina, il primo scappa via spaventato, mentre il secondo resta vicino all'autovettura sorridendo al suo proprietario. Il primo da grande sarà un pezzente, ma il secondo sarà un ricco imprenditore, anche lui con la sua magnifica autovettura. Ecco il successo economico nella vita: la tua disposizione d'animo verso la ricchezza e chi già la detiene.


Immagino che una simile parabola possa essere nata in India, paese che vive il contrasto tra povertà e ricchezza, con guru che vivono nudi e altri come Osho che avevano 99 Rolls Roys nel garage. Io che sono occidentale non mi lascio incantare dalle macchine perché per me sono solo strumenti utili, benché, mio malgrado, antiecologici. E in quanto alla disposizione d'animo, se è vero che il buon umore fa campare di più del suo contrario, non è facile avere sempre il sorriso sulle labbra, perché il mondo esterno, il buon umore, s'incarica continuamente di farcelo passare. E comunque, le belle macchine le guardavo anch'io con ammirazione, da bambino, come tutti i miei coetanei, senza ulteriori implicazioni.
 

6 commenti:

  1. Mi spiace che come al solito, nulla di buono hai ascoltato durante la serata. Posso dirti che negli ospedali certe tecniche magiche sono accettate e altre consigliate. Ad esempio lo yoga della risata, l'agopuntura, la riflessologia plantare e tante altre. Per dire che la ragione ha cambiato opinione su certi temi. infine ti ricordo che il numero di abitanti è molto maggiore in cina india ecc.. e la rivoluzione industriale è arrivata molto dopo, quindi molti insegnamenti che qui si sono persi, in quelle zone si sono tramandate. in occidente ci sono varie culture sciamaniche, che curavano con erbe e droghe. solo che la caccia alle streghe ha drasticamente diminuito lo spargersi di queste conoscenze.. non vuoi importare lo yoga perchè non è di qui ma immagino tu mangi patate, pomodori, banane, e quant'altro.. tutto il mondo è paese.. rintanarsi in casa non può fare bene.. fai presto ad attraversare l'uscio che il salto quantico è vicino.. e i rettiliani non vedono l'ora di metterti il chip sottocutaneo..

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    1. Se con le patate e i pomodori gli europei hanno messo poco tempo ad abituarsi, con le religioni orientali ce ne vuole molto di più, se si pensa che quella dominante, il cristianesimo, dice: "Non avrai altro Dio all'infuori di me".

      Le cure alternative mi hanno sempre affascinato e non nego che abbiano la loro validità, ma è mia cura individuare il pensiero magico, che vedo all'opera spessissimo in Madagascar e talvolta anche in Italia.

      Il pensiero magico è connotato di superstizione, cosa che non mi è per nulla simpatica. Per il resto, sei stato bravo.
      I miei complimenti.

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    2. perchè ti interessa quanto tempo gli altri europei ci mettono ad accettare, capire, mettere in pratica gli insegnamenti dell'oriente? invece fai una tua valutazione con animo sincero senza preoccuparti di cosa gli altri potrebbero pensare di te. non lo dico a nessuno se inizierai a fare yoga o qi gong =) p.s. metti tutto nel calderone del pensiero magico senza considerare che la parola ha un potere anche per la scienza tradizionale (che quando ti fa comodo aggredisci)

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    3. Ho sentito dire che la tecnica della Non-violenza Gandhi l'ha imparata in Europa. Se è vero, significa che in quello che viene chiamato "barbaro Occidente", c'è già da antica data un insieme di filosofie che non hanno nulla da invidiare a quelle orientali.

      Visto che il destino ha voluto che nascessimo qui, forse potremmo valorizzare il meglio che ci offre la NOSTRA terra, piuttosto che andare alla ricerca di idee esotiche.

      E comunque, al singolo è permesso anche interessarsi di tematiche straniere.

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    4. osho avrà pure avuto i suoi difetti, ma questo quello che ha detto sul pensiero da "yes man" mi trova perfettamente d'accordo:

      http://www.renudo.it/osho-il-pensiero-positivo-la-filosofia-dellipocrisia/

      e vi parla uno che è 30 anni che ha lavorato su se stesso con certe "filosofie" importate

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  2. Roberto non ci crederai, ma Osho, almeno nel 1986, era più vicino al tuo pensiero di quanto pensi...

    Ecco cosa pensava della filosofia da "Yes Man":

    http://www.renudo.it/osho-il-pensiero-positivo-la-filosofia-dellipocrisia/

    Non sono mai stato un suo "discepolo" o fan particolare, ma quanto scritto sopra mi trova perfettamente d'accordo...

    E lo dico da uno che è 20 anni che bazzica/studia/esperienza le varie filosofie "importate", che hanno raggiunto il loro culmine con i libri sulla legge d'attrazione che tanto spopolano da circa 8 anni anche in Italia...

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