martedì 26 dicembre 2017

Infanzia strumentalizzata


Testo di Giulio Meotti


"Vediamo Gesù nei bambini del Medio Oriente, che continuano a soffrire per l'acuirsi delle tensioni tra Israeliani e Palestinesi", ha detto Papa Francesco, paragonando quella situazione a quella di Siria, Yemen, Iraq, gettando su Israele una responsabilità sinistra. Falso. Nessun bambino palestinese rischia di saltare in aria su un autobus in quanto palestinese, nessun bambino palestinese di Ramallah o Betlemme è mai stato sgozzato nel sonno in quanto palestinese, nessun bambino palestinese di Gaza è mai stato preso a fucilate in quanto palestinese. Quello succede soltanto ai bambini israeliani. L'ho scritto e riscritto nel mio libro "Muoia Israele", uscito due anni fa: "Non si può non guardare con grande pena ai bambini palestinesi vittime della guerra con le piccole facce splendenti. Ma la nostra empatia deve anche infrangersi sulla mostruosità dell’uso che è stato fatto delle loro vite nella guerra a Israele, di come si mandano a morire, di come si insegna loro a odiare, di come le loro mamme si dichiarano fiere dei loro 'martiri'. La solidarietà umana non deve mai nascondere la verità". E quella continuano a nasconderla in Vaticano abbracciando questa equivalenza morale che non aiuta nessuno. No, caro Papa Francesco, Gesù non era né palestinese, né un migrante. Gesù era un bambino ebreo. Lo sa cosa succederebbe oggi a un bambino ebreo se sbagliasse strada coi genitori e finisse a Betlemme?

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