lunedì 29 aprile 2019

I cristiani sono un facile bersaglio ovunque


Fonte: Avvenire

Un attacco a una chiesa in Burkina Faso ha causato la morte di 6 persone domenica a Silgadji, a 60 chilometri da Djibo, capitale della provincia di Soum, nel nord dello Stato. «Uomini armati non identificati hanno attaccato la chiesa protestante di Silgadji uccidendo quattro fedeli e il pastore anziano, mentre almeno altri due sono scomparsi», ha detto una fonte della sicurezza all'Afp. Si è poi appreso della morte di un'altra persona.


Pierre Ouedraogo è stato colpito mentre presiedeva la funzione domenicale. Oltre a lui, sono stati uccisi i due figli e tre fedeli. Gli assalitori sono arrivati a bordo di moto e sarebbero poi fuggiti verso il Mali. Nel Burkina Faso si moltiplicano gli attacchi contro le comunità cristiane. Venerdì 5 aprile in un villaggio della diocesi di Dori, durante la Via Crucis, alcuni uomini armati erano entrati nella chiesa cattolica e dopo aver separato gli uomini da donne e bambini, hanno ucciso quattro fedeli che avevano tentato la fuga. Prima di andarsene i banditi hanno saccheggiato il villaggio. 

Non si hanno inoltre notizie di don Joel Yougbarè, parroco di Djibo, il sacerdote della diocesi di Dori scomparso nel nord del Paese domenica 17 marzo. Il vescovo Laurent Dabiré ha smentito con decisione la notizia diffusa da alcuni organi stampa, e rimbalzata sui social network, del ritrovamento del corpo. Tra domenica 31 marzo e martedì 2 aprile almeno 62 persone hanno perso la vita nei pressi di Arbinda, nel nord del Burkina Faso, al confine con il Mali, in un attacco jihadista seguito da scontri inter comunitari.

Il Burkina Faso dal 2015 è alle prese con attacchi degli Ansaroul Islam, del Gruppo di sostegno all'islam e ai musulmani (Gsim, alleato di al-Qaida) e di altre formazioni jihadiste minori. La minaccia estremista si è spostata dalla regione settentrionale del Sahel, patria del predicatore radicalizzato Ibrahim Malam Dicko, a quella orientale al confine col Niger. Uno stato di emergenza è stato imposto in circa la metà del Paese, uno dei più poveri al mondo e confinante anche col Mali, anch'esso alle prese con il terrorismo jihadista.

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