giovedì 29 giugno 2023

L'annoso problema dell'inquinamento


Fonte: Green Pea

Era il 1895 quando il premio Nobel per la chimica Svante Arrhenius ipotizzò che la CO2 prodotta attraverso la combustione del carbone avrebbe riscaldato l’atmosfera a tal punto da innescare un cambiamento nel clima. Bisogna aspettare il 1953 per vedere sulle testate di informazione generaliste i primi articoli dedicati. Il 24 maggio il New York Times pubblica un pezzo intitolato “In che modo l’industria potrebbe cambiare il clima”, e pochi anni dopo il tema del surriscaldamento globale approda anche sullo schermo, con una serie di documentari scientifici prodotta dal celebre regista Frank Capra. In Italia, invece, il dibattito si apre al pubblico solo nel 1989, quando il grande Piero Angela dedica al cambiamento climatico una puntata dell’indimenticabile trasmissione Quark. Tra conferme e nuove scoperte, sono 70 anni che raccontiamo quella che avremmo imparato a conoscere come “crisi climatica”. 

2 commenti:

  1. Non c' entra niente , ma a suo tempo avevo seguito la vicenda Majorana , della sua scomparsa , del suo presunto incontro con Rodolfo Pelizza alla fine degli anni 50 e della sua macchina in grado di annichilire , trasformare e trasportare la materia
    Tutto questo era spiegato da un parente del Pelizza che , tra l' altro , si era sbilanciato in una previsione per il 2022 , limite entro il quale , se non si fosse intervenuti ( presumo con tale macchina ) il clima avrebbe subito effetti devastanti con cataclismi e sciagure di ogni genere.
    Siamo nel 23 , i casi sono due : o sono riusciti a fare funzionare la macchina oppure possiamo aggiungere anche questo a tutti i cazzari che ci scassano i cosiddetti da oltre un secolo

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    Risposte
    1. E' una bella questione, che ci riguarda tutti.

      Di Majorana so solo che era un giovane scienziato brillante, studente di Fermi, scomparso nel nulla.

      Anche di Federico Caffè non si è mai trovato il corpo, ma quello era un economista, non un fisico.

      Sul clima e su cosa la mafia ebraica possa infliggerci, mi sento impotente, e anche un po' rassegnato.

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