Fonte:
TG Com 24
Nessuno
se n'era accorto fino al 1992. Fu necessario lo spirito di osservazione di uno
stagista, Ökoland Dederow, appena assunto in una compagnia privata specializzata
nell'architettura del paesaggio, per portare alla luce uno degli ultimi segni
lasciati dal nazismo sul territorio tedesco non ancora scoperti.
Siamo
nell'area di Uckermark, Germania Nord Orientale. Mentre sfoglia una serie di
foto aree della zona circostante, nell'ambito di un lavoro di progettazione per
canali di irrigazione, il giovane Dederow si imbatte in una forma geometrica
inaspettata: nel mezzo di una foresta vicino al centro urbano di Zernikow,
alcuni alberi formano una svastica.
Il
simbolo, adottato da Hitler e dal nazionalsocialismo, è composto da quattro
filari di larici che, durante l'autunno, non appena le foglie cambiano colore,
disegnano in mezzo al verde dei pini circostanti una enorme svastica gialla,
visibile dal cielo. Per decenni, con il divieto dell'aviazione privata attuato
dalla Germania Est, l'esistenza di questo inquietante tributo naturale era
rimasta sconosciuta a tutti.
L'origine
della curiosa formazione geometrica, poi oggetto di diverse indagini e
ricostruzioni storiche, rimane ad oggi incerta. Un agricoltore locale ha
affermato di aver piantato i semi di quei larici con la misera paga (pochi
centesimi) di un forestiero; alcuni, invece, sostengono fosse stato il vicino
villaggio di Sachsenhausen a piantare la svastica, per dimostrare lealtà e
fedeltà al regime nazista. Altre ipotesi, infine, sostengono che gli alberi
siano stati voluti da un gerarca, e che siano stati posizionati lì in omaggio
al Führer nel giorno del suo compleanno. L'unica certezza è che - come
ricostruito dai primi sopralluoghi, nel '92 - l'età degli alberi fosse di circa
55 anni, il che confermava come essi fossero stati piantati nel momento di
massima potenza del nazismo, la seconda metà degli anni '30.
Non
è l'unico ritrovamento di questo tipo avvenuto in Germania negli ultimi
decenni. Ad Asterode, Hessen, negli anni '70 venne individuata un'immensa
svastica composta da alberi che sovrastava un'altrettanto grande scritta
"1933", anno dell'ascesa al potere di Hitler. E altri casi simili
sono stati segnalati più o meno recentemente, suscitando grande clamore
mediatico e provocando l'immediato intervento di guardie forestali e vigili del
fuoco. Tutti questi "regali" non richiesti del nazionalsocialismo,
infatti, sono stati prontamente abbattuti. Il timore, da parte delle autorità
tedesche, era che potessero diventare dei veri e propri luoghi di culto per i
neonazisti. I quali, ancora oggi, - come testimonia la presenza di vari
movimenti tra cui un partito fuorilegge, l'NPD - ingombrano l'orizzonte
politico e sociale in Germania.
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