Testo
di Fabrizio Belloni
Il
presidente USA Barak Obama, relativamente allo scandalo "datagate", in clamorosa difficoltà diplomatica, ha
cercato di prendere tempo. "Chiariremo tutto" ha dovuto dichiarare.
Naturalmente uno del suo staff ha chiosato: "useremo i canali
diplomatici", cioè terranno tutto segreto. Maligno come -grazie ad Odino-
sono, nessuno mi toglie dalla testa che quei "chiarimenti" saranno
accompagnati da minacce, ricatti, pressioni, richiami all'ordine e facce offese
per lesa maestà. Non ne caveremo un ragno dal buco.
A
me, sprovveduto ed ingenuo, basterebbe che il Barak chiarisse davanti al mondo
la fonte di tutto il marasma: perché la Federal Reserve (la banca centrale statunitense), che è
legittimamente (?) privata, sia detenuta da dieci banche private. Nove sono
ebree e l'ultima, la Chaese Manhattan, è di fatto la banca della CIA. (cfr. "Euroschiavi" di Marco Della
Luna e di Antonio Miclavez). Cioè
Obama spieghi al mondo perché coloro che decidono delle sorti dell'economia
americana, e di conseguenza del mondo, siano ebrei. Come da sempre è ebreo
il presidente della Federal Reserve
stessa.
Gli
omicidi di Lincoln e di Kennedy, in tempi diversi, hanno come sfondo il
tentativo dei due presidenti di restituire allo Stato la sovranità monetaria.
Io
mi accontenterei di questo. Ma non avrò risposta, lo so già.
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