Se
c'è qualcosa che proprio non sopporto, questo è l'orribile flagello delle
cavallette dell' "umanitario". Sempre pronte a stracciarsi le vesti
pur di conquistar salari e status a scapito della povera gente che soffre, mai
a raccontare e denunciare la verità di alcune atroci tragedie.
Da anni,
intorno all'infinita tragedia sudanese e specialmente di una delle sue regioni
più martoriate, il Darfur, si spendono lacrime false ed interessate con la
pretesa di parlare in nome e per conto di quelle popolazioni
". Di noi,
dei nostri bambini e delle nostre donne costrette ad ogni tipo di sofferenza e
violenza, a vivere miseramente, a morire di malattia e fame, non importa a
nessuno. Forse solo a Dio, ma ultimamente deve esser distratto. L'unica cosa
che interessa veramente a tutti, è il piscio maleodorante del diavolo su cui
poggiamo i piedi, il nostro petrolio".
Queste furono le parole sconsolate dell'ex
governatore del Darfur in un'intervista rilasciatami anni fa. Aveva ben chiaro
che la maledizione della sua terra, del Sudan intero, erano i suoi immensi
giacimenti di petrolio di facile estraibilità e i migliori possibili per la
raffinazione occidentale. E aveva chiarissimo nella sua testa che la guerra, le
eterne guerre, non erano un problema della sua gente, al massimo di qualche
governante corrotto e vorace, ma soprattutto dello scontro titanico tra
compagnie petrolifere di mezzo mondo e tra alcuni dei paesi più importanti del
nostro pianeta, innanzitutto Cina e Stati Uniti.
Agli infiniti Madid, piccoli
angeli dalle ali spezzate, che mi è toccato veder morire tra atroci
sofferenze, del petrolio non importava niente. Neanche sapevano cosa fosse.
La
vita, e ciò che faceva brillare gli occhi, era una scodella di mais o latte caldo,
il campo che prometteva i suoi frutti, la capanna di paglia e fango ospitale.
Qualcuno
preferisce ancora una volta in questi giorni puntare il dito contro qualche
assassino locale. Gli islamici al potere a Khartoum sono facile bersaglio.
Islamico uguale fondamentalista, crudele, assassino, terrorista....Che
vergogna!
Non sono forse altrettanto assassini i leader di tante armatissime formazioni ribelli? Non sono forse dei criminali i "cristiani" al potere in Sud Sudan che hanno scatenato i nuovi massacri in quella terra? Ma, ancor di più.....non è forse massimo assassino e criminale, da sempre impunito, chi in Sudan, in Sud Sudan ed in tante altre realtà africane ricche di materie prime, ha contrattato e contratta spazi di mercato ordendo colpi di stato, armando guerre civili, corrompendo interi governi?
Non sono forse altrettanto assassini i leader di tante armatissime formazioni ribelli? Non sono forse dei criminali i "cristiani" al potere in Sud Sudan che hanno scatenato i nuovi massacri in quella terra? Ma, ancor di più.....non è forse massimo assassino e criminale, da sempre impunito, chi in Sudan, in Sud Sudan ed in tante altre realtà africane ricche di materie prime, ha contrattato e contratta spazi di mercato ordendo colpi di stato, armando guerre civili, corrompendo interi governi?
Non ho mai visto sul banco
degli imputati per genocidio il presidente di una compagnia petrolifera. Mai! E
mai ho visto processare per la stessa ragione i dirigenti massimi di alcuni
paesi che dietro tanto orrore si celano.
So bene che chieder questo è come
urlare nel deserto, ma è l'unica vera risposta che possiamo dare ai nostri
fratelli e sorelle di quelle terre. L'unica vera speranza che possiamo loro
offrire. Quella della verità e di una giustizia che parta innanzitutto dai
veri responsabili. Abitano a casa nostra, anche se tanti preferiscono non
vederlo.
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