domenica 11 maggio 2014

Super partes una beata mischia

 
Testo di Fabrizio Belloni

Il presidente della Repubblica, il “savoiardo” Giorgio, ex comunista migliorista, ex Camicia Nera, ex GUF (Gruppi Universitari Fascisti), ex filo Nazista e sostenitore dell’attacco di Adolfo al mugico Stalin (“dobbiamo tendere oggi, a lato dell’eroico alleato Germanico, contro l’Unione sovietica, in una lotta di civiltà”. Giornale degli Universitari Fascisti, Bologna 1941) ha spadellato.
Avvicinandosi la data delle elezioni europee, ed evidentemente atterrito dai sondaggi che il Vicinale gli passa, ha pensato bene di fare una “marchetta” politica a favore del….sistema, a favore di “questa Europa”. Ha preso una netta posizione sia contro l’astensionismo, sia contro i cosiddetti “antieuropeisti”. 

Che a votare ci andrà meno del 50% penso sia previsione facile e verosimile.
Inoltre, della metà scarsa dei votanti, molti voteranno per forze  politiche dichiaratamente anti euro, se non esplicitamente addirittura anti Unione Europea.
Ma non solo: tutti sanno che la tendenza italiana è solo una delle situazioni preoccupanti per “lorsignori”. In Francia, in Germania, in Ungheria, in Danimarca, addirittura nell’esosa e come sempre approfittatrice Inghilterra, per non parlare di Grecia, Spagna e d ancora altri, si vanno affermando con crescente favore popolare movimenti che sono dichiaratamente “ANTI”.
Sia ben chiaro: l’astensionismo è un messaggio politico chiaro e preciso: quello che il panorama politico offre non riscuote il mio favore, il mio consenso, e pertanto vi mando tutti a quel paese (eufemismo per rispetto delle signore). E’ ben vero che la Costituzione definisce il voto “diritto e dovere” del cittadino. Ma che vuol dire? Anche il Codice Penale vieta il furto, la concussione, la corruzione, l’appropriazione indebita, e l’arraffo di pubblico denaro. Eppure esistono Montecitorio e Palazzo Madama.
E quando l’astensionismo è reiterato e crescente, non è accidia o pigrizia. E’ un messaggio di grandissimo peso politico. Personalmente, sforzandomi di traguardare i messaggi, sono convinto che sia la fine del sistema. Spumante per tutti!
Inoltre il “savoiardo” si permette, lui che dovrebbe essere il presidente di tutti gli Italiani, di discriminare le forze politiche dividendole in buone e cattive. Anti euro e anti questa Europa, dietro la lavagna e niente merenda!
Bellissima figura super partes, ieratica immagine di difensore della “loro” democrazia, sublime sussunzione dell’essenza della democrazia, uguale per tutti.
Se poi pensiamo che il Parlamento lo ha giudicato ed eletto quale migliore di tutti, ci rendiamo conto dello stato dell’arte. Se lui è il migliore, chissà gli altri!
Ma, ancora una volta, stupirsi non ha senso: è nella natura del sistema democratico, del sistema di quella immensa mistificazione storico-giuridica che sono le elezioni, arrivare a punti di bassezza concorrenti alla Fossa delle Marianne. Non può non essere così. E quello che irrita è che “loro” lo sanno benissimo, e ci sguazzano, imperterriti e protervi. Fin che dura……
Dopo il 25 maggio ci divertiremo.
Coraggio, la va a pochi!

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