Fonte: Fronte Animalista
INTIMIDAZIONE MAFIOSA da parte dei bracconieri ravennati: una testa tagliata di daino
sul cofano di una macchina di un attivista. Il "signor" Casadio, presidente di una provincia allo sbando, il prefetto
insediato da pochissimo in quello che è diventato a tutti gli
(volutamente in minuscolo)effetti l'11° girone dantesco, il questore e le forze dell'ordine
tutte, adesso devono intervenire severamente a Ravenna e mettere la parola FINE, revocando la scandalosa ordinanza di
assassinio dei daini e punire severamente i cacciatori e bracconieri ravennati (la maggior
parte dei cacciatori sono bracconieri) che stanno facendo una guerra
vigliacca nei confronti di CHI DIFENDE LA VITA!
Se così non fosse
vuol dire che le istituzioni suddette fanno finta di non sapere cosa
sta succedendo in quel posto infernale o non stanno facendo il
proprio lavoro che prevede non ci siano problemi di ordine
pubblico!
Adesso manca solo il morto umano!
Andiamo con ordine ed elenchiamo che cosa è successo in questi mesi a Ravenna:
- minacce di morte scritte agli attivisti via social network e su pizzini
- mezzi degli attivisti devastati con taglio di gomme ed imbrattamento di sterco umano
- minacce verbali da parte dei cacciatori/bracconieri agli attivisti
- pestaggio da parte di un cacciatore nei confronti di una ragazza attivista
- puntamento di un fucile imbracciato e puntato verso gli attivisti
- tentato investimento automobilistico di attivisti
Adesso manca solo il morto umano!
Andiamo con ordine ed elenchiamo che cosa è successo in questi mesi a Ravenna:
- minacce di morte scritte agli attivisti via social network e su pizzini
- mezzi degli attivisti devastati con taglio di gomme ed imbrattamento di sterco umano
- minacce verbali da parte dei cacciatori/bracconieri agli attivisti
- pestaggio da parte di un cacciatore nei confronti di una ragazza attivista
- puntamento di un fucile imbracciato e puntato verso gli attivisti
- tentato investimento automobilistico di attivisti
Questi sono solo
alcuni dei gesti intimidatori, fra l'altro denunciati alle autorità,
che sono stati messi in atto da una classe di persone ignobili,
solidali gli uni con gli altri, e che sono sfociati il 4
febbraio in un atto deplorevole e mafioso, ossia il ritrovamento
della testa mozzata di un daino sul cofano di una macchina di un'animalista, alla quale hanno tagliato le gomme.
Si chiede quindi alle
autorità se stanno aspettando il morto umano, animalista?
E se per loro è normale questo clima mafioso che si è creato in quel di Ravenna i cui esecutori fanno parte di associazioni ben circoscritte?
E se per loro è normale questo clima mafioso che si è creato in quel di Ravenna i cui esecutori fanno parte di associazioni ben circoscritte?
Nessun commento:
Posta un commento