Testo di Daniela Martani
Sono in viaggio. Davanti a me sono
seduti questi ragazzi africani. Per motivi di privacy ho coperto i
loro volti. Abbiamo iniziato a parlare e mi hanno raccontato che sono
scappati dal Sudan dove in questo momento è in atto una sanguinosa
guerra civile che ha già generato 2 milioni e cinquecentomila
profughi della guerra civile scoppiata nel 2013. Mi hanno detto che
lì non hanno speranze, né futuro. Uno di loro è laureato in scienze
infermieristiche. Sono dovuti fuggire con il barcone che li ha
portati sulle coste italiane dopo 12 giorni di estenuante traversata,
lasciando famiglia e amici. Quanto coraggio traspare dalle loro
parole. Sperano di arrivare in Germania e Inghilterra. Sognano una
vita dignitosa e felice, impossibile da immaginare nella loro terra.
Gli auguro con tutto il cuore di riuscire a superare il confine. Non
hanno documenti, ci proveranno, ma la loro fame di vita è superiore
a qualsiasi frontiera costruita dagli uomini in un mondo che dovrebbe
appartenere a tutti, senza limiti. I loro occhi così speranzosi e
impauriti mi hanno toccata profondamente. Le differenze dovrebbero
arricchirci e non creare muri. Buona fortuna ragazzi e in quanto a
noi, dovremmo essere grati ogni giorno per la fortuna che abbiamo.
da far cariare i denti...
RispondiEliminaTroppo dolce, dici?
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