Solo nella trappola per topi il formaggio è gratis

“Nancje il cjan al mouf la code par nuje”, neanche il cane muove la coda per niente. Se i nostri politici ci dicessero che le tasse servono per far loro avere stipendi da 20.000 euro al mese, nessuno andrebbe più a votare. Se gli insegnanti ci dicessero che i programmi scolastici contengono solo una gran quantità di menzogne, nessuno manderebbe bambini a scuola. Se le industrie farmaceutiche ci dicessero che i vaccini servono a farle arricchire, nessuno farebbe vaccinare i propri figli. Tre categorie, politici, insegnanti e medici che devono mentire per sopravvivere. Sono costretti a farlo. E gli interessati, i fruitori dei loro servizi: votanti, educandi e pazienti, sono obbligati a prestarsi al loro gioco. Se qualcuno non ci sta, avendo capito che non c’è da fidarsi, vengono messe in opera leggi coercitive che impongono di andare a votare, di mandare i bambini a scuola e di vaccinare i propri figli. E’ ciò che sta accadendo, se escludiamo la prima parte, le votazioni, che ci fanno capire, grazie alla loro non obbligatorietà, che votare non serve a niente. Ma in quale altro modo si può chiamare una società in cui, se non si mandano i bambini a scuola e se non li si vaccina, arrivano i carabinieri in casa? C’è una sola parola: dittatura! Alla faccia della democrazia, della libertà e dei valori superiori di civiltà che pensavamo di aver conquistato!