giovedì 14 settembre 2017

Il saluto dei vincitori e il saluto dei vinti





Il comunismo ha causato più morti del nazismo! Anche Hitler arrossirebbe rispetto alle purghe staliniste! Quindi perché il saluto fascista è un reato e il saluto comunista no? Riprendo un post pubblicato da un amico che riporta alcuni numeri riferiti alla repressione comunista e alle vittime dei gulag nella sola ex Unione Sovietica (quindi senza contare quanto capitato in Cina, Cuba, per mano del Che Guevara in Sud America, dei partigiani comunisti italiani stupratori, assassini e infoibatori anche a guerra finita): 


- 80.000 fucilati senza essere stati sottoposti a giudizio e massacro di centinaia di migliaia di
contadini e operai insorti tra il 1918 e il 1922;

- 5.000.000 di morti a causa della carestia indotta alla popolazione rurale agli inizi degli anni '20;

- deportazione ed eliminazione dei Cosacchi del Don;

- assassinio programmato di 10.000.000 di persone nei gulag fra il 1918 e il 1930;

- eliminazione di quasi 1.000.000 di persone durante la "Grande Purga" del 1937-1938;

- deportazione ed eliminazione di di 2.000.000 di kulak o presunti tali nel 1930-1932;

- sterminio programmato di 6.000.000 di ukraini nel 1933 per carestia indotta e non soccorsa;

- deportazione e sterminio dei tedeschi del Volga nel 1941;

- deportazione e sterminio dei tatari della Crimea nel 1943;

- deportazione e sterminio dei ceceni nel 1944;


Addirittura un “direttore” di un gulag è stato decorato per essere riuscito a far morire (stenti e torture) il 90% degli “ospiti” in un solo mese! Dai dati recentemente usciti dall’archivio del KGB risulterebbe che i GULAG hanno avuto circa 29.000.000 di “ospiti” di cui 13.000.000 sono morti. Secondo gli ultimi calcoli (fonti russe) le vittime del comunismo nella sola ex Unione Sovietica sarebbero circa 75.000.000. Di tutto questo orrore non si sapeva nulla o si sapeva assai poco; le notizie arrivavano all'occidente e all'Italia distorte, spesso falsate a causa di oscuri personaggi che appoggiavano la politica di Stalin. L'assoluta chiusura degli archivi nei paesi comunisti, il totale controllo della stampa, dei mass-media e di tutte le vie di comunicazione con l'estero, la propaganda sui presunti "successi" del regime stalinista, tutto questo blocco dell'informazione mirava in primo luogo a impedire che si facesse chiarezza sulla repressione operata sistematicamente in Unione Sovietica.

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