Tenere lontano dalla portata dei bambini

Sarà stato un caso ma il padrone di casa fu ucciso con 72 colpi di panga. Il maledetto 72! E il maledetto panga! La moglie e le due figlie furono prima stuprate e poi fatte a pezzi, via la testa, via gli arti, esattamente come Pamela Mastropietro. Con la differenza che quella della ragazza di Macerata è stata un’azione criminale compiuta fuori contesto, mentre la famiglia bianca fu massacrata nell’ambito della rivolta dei “Mau Mau”, nel 1961, in Kenya. Rivolta che, quando si concluse, contò 27 bianchi uccisi e 5.000 negri giustiziati dai rivoltosi. Evidentemente, quando i civili non addestrati prendono le armi, finiscono per ammazzare più persone appartenenti alla propria etnia, che non quelle appartenenti al nemico. Qualche anno prima, in Italia, e precisamente da aprile 1945 al gennaio 1949, i nostri “Mau Mau” dal fazzoletto rosso uccisero pochissimi tedeschi, ma un gran numero di italiani considerati collaborazionisti. I numeri andrebbero chiesti a Giampaolo Pansa, storico della Resistenza, ma credo che la proporzione corrisponda a quella dei “Mau Mau” kenioti.

E questo è il motivo per cui non vogliamo troppi africani in Italia. Perché, oltre alla musica, nel sangue hanno anche la ferocia. C’è per tutti gli uomini una memoria storica. Non abbiamo ancora regolato i conti con i saracini, nostri nemici storici, né con i negri, che anche se non sono nostri nemici, possono scatenare inaudita violenza contro di noi, a torto considerati loro sfruttatori colonialisti. Non li vogliamo fra i piedi perché sanno usare il panga come noi sappiamo usare uno stuzzicadenti. Mentre la nostra giurisprudenza considera arma bianca un machete – e ci sanziona per la sua detenzione – in Africa i coltellacci da macellaio sono lasciati nelle mani dei bambini. L’ho visto con i miei occhi in Madagascar. E siccome il livello d’intelligenza dei negri è paragonabile a quello dei bambini, non gli si dovrebbe lasciare in mano armi bianche affilate. Ma loro sono bambini disubbidienti e ne fanno l’uso che vogliono.