Testo di Guido Ceronetti
(poeta, filosofo, scrittore, giornalista e drammaturgo italiano)
La carne è un’abitudine senile. «Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista. Dati i prezzi del mercato delle carni, una famiglia volontariamente vegetariana galleggia meglio, può spendere in raffinatezze quel che risparmia in pezzi di cadavere, ha un bilancio meno pesante e lo stomaco meno guasto. Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune. Siate diversi, sostanzialmente diversi da come vi vogliono, da come fanno essere! E per esserlo infallibilmente, bisogna cominciare dal nutrimento, tutto è lì. Il vegetarianismo familiare è un' incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo». «Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d'altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l'Europa... Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è piuttosto un'abitudine senile. Richiedere piatti di carne, parlarne, ricordarli è cosa da vecchi, e da vecchi incapaci di svecchiarsi con una dieta decisamente alternativa».
È morto nel 2018.
RispondiEliminaPeccato , perché sarebbe stato interessante chiedergli cosa ne pensa della carne sintetica , stampata , da laboratorio , coltivata , o in qualsiasi modo la si voglia chiamare.
Usando una frase da coro da stadio, posso dire: "Guido, uno di noi!".
EliminaAvrebbe detto che qualsiasi iniziativa che abbia come scopo finale di ridurre il più possibile l'inferno degli allevamenti e dei macelli, è cosa buona e giusta.
Tuttavia, mi accorgo che non solo le persone sono state fatte entrare volutamente in uno stato di ottusa confusione, ma anch'io ho qualche difficoltà a capire di cosa stiamo parlando.
Scartando come troppo vaga e provocatoria, e quindi inesatta, la parola "sintetica", e posto che la carne coltivata è OK, in quanto ricavata dalle cellule staminali, mi resta ancora da capire quella ottenuta dalle stampanti in tre dimensioni.
Se tu potessi darmi delle delucidazioni in proposito, ti sarei grato.
Mah , ho sentito qualcosa in merito , si mette l' accento sulle proprietà del cibo e soprattutto sugli effetti a lungo termine.
EliminaMa non ho bisogno di " esperti ", lo capisco da solo che un prodotto da laboratorio non è la stessa cosa di uno naturale, è la differenza che passa da un frutto staccato da una pianta , maturato al sole e colto nella stagione giusta , da uno coltivato in serra e mangiato fuori stagione.
Inoltre il vantaggio per gli animali è uguale a zero , se il mantra è " zero emissioni " si inventeranno pesti e influenze varie da attribuire a caso per poterli sterminare , tranne quelli che terranno nelle riserve per il sollazzo dei più abbienti.
Come uccideranno, per destinarla al consumo umano, la carne sintetica? Smetteranno di nutrirla con il brodo cellulare di derivazione animale?
RispondiElimina
RispondiEliminaLe mie difficoltà a capire come venga prodotta la carne da una stampante, non nascono adesso.
Fin dall'inizio di quando venni a conoscenza dell'esistenza di questa diavoleria non ne capivo il meccanismo intrinseco.
Se si trattava di riprodurre un piccolo oggetto di plastica, potevo anche capirlo.
Ma qui riescono, a quanto si dice, a riprodurre tessuti organici!
Se si vuole riprodurre un oggetto di plastica, ci deve essere un serbatoio dove, prima, devi mettere della plastica, che si deve sciogliere se si vuole che prenda una forma diversa.
Ma, se il procedimento è il medesimo, cosa ci metti nel contenitore di partenza per ottenere una bistecca di carne?
Ci dovresti mettere carne macinata, immagino.
Davvero, non riesco ad immaginarmi il funzionamento.
Forse dovrei cercare qualche video pertinente, ma ancora non l'ho fatto.
sono come un tumore che cresce alimentato esternamente....
EliminaChe brutto paragone!
EliminaSpero sia esagerato!