lunedì 10 febbraio 2025

Uomini siate e non stupide pecore!


Tutti noi ci siamo interrogati, specie durante la finta pandemia, se il nostro rifiuto di accettare le imposizioni del potere fosse la cosa giusta da fare o se per caso stessimo esagerando, mettendoci contro il resto della società. Siccome siamo animali sociali, abituati a vivere in branchi, cioè in comunità più o meno allargate, ci siamo sentiti sotto pressione nel momento in cui le autorità ci ordinavano di indossare un bavaglio sulla bocca. E io, personalmente, in quattro anni l’ho fatto quattro volte, quattro di numero, in episodi separati tra loro. Quando per esempio ho indossato la mascherina prima di entrare in farmacia, per comprare una cosa di cui potevo anche fare a meno, come l’Okitask, ho provato un senso di leggerezza ed è stato come se mi togliessi un peso dalle spalle. Essere come gli altri, non attirare l’attenzione, immergersi nell’atmosfera tiepida della mediocrità, è stato come una liberazione, salvo poi togliermi la mascherina una volta uscito dalla farmacia e ridare spazio alla razionalità con annesse valutazioni politiche e sociali, imprescindibili per me, nella mia vita. Ora scopro che c’è stato addirittura un pensatore tedesco che ha fatto studi approfonditi sulla Stupidità umana, da lui ritenuta più pericolosa della malvagità, e questo mi ricorda un film del 2006, Idiocracy, che mi ha fatto molto riflettere e che tutti dovremmo vedere, anche se non è famoso come altri del tipo “Matrix”, “The Truman show” e simili. 


Le parole del pensatore tedesco, che è stato giustiziato dal regime nazista, confermano a tutti noi che siamo nel giusto, che stiamo agendo bene, poiché le pressioni del periodo pseudopandemico non sono finite e possono ripresentarsi sotto altre forme. Avere pensiero critico, essere “egregi”, cioè “ex grege”, fuori dal gregge, è la cosa giusta da fare. Sempre! Perché siamo uomini, perché solo così possiamo dire di essere uomini! 


1 commento:

  1. È meno importante di Bonhoffer, ma anche l'economista italiano Carlo Maria Cipolla ha scritto un piccolo, delizioso saggio sulla stupidità umana.
    Se vi capita sotto mano, non fatevelo scappare.

    RispondiElimina