La
macchina generatrice del "profitto per pochi" vuole sudditi obbedienti che
lavorano per quei pochi che in democrazia vengono mandati dalla massa a
scrivere leggi che la opprimono. Poiché i sudditi sono stati abituati sin da
piccoli a credere nelle autorità e a tutto ciò che dicono e scrivono, e poiché
queste autorità dicono e scrivono che il lavoro è un diritto, le masse
obbedienti lo credono davvero tale. D'altra parte, il sistema è stato
congegnato in modo che il lavoro appaia come un diritto, anche se è un vile
ricatto, un obbligo, poiché per sopravvivere non ci lasciano altra scelta che
faticare per l'élite di sistema, la quale si tramanda lo scettro da circa 3500
anni, chiamando il loro potere in tanti modi, ma che è sempre dittatura.
Anni fà campeggiava una scritta sui muri: " produrre-lavorare- crepare', a chi comanda siano alti prelati, politici, industriali, capi di governo non gliene fotte niente della sofferenza umana e di quella degli animali e degli esseri viventi quasi che la loro esistenza fosse separata dalla loro e il mondo ruotasse intorno a loro.
RispondiEliminaHanno creato un mondo che è un incubo si lavora per scappare ai problemi di tutti i giorni, si lavora per pagare tasse ingiuste (pensiamo alle famigerate bollette, perchè non sono gratis le comunicazioni e l'energia con la tecnologia Tesla?) e per essere comandati da dei autentici idioti.
In passato ho lavorato parecchio e ho dovuto ingoiare parecchi bocconi amari, mi dicevano che era giusto così ma ancora oggi non la penso così: soffrivo e basta così come sò che tornerò a soffrire non appena dovro tornare a lavorare: sottopagamento, invidie, delazioni, soprusi, competitività, abusi... questo è il mondo del lavoro!
Meglio la vita dell'uomo delle caverne anche se rischiava di essere sbranato da dei leoni, sempre meglio che cadere vittima degli esseri umani!