Non
sono pochi coloro i quali ritengono possibile che le antiche divinità fossero
alieni; uno di questi personaggi è lo svizzero Erich von Däniken. Le sue
ipotesi vengono avversate con forza dalla comunità scientifica - e saggista.
Nel 1969 pubblicò il suo primo libro, “Chariots of the gods”, tradotto in
numerose lingue e che divenne un autentico best seller. Più recentemente, ha
sviluppato le sue tesi ed arricchito le sue teorie nel volume “Gli dei erano
astronauti”. Forse meno noto rispetto al collega, morto nel 2010,
Zecharia Sitchin, Erich von Däniken ha sviluppato teorie similari. In particolare,
è un convinto sostenitore della “teoria degli antichi astronauti”: piramidi, Stonehenge, statue dell’isola di Pasqua, questi sono alcuni dei grandi
monumenti che la nostra antichità ci ha regalato, monumenti di una tal
maestosità e imponenza che rievocano perplessità ancora nei giorni nostri e
molte persone si chiedono come siano stati eretti tali capolavori.
Secondo gli
studi effettuati da questo esperto in archeologia misteriosa, infatti, alcune
creature aliene visitarono il nostro pianeta circa diecimila anni fa e crearono
uomini intelligenti alterando il genoma delle scimmie. Questo spiegherebbe sia
il “salto evolutivo”, che ha caratterizzato la specie nel passaggio
primate/uomo, sia i molteplici miti e religioni secondo cui le divinità “scendono
dal cielo”. Perché non è stato mai rinvenuto il famoso “anello mancante”, il
fossile di un essere vivente a metà strada tra la scimmia e l’essere umano?
Secondo le teorie di von Däniken semplicemente perché questo essere non è mai
esistito e l’uomo non sarebbe il risultato di un processo evolutivo, bensì di
un intervento scientifico alieno: gli extraterrestri avrebbero modificato il
genoma di alcune scimmie, creando così uomini intelligenti a loro somiglianza.
Noi esseri umani saremmo dunque ogm, organismi geneticamente modificati.
Troverebbero, in questo modo, spiegazione anche altri quesiti: perché nascono
bambini Down o con altre malattie di origine genetica?
Semplicemente perché,
pur a distanza di migliaia di anni, il nostro DNA originario di scimmia non si
sarebbe ancora adattato perfettamente all’immissione di geni extraterrestri e
questo condurrebbe agli errori, durante i processi di meiosi e mitosi cellulare
della riproduzione, originando così soggetti con malattie genetiche.
"Il
viaggio degli Argonauti e le guerre divine dei Sumeri, le saghe della
tradizione indù e di quella buddista, i racconti dell'antico Egitto e del Perù
preincaico, gli angeli che popolano le pagine della Bibbia e del Corono hanno
per il padre dell'archeologia eretica un'identica radice: sono la memoria dei
viaggiatori extraterrestri che hanno visitato la Terra in un passato più o meno
remoto. "
Dal libro: "Gli dei erano astronauti. Il cosmo rivela il
mistero di tutte le religioni".
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