Lasciate WhatsApp voi che ascoltate!

Chiunque sia l’uomo del seguente video, da qualunque canale abbia parlato, ascoltatelo con attenzione e prendete le decisioni del caso. Si sapeva che Zuckerberg, dopo aver acquisito Whatsapp, avrebbe incamerato i dati sensibili degli utenti e da ieri, otto febbraio, l’operazione è cominciata. Lo stesso giorno in cui l’ho ricevuto (dalla mia ex moglie) mi sono convinto e ho capito che era arrivato il momento di farlo. Ho lasciato Whatsapp e sono passato a Signal. Prima ho avvisato delle mie intenzioni alcuni dei miei contatti, quelli che mi piacerebbe mi seguissero. Gli altri, compresi i molesti, li ho sfoltiti. Perché ho lasciato Whatsapp? Perché, come dice Sed Vaste, gli ebrei sono dei bugiardi patentati. Il giovane miliardario Mark, infatti, tempo addietro aveva promesso che non avrebbe ficcanasato nella vita privata degli utenti di Facebook, se non per motivi commerciali, cioè per far loro avere pubblicità mirata. E questo glielo si poteva perdonare. Oggi, smentendo se stesso, veniamo a sapere che i suoi supercomputer, avvalendosi dell’intelligenza artificiale di ultimissima generazione, metteranno in vendita i profili di circa quattro miliardi di persone, così che chiunque voglia conoscere le vostre vite per filo e per segno possa comprare l’intero pacchetto e agire contro di voi. Se a comprare i vostri dati è la Digos, potranno indagare su di voi qualora fossero alle prese con un preciso reato. Se a comprare i dati fosse qualche servizio segreto, potrete anche passare a miglior vita senza neanche accorgervi, solo perché così qualcuno ha deciso. 

Faccio due esempi. Se il Mossad vuole sapere dove trovare Sed Vaste, oltre a leggere il mio blog può rivolgersi a Zuckerberg per comprare i file riguardanti il nostro anonimo utente cambogiano, sempre che egli utilizzi Whatsapp. Che usi Facebook lo sappiamo anche noi, poiché egli stesso ce lo ha fatto sapere. Quindi, Sed si regoli di conseguenza. Secondo esempio: me. Se in Friuli liberano dei visoni da un allevamento, la Digos compra i dati a disposizione di Zuckerberg e sa che a quell’ora io ero in tal posto e parlavo con la tal persona, e di cosa parlavo. Questo magari se ho in tasca il cellulare, anche spento. Evitare di essere controllati, tenuto presente che adesso come adesso non ho più intenzione di liberare visoni, non sarà mai possibile. Ma io intanto, da ieri, non sono più su Whatsapp e mi potete trovare su Signal, che non vende i dati a nessuno!