La Natura ha dotato le potenziali prede di tre sistemi di difesa: la fuga, il mimetismo e la resistenza passiva. Per quest’ultimo caso, c’era bisogno di adottare protezioni resistenti, come con tartarughe, armadilli e pangolini, o ancora più efficaci e anti-predatore, come con i ricci e gli istrici. Anche sotto il mare ci sono animali che pungono, come appunto i ricchi di mare. In un certo senso, anche la cimice verde, colpevole, l’anno scorso, di avermi guastato molti pomodori, con il suo esoscheletro chitinoso, può essere paragonata alle tartarughe che è andata casualmente a trovare dentro il terrario. Peccato per lei, però, il suo “scudo” la protegge solo dai lillipuziani suoi compagni nel mondo dei piccoli. Ma lei fa affidamento su un’altra tecnica difensiva: la chimica. Quella del video, o perché era un po’ intronata, o perché sapeva di non essere in pericolo, se n’è stata lì, a pochi millimetri dalle taglienti fauci del torpido rettile. Infatti, è finito tutto bene. Lei se n’è volata via, mentre la tartaruga forse non si è accorta di niente, e la mela era buona e zuccherosa come sempre.
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