martedì 30 aprile 2024

Considerazioni sopra due lumache annegate


Dunque, anch’io alla fine, come Dart Fener, sono passato al lato oscuro della forza. E’ sempre forza, ma di segno negativo. Ottiene un effetto immediato, intriso d’efficientismo, nonché contrario alla passiva rassegnazione. La schizofrenia dell’Occidente sta proprio qui: abbiamo una religione, per così dire, femminile, che invita alla pace e all’amore, ma ci comportiamo come dominatori spietati, con tutti, con gli altri, che in teoria dovrebbero essere nostri fratelli, e con la natura, che almeno questo lo si può capire, poiché per migliaia d’anni è stata nostra matrigna, anziché madre, e un minimo sindacale di vendette e rappresaglie ci può stare. E dunque, siamo qui ad oscillare tra il Bene e il Male, a fare il male o a patirlo, ovvero ciò che è bene per me può essere, anzi quasi sempre è, male per te. Homo homini lupus, mors tua vita mea. Io sono ricco perché tu sei povero. Se anche tu fossi ricco io sarei meno ricco, ma siccome io non voglio rinunciare alla villa con piscina, all’aereo privato, al Rolex al polso e ai vestiti firmati, è necessario che tu ti alzi tutte le mattine presto per andare al lavoro, che per te è una schiavitù piuttosto che un piacevole passatempo.



C’è una razza, un’etnia, un raggruppamento di gente speciale, che questo concetto l’ha capito fin troppo bene e sono riusciti a far lavorare gli altri al posto loro. Cioè, noi fatichiamo e loro si arricchiscono sulle nostre spalle, col sudore delle nostre fronti. Benché siano caucasici come noi, sono riusciti a scavare un solco profondissimo tra noi e loro, tanto da inventare un termine solo per noi: Goijm. Ma se sono riusciti in quest’impresa, bisogna solo ammirali, per questo, perché hanno dimostrato al mondo che l’astuzia paga. E non voglio chiamarlo crimine, ma solo furberia. Sono stati bravi a terrorizzare mezzo mondo per vendere i loro intrugli carichi di grafene. Ciarlatani all’ennesima potenza, come quei girovaghi che si spostavano di paese in paese per intortare la gente nel Far West, che poi, una volta acciuffati, in quanto imbroglioni, venivano impeciati e ricoperti di piume. I nostri, quelli che fanno i banchieri o gli amministratori delegati o i capitani d’industria, si sono parati...le spalle e hanno fatto in modo da comprare governi, stampa, televisioni e magistratura. Nessuno li ricoprirà di piume! Intoccabili sono!



Noi siamo qui a beccarci con gli altri plebei, come polli in un pollaio. Ci freghiamo l’un l’altro, ci critichiamo, ci manchiamo di rispetto continuamente, scarichiamo le nostre frustrazioni, cadiamo a volte in depressione e non sappiamo come uscirne. A volte ci poniamo dubbi morali e domande senza una risposta. Elucubrazioni e retorica. Immancabile ipocrisia. Siamo soli con noi stessi. Vediamo il Bene ma facciamo il Male. Ci fidiamo delle persone sbagliate, venendo regolarmente traditi. A che mi serve fare il Bene? Per alleviare il nostro troppo breve percorso di vita, e magari anche quello degli altri? Funziona solo se lo fanno tutti. Io ho fatto del male, per i miei interessi. Era mio interesse salvaguardare l’insalata che ho trapiantato. Dodici piantine, dopo tre anni di tentativi, per la prima volta non sono state mangiate dalle lumache. Ho pazientato tre anni, facendo prevalere la Non-violenza, ma ora, grazie alla forza oscura del Male, le mie piante sono salve. Per il momento la birra funziona! Le lumache annegano. Ho venduto l'anima al Diavolo, diventando io stesso un diavolo. Un diavolo per le lumache. Un Satana vegetariano. Spero almeno che siano morte felici. 

16 commenti:

  1. Inevitabilmente, per vivere in questo lercio mondo, si è costretti a diventare cattivi, seppure occasionalmente, ad estremi mali.
    Sembra proprio che non si possa esimersi.
    Me compresa con i calabroni (ne ho già parlato).
    Zenzero

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    1. Che metodo hai scelto per ucciderli? Freeanimals

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    2. L'ho già scritto giorni fa, non hai letto, allora...e mi hai pure risposto che ho diritto di difendermi:)
      Zenzero

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    3. Se non l'avessi letto, sarebbe lo scenario migliore, ma la realtà è più tragica di come la si immagina: il troppo zucchero assunto negli anni mi sta staccando i contatti tra i neuroni e quella parte del cervello preposta alla memoria.
      In altre parole, il mio Alzheimer progredisce vieppiù.

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  2. Non si può evitare la morte altrui (uomini o animali cambia poco); però in molti casi si può evitare la sofferenza.
    Forse il confine tra buoni e cattivi passa di qui.

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    1. In molti casi, esatto. Ma quante persone sono così sensibili da badare a queste cose? Freeanimals

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  3. E infatti chi, per esempio, attraversa il giardino per andare al capanno attrezzi a prendere qualcosa e poi rientra in casa, calpesta ed uccide un paio di mila esserini che vivono fra l'erba o sotto di essa. Secondo la stima di un esperto, roba che lessi per caso alcuni anni fa.

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    1. Forse quei calcoli, di quell'esperto, erano un po' esagerati. Freeanimals

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  4. Quindi, dal momento in cui esistiamo, facciamo del male, inevitabilmente, per forza di cose, ad altri esseri, che siano microscopici o meno, visibili o no. Allora, il male è l'esistenza stessa?
    G.

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    1. Direi di sì, ma nulla c'impedisce di ribellarci a questa iniqua legge universale.

      Nei limiti del possibile.

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  5. Caro Roberto, qui vale proprio soltanto la legge "mors tua, vita mea".
    Null'altro.
    Le lumache sono finite nella birra, l'insalata finirà nella tua pancia.
    Inutile dimenarsi e combattere, cercando vie d'uscita.
    I miei nervi si sono logorati per una vita spesa a cercare di non danneggiare e salvare gli altri esseri viventi (anche per gli umili che nessuno vede: mai provato ad annaffiare le piante di nascosto nei supermercati?).
    Anche perché – pur con la convinzione che viviamo in una Matrix e che tutto costituisce un anello della catena – ho sempre pensato che ogni creatura vuole vivere e non vuole soffrire.
    Pensa se (i soliti ig-Noti) ci facessero trasmigrare dall'essere vegetale, a quello animale, poi a quello umano e quindi daccapo. Oppure a random! :-(

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    1. "mai provato ad annaffiare le piante di nascosto nei supermercati?)"



      Scusa, ma non capisco.




      "Pensa se (i soliti ig-Noti) ci facessero trasmigrare dall'essere vegetale, a quello animale, poi a quello umano"



      Stai parlando di trasmigrazione delle anime secondo la religione induista?

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Comunque, tornando alla tua insalata, come ho già espresso più volte, io ho la convinzione che l'ambiente abbia perso ormai il suo equilibrio, almeno nelle zone antropizzate.
    Nel tuo caso, poi (osservando le foto nell'articolo "Mors tua, insalata mea!"), credo che il terreno sia magro, povero di nutrienti.
    In Natura ciò che è debole e malaticcio viene eliminato.
    Vorrei fare un paragone con la medicina allopatica: quando un organo non funziona, si elimina o si sostituisce (neanche fossimo macchine!).
    Ma non funziona così, non si elimina la causa in questo modo.
    In breve voglio dire che magari le lumache si sono fiondate sulla tua insalata – reiterando l'azione per tre anni - per i motivi sopraddetti.
    Forse basterebbe emendare il terreno, arricchendolo di sostanze sane; oppure addirittura cambiarlo con ottimo terreno di talpine. :-)

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    1. Citazione:

      "Forse basterebbe emendare il terreno, arricchendolo di sostanze sane"



      Infatti, ci metto sempre del concime, ricavato dal compost che da tre anni sto preparando con i rifiuti vegetali di cucina.

      Ed è molto...ricco. Lo si capisce dalla presenza di tanti lombrichi che, come sai, sono, secondo Steiner, insieme alle vacche, una delle colonne portanti dell'agricoltura.

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