Testo di Pier Luigi Pinna
Nel nord della Thailandia sono stati trovati alberi fossili che si avvicinavano alle altezze delle sequoie più alte di oggi. Il tronco pietrificato più lungo misura 72,2 metri, il che suggerisce che l’albero originale raggiungeva più di 100 metri in una foresta tropicale umida circa 800.000 anni fa. Gli alberi sembrano essere strettamente imparentati con una specie vivente oggi chiamata Koompassia elegans, che appartiene alla stessa famiglia dei fagioli, dei piselli e della robinia, ha spiegato l’autore principale dello studio, Marc Philippe, dell’Università francese di Lione.
Alcuni alberi erano ancora più alti, ne fanno fede i ceppi giganteschi mai rimossi, sparsi in tutto il mondo, e spacciati per anomale formazioni calcaree eccetera eccetera. Il nostro quadrante era un tempo esclusivamente o quasi vegetale, e le gigantesche piante comunicavano fra di loro attraverso milionate di chilometri di radici. Tagliati i fusti, rimasero le radici sotto terra che si trasformarono, col tempo, in vari combustibili fossili, quali carbone, lignite, torba eccetera.
RispondiEliminaAzzardo i grandi alberi furono abbattuti per meri fini economici, speculativi, ché la realtà è molto più prosaicadi quanto uno immagini.
Per abbattere alberi così non bastano le normali motoseghe.
EliminaQuindi, deve essersi trattato di una civiltà diversa dalla nostra.
Terrestre o aliena, chissà!
Minatori, tagliatori eccetera provenienti da altri quadranti. Mica si può credere che il fiumiciattolo Colorado abbia scavato il Grand Canyon.....
EliminaDigitare: escavatori , frese e seghe gigantesche....niente di nuovo, usate anche ai giorni nostri...
EliminaEscavatore gigante.
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