mercoledì 22 agosto 2018

Dove passa il negro non crescono più le infrastrutture


Testo di Paolo Sensini

Dopo aver già dato via libera all'uccisione indiscriminata dei bianchi presenti da secoli in loco, il governo nero del Sudafrica ha iniziato ufficialmente l'espropriazione delle terre di loro proprietà. A tale scopo ha approntato una prima lista di 200 fattorie che verranno subito espropriate. E andranno, ovviamente, ai clan dei ministri del governo dell'ANC. Finito il regime dell'Apartheid, adesso il rischio genocidio è tutto ad appannaggio dei diversamente neri che hanno fatto del Sudafrica il paese più ricco e prospero del continente. E non ci vuole molto a immaginarsi quale sarà la situazione tra qualche anno: distruzione delle infrastrutture costruite in decenni e decenni di laboriose attività, degrado civile, esplosione della criminalità tribale, perdita di ogni competenza e azzeramento delle ricchezze accumulate, come è già avvenuto in tutti i territori interessati dal medesimo fenomeno. Un processo che, se non vi sarà una rapida inversione di marcia, toccherà in sorte anche all'Europa.

2 commenti:

  1. Senza i bianchi andranno a finire in merda come tutti gli altri stati africani. Poi tutti in Italia in fuga dalla guerra e le toghe rosse a fare carte false per accoglierli!

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    1. Fuggono dalla miseria da essi stessi provocata, a causa di insita incapacità imprenditoriale.

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