martedì 21 agosto 2018

Le navi dell’amore


Testo di Paolo Sensini

Un tempo, molto tempo fa, la marina militare era preposta a difendere i confini marittimi del Paese da cui dipendeva. Poi vi è stata la Seconda Guerra mondiale, in cui i vertici della marina italiana scelsero di collaborare attivamente con gli anglo-americani per sabotare lo sforzo bellico del paese cui avevano giurato fedeltà. E infine arriviamo alla marina e guardia costiera d'oggi, le cui caratteristiche principali sono quelle di operare come servizio taxi "umanitario" per il trasporto di afro-islamici dal Mediterraneo ai porti del Sud Italia. E anche in questo caso, tanto per cambiare, in ottemperanza a direttive provenienti da entità internazionali non meglio precisate... O forse fin troppo precise!

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