giovedì 2 agosto 2018

Pochi scafisti, poco lucro


Testo di Paolo Sensini

La situazione attuale delle ONG nel Mediterraneo è paragonabile a quella dei tossici alla disperata ricerca della "roba". Battono ogni angolo con occhio febbrile sperando di trovare un momento di sollievo. Allo stesso modo le ONG setacciano palmo a palmo le acque davanti alle coste libiche augurandosi di trovare qualche migrante da caricare sulle loro navi di negrieri umanitari. Ma le "risorse" al momento scarseggiano e, che gli piaccia o meno, sono costretti a una cura per disintossicarsi dalla roba cui erano assuefatti. E nell'attesa che tutto riprenda come ai vecchi tempi si accontentano del metadone gentilmente offerto dai loro compari del circo mediatico e dell'eurocrazia sull'asse Bruxelles-Roma.




Nessun commento:

Posta un commento