Tutti sono abortisti col culo degli altri

La femminista ha ragione e non ha ragione. Ha ragione ad avercela con Dio, che nella migliore delle ipotesi dorme, se non è morto addirittura e, nella peggiore, è un Dio malvagio che si diverte a vedere il male imperare fra gli uomini. Non ha ragione quando afferma che il corpo sia totalmente suo, poiché mentre Charles Fort diceva che l’umanità è di proprietà di una razza aliena che tiene lontane tutte le altre, il Vecchio Testamento dice che l’umanità è di proprietà degli Elohim giunti dallo spazio, che si sono spartiti i popoli della Terra dopo averne creato i capostipiti. Di conseguenza, anche la femminista è soggetta al volere degli Dei che comandano il mondo dettandone leggi e regolamenti. I 10 comandamenti in realtà sono 613, erano riservati all’esercito di Geova e sono solo alcune delle norme che gli Elohim hanno dato alle popolazioni del pianeta. La potestà che Dio ha sulla ragazza si manifesta nelle leggi dello Stato, a cui tutti siamo soggetti. E una di tali leggi, ricalcata dal quinto comandamento, dice che non si deve uccidere. Questo vale per individui adulti della nostra specie, perché non si applica agli animali e ai feti umani sotto un certo periodo di gestazione. Non si applica nemmeno ad umani adulti in quegli stati in cui vige la pena di morte. Ma in questo caso, è una convenzione dovuta a scelte politiche e la ragazza nel momento in cui dice che il corpo è suo, dando per scontato di poter abortire a suo piacimento, sbaglia. Il corpo del feto in formazione non è più di sua proprietà, essendo ella una matrice che per nove mesi ha, volente o nolente, quel preciso compito. Per essere coerente, dicendo che il corpo è suo, dovrebbe suicidarsi, e non limitarsi a uccidere il proprio feto, perché tutti sono abortisti col culo degli altri.