I kompagni vogliono abolire l’odio: buona fortuna!

Nel dettagliato programma politico delle Sardine, a cui si è aggiunta la voce di Santa Liliana da Milano, c’è l’estirpazione dell’odio dalla natura umana. Questa lodevole intenzione ricorda l’esultanza di Di Maio e dei suoi colleghi quando, affacciatisi a un balcone, dissero di aver abolito la povertà. Le Sardine, di voler abolire l’odio, lo dicono a tutte le loro manifestazioni e ci indicano pure un personaggio politico specifico che, a loro dire, incarna l’essenza dell’odio stesso. Guarda caso, si tratta di un leader dell’opposizione. Ma analizziamo la pretesa di questi buonisti. Siccome siamo fatti a immagine e somiglianza degli Dei, è presumibile che anche gli Dei siano capaci di odiare. Marte, il Dio della guerra per antonomasia, per combattere contro la fazione nemica di suo zio Efesto, aveva bisogno di questo requisito: odiare. Viceversa, se non avesse odiato Marduk, suo cugino, anche lui non precisamente uno stinco di santo, non avrebbe potuto mandargli contro i suoi eserciti. I terrestri, suddivisi in popoli e in etnie, a imitazione delle loro feroci divinità, non hanno fatto altro che combattersi gli uni gli altri. 

Tanto che il sottotitolo di un famoso libro di Elsa Morante, “La storia”, così recita: “Uno scandalo che dura da diecimila anni”. La storia umana è fatta di guerre, tradimenti, inganni, stragi e battaglie ed è intrisa d’odio fino alla radice. L’odio è parte della natura umana. E divina. Quello eventualmente manifestato da Salvini è un odio all’acqua di rose, ma probabilmente le Sardine, la santa Segre e gli altri buonisti della Sinistra, vogliono abolire l’odio degli altri, se mai operazione possa dirsi sensata, così da avere, loro, libero gioco ad odiare a piacimento. Sanno che l’odio non si può abolire, ma se ne servono per scopi propagandistici, non avendo altri argomenti e pensando di aver a che fare con dei creduloni idealisti. Abolire l’odio è pura utopia, quasi come voler attribuire agli animali i diritti che storicamente sono sempre stati loro negati. 

Il video che vi propongo mostra l’odio che una donna, la regina dei Britanni, Boudicca, manifestò nei confronti dei romani occupanti le sue terre, in modo particolare contro le donne che avevano seguito i legionari, madri, mogli e figlie. Alle nobildonne furono tagliati e seni e cuciti sulla bocca, come se li stessero mangiando. Immagino le risate degli astanti. Le donne romane non nobili furono impalate. Quell’odio fu il risultato di anni di violenze ed oppressioni da parte romana, nei confronti delle popolazioni autoctone della Britannia, ma se, in quel caso, lingue, costumi e abitudini erano diverse, e questo bastava a considerare i romani un nemico da sconfiggere, che oltretutto si erano presentati in Britannia senza invito e come conquistatori, quali differenze le Sardine e gli altri buonisti riescono a trovare nei leghisti, fino al punto da considerarli un nemico? La lingua è la stessa, l’abbigliamento e le abitudini, uguale. Eppure, qualche piccola diversità si trova sempre. L’importante è poter odiare i fascisti, i razzisti, gli xenofobi e i leghisti, pur dichiarando di voler abolire l’odio. Materia psichiatrica.