Testo di Daniele Dell’orco
Ecco perché quella in Nagorno-Karabakh è stata una guerra anti-cristiana. A Jabrayil, una città-fantasma nel Sud dell'Artsakh, compresa neiprimissimi distretti riconquistati dall'Azerbaigian durante i 44 giorni di guerra, è letteralmente sparitauna Chiesa armena. La stessa Chiesa era intatta al momento della conquista, e sono diversi i video che mostrano i soldati azeri cavalcarla come fosse un trofeo, abbattere la croce posta sulla sommità e intonare canti dal campanile come fosse un minareto. Ora, non paghi, di quella Chiesa se ne sono totalmente disfatti. Subito dopo il cessate-il-fuoco, mentre decine di migliaia di armeni abbandonavano le proprie case e i propri possedimenti, le autorità azere comunicavano al mondo che gli armeni sarebbero stati i benvenuti nel Nagorno-Karabakh (cioè a casa loro!), respingendo tutte le accuse mosse dall'Armenia di aver danneggiato o distrutto il patrimonio culturale armeno lasciato nella regione, comprese chiese e monumenti.
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