In Francia stanno buttando giù le querce secolari di oltre 200 anni per ricostruire il tetto di Notre Dame. Distruggiamo la vita per circondarci di cose morte, e alla fine periremo anche noi. Nell'isola di Pasqua distrussero tutte le foreste per costruire i Moai, le gigantesche statue di pietra, simbolo di potere. Senza le piante il popolo non poté più costruire le barche per pescare e anche il clima cambiò. Alla fine dopo guerre e cannibalismo si estinsero. Per quanto Notre Dame sia una splendida chiesa, non è nulla in confronto alla meraviglia di un albero centenario. Ma l'uomo se ne frega della natura e preferisce distruggere la vita per circondarsi di cose morte. Presto, molto presto la pagheremo cara. Il clima e le pandemie ce lo insegneranno, peccato che sarà troppo tardi. Intanto non so se lo avete notato ma qui c'è già una brutta siccità e siamo solo a marzo. Dappertutto è pieno di invasati che tagliano piante a più non posso. Bravi, così andremo alla fine più in fretta. Questione di poche decine di anni e la razza umana collasserà!
La domanda da porsi prima di preoccuparsi della sua imminente fine, è - cosa ha l'umanità per avere diritto alla vita, che il resto del pianeta non ha?
RispondiEliminaNiente. Concordo in pieno.
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