giovedì 27 agosto 2015

E' esattamente ciò che vogliono gli Illuminati


Fonte: Lo Spiffero

Satana corre sul web. È Internet il nuovo mondo delle tenebre nel quale adepti sempre più giovanissimi finiscono risucchiati dal vortice del male. E il Piemonte, Torino e Asti soprattutto, è la regione che registra un preoccupante tasso di proselitismo, soprattutto tra gli adolescenti, a questa inedita versione 2.0 di Belzebù che gli esperti classificano come “satanismo acido”. Lo afferma a Panorama Maria Carla Bocchino, I° dirigente Responsabile Divisione Analisi dello Sco, Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato: «La maggior parte dell’attività dei satanisti acidi è concentrata in Piemonte, nella storica area di Torino, non nuova a queste ritualità, e in quella di Asti ma anche in Liguria in un’area geografica compresa tra La Spezia e l’entroterra che si spinge fino all’Emilia Romagna. Sono molti gli adepti di queste zone».

 
Un fenomeno che non ha nulla a che spartire con l’oleografica mitologia della Torino “città magica”, crocevia delle forze del bene e di quelle del male, e neppure con quell’atmosfera metafisica che tanto affascinava (e inquietava) De Chirico. Siti, gruppi Facebook, blog nei quali scorrono frasi truculente, immagini raccapriccianti, teschi e cadaveri, con indicazioni di riti e liturgie. Il tutto accompagnato da colonne sonore dark. «I nostri operatori – spiega Bocchino - si imbattono sempre più spesso in forme di musica che viene “condita” ad hoc dal dominus della setta con delle voci di sottofondo che somigliamo moltissimo a lamenti strazianti, voci agonizzanti che lui indica come la sofferenza dei malati in punto di morte o di malati sofferenti rinchiusi negli ospizi. Sono suoni ripetitivi, pressanti, capaci di alterare con facilità l’equilibrio già delicato di un adolescente. A queste musiche si associano carrellate di immagini macabre, di pseudo rituali e di “regole” per entrare nella setta».

Moda e televisione – con le saghe di vampiri e licantropi vari – fanno da cornice “ideologica” a una tendenza molto diffusa tra i giovanissimi, per loro natura sensibili a tutto ciò che è misterioso. E spesso finiscono per essere indotti a compiere veri e propri atti di iniziazione: «Non si parla di sacrifici umani, sono pochissimi questi casi e non facilmente riscontrabili sul web, ma spesso di sacrifici di animali, di patti di sangue sigillati da rapporti sessuali spesso conditi da cocktail di alcol, droghe e da pseudo riti esoterici. Queste sette che noi abbiamo definito “satanisti acidi” perché non hanno niente a che vedere con coloro che veramente adorano Satana, nascondono dietro a rituali fatti di teschi, ossa e immagini sataniche, violenze sessuali nei confronti di ragazze o ragazzi. Alcuni di loro sono consenzienti altri no. Chiaramente è sempre molto difficile poter intervenire in tempo ma la Polizia postale ogni giorno monitorizza e interviene per oscurare siti, blog o profili considerati estremamente pericolosi».

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