sabato 28 maggio 2016

Il lento stillicidio verso l'autoestinzione


Testo di Enrico Priotti

Come era ovvio che accadesse, più si va a raccattare feccia, più ne arriva (e ce n'è un serbatoio inesauribile, viste le dimensioni dell'Africa rispetto all'Italia, per non contare quelli che arrivano da Asia, Sudamerica, ecc...). Di questa bella gente ce n'è un milione già sulla costa libica, pronto ad essere scodellato in Sicilia. Ora siamo già arrivati al punto che, anche avendo lì (follemente) tutte le nostre navi della Marina Militare, più una marea di pescherecci, rimorchiatori, traghetti ed altre navi di servizio di molte nazioni, non riusciamo più a raccattare tutta la ciurma che parte dalla Libia, per cui i morti annegati si contano a centinaia e, nonostante questo, il numero degli arrivi non diminuisce affatto. 


Vedrete che presto ci sarà qualche esponente della sinistra che dirà che è necessario organizzare un servizio continuo di traghetti da Palermo a Tripoli per andare avanti nel processo di negrificazione afroislamica d'Italia (d'altra parte è un'idea che un altro kompagno aveva già proposto per il tragitto Albania-Puglia). E, mentre i criminali sessantottini al potere distruggono il Paese più bello del mondo, fra gli applausi di un falso papa e di un popolo che, più lo bastoni, più vota PD, M5S e SEL, Renzi non trova niente di meglio da fare che andarsi a vantare di una simile situazione con i giapponesi al G7. Me lo avessero raccontato anche solo pochi anni fa, non ci avrei creduto.
 

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