venerdì 26 maggio 2017

Perché dobbiamo arrivare a tanto?



Lo sciopero della fame lo ha iniziato lunedì: “Solo acqua e caffè d’orzo”. Maria Cristina Reciputi, 48 anni, psicologa, si incatenerà in Piazza Saffi a Forlì, davanti alla sede del Comune, per protestare contro il decreto legge che impone dodici vaccinazioni obbligatorie per i bambini che frequentano dal nido alle scuole dell’obbligo, prevedendo l’esclusione per la fascia 0-6 anni e sanzioni ai genitori alle elementari e medie, fino alla perdita della potestà genitoriale. Maria Cristina, che ha tre figli di tredici, dieci e otto anni, ha voluto seguire l’esempio di Giorgio Gustavo Rosso, l’editore del gruppo Macro che si è incatenato domenica a Cesena: “Quando ho letto il decreto, la prima reazione è stata quella di andarmene all’estero, in uno dei Paesi dove l’obbligo vaccinale non c’è, pur di non farmi rovinare la vita. Poi mi sono ricordata della protesta non violenta e ho deciso di seguire questa strada. Non mangerò almeno fino al 15 giugno“.




Nessuna paura di non farcela: “Prima di diventare mamma ho sperimentato qualche digiuno terapeutico, arrivando fino a 21 giorni senza cibo. Non temo nulla. Quello che mi distingue da Rosso, è che i miei figli hanno fatto l’anti-tetanica. Per il resto, non mi sono mai descritta come anti-vax. Sono semplicemente contro l’obbligo, contro l’imposizione, contro le minacce alle famiglie. Il fascismo e il nazismo li ho già studiati sui libri di scuola, non credevo potessero tornare”. Maria Cristina ha iniziato a leggere e informarsi sui vaccini molto tempo fa, mossa da curiosità accademica, visto anche il suo mestiere: “Quello che ribadisco è che se le Asl fanno firmare ai genitori un foglio in cui si assumono tutte le responsabilità rispetto alle conseguenze dei vaccini, significa che non c’è da stare così tranquilli. Io non sono un medico né un ricercatore. Quale responsabilità posso prendermi?“.





Non avendo un profilo Facebook, Maria Cristina starà lontano da eventuali reazioni negative o insulti: “So che molte persone verranno a farmi compagnia, il resto non mi interessa. Non sono una talebana del salutismo, ogni tanto fumo anche qualche sigaretta. Sono solo a favore della libertà di vaccinare o non vaccinare i propri figli”.  

1 commento:

  1. conosciuta personalmene durante un giorno della suo incatenamento in piazza... ero li per sostenerla come tanti altri che alla mattina avevano pickettato davanti all'ASL.

    eravamo una 20 di persone quasi tutte mamme... babbi molto pochi... io non sono neanche padre...

    del resto si è fermato un giovane a favore dei vaccini, ma è rimasto a chiedere perchè e percome, almeno il dubbio gli è venuto... per il resto non ci ha cagato nessun altro... povera italia

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