Testo di Libero Subania
Il fascismo è ormai prossimo e la sua ombra incombe già sull'Italia, così i centri (a)sociali si preparano alla Resistenza in... mare. Per questo il 10-11-12 maggio si terrà a Bologna, per l'occasione al Teatro Polivalente Occupato (TPO) ubicato nientemeno che in via Casarini, un corso tenuto da docenti universitari per formare "resistenti" da inviare poi sulla nave Mare Jonio al fine di raccogliere clandestini nel Mediterraneo da traghettare in Italia. E magari, se il numero lo permetterà, anche per mandarne qualcuno alla "flotta partenopea salva migranti" che sta costruendo il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Il corso sarà aperto da un inquadramento teorico sul tema: "Utilizzare i saperi per costruire attivazione: il Mediterraneo come luogo di conflitto e azione politica”, che vedrà docenti universitari di Scienze politiche come il prof. Sandro Mezzadra svolgere un'"Analisi geopolitica della frontiera del Mediterraneo centrale dalle primavere arabe ad oggi", seguito da altri docenti che prepareranno i resistenti al "Contro-uso dei sistemi di controllo: mappe e satelliti per la ricerca e il salvataggio dei migranti", etc. La serata si concluderà poi con una ricca "cena senegalese", e il giorno dopo tutti i compagni si trasferiranno in spiaggia a Cervia per fare un po' di prove tecniche di accoglienza... Insomma, l'estate si avvicina e dopo un bel corso tenuto dai ragazzi di bottega della facoltà di Romano Prodi, cosa di meglio che trovarsi tutti in spiaggia per fare... un bel bagno? Il fassismo è alle porte e dunque bisogna prepararsi ad affrontarlo con la tintarella giusta. Lotta duVa senza pauVa!
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