Testo di Graziano Ganzit
Non dipende da chi finanzia le moschee, ma da come vengono gestite. L'Islam ha due differenze sostanziali rispetto al cristianesimo. Nel cristianesimo è l'uomo, il singolo che viene elevato verso Dio attraverso la pratica dell'Amore verso gli altri. Nell'Islam il singolo non conta nulla se non in funzione del gruppo di appartenenza, la Umma, e al grado di sottomissione ad Allah. Di conseguenza, permettere agli islamici di raggrupparsi, di costruire moschee non eleva il loro senso di responsabilità ma, al contrario, carica il loro ego collettivo e li rafforza nelle pretese e nelle aspettative di sottomettere quanti hanno attorno che vengono considerati "infedeli" e di conseguenza devono essere portati verso l'Islam con le buone o con le cattive. E' un loro obbligo che va assolto anche applicando le "cattive". Dunque non è religione di Amore verso il prossimo. Non esiste che spirito di solidarietà all'interno della Umma, la comunità dei credenti in Allah. Per questo è pericoloso concedere luoghi di culto a simili persone. Vanno invece accolte mantenendole isolate e a contatto col nostro mondo laico affinché capiscano il processo evolutivo della nostra civiltà che separa Stato e religione, ma ha creato lo Stato sulle basi di una religione solidaristica e privilegiante l'aspetto assoluto della responsabilità individuale. Detto questo, è evidente che sono contrario alla costruzione di moschee nel nostro territorio.
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