Il trionfo del casual

Testo di Fabio Armano

Negli ultimi 5 giorni, nel regime comunista indebitamente al potere, hanno cambiato più idee che mutande. Alla fine, è stato affidato a questo soggetto il compito "esplorativo" per capire bene quanto i comunisti siano disposti a rimangiarsi parole, facce, e proclami solenni emessi solo 3 giorni fa, pur di continuare a stare avvinghiati alle loro comuniste poltrone e non perdere gli oltre 360 mila euro procapite che li attendono, se riusciranno ad arrivare indenni alla fine di una legislatura che è tanto scollata dalla volontà popolare quanto sciagurata. E no amici lettori. Non è una puntata di Suburra o Gomorra, non è una fiction. È tutto vero. Ma lo chiamano "senso di responsabilità".

Nota aggiuntiva: Non mi ritengo un bacchettone particolarmente legato al dress code istituzionale, ma resta il fatto che se alla Camera si fosse presentato in questo stato un qualunque esponente della Lega, con la consueta cialtronesca doppia morale, i comunisti lo avrebbero impiccato nei cessi di palazzo Chigi, ed i loro servi dell'informazione giornalistica debitamente proni a sinistra (97% del totale) ne avrebbero trascinato la salma per il pubblico ludibrio nelle vie cittadine. Invece il "Social Center Style" lo ha adottato uno dei loro, quello dell'inno nazionale a mani in tasca e della festa della Repubblica dedicata ai rom, ed allora è tutto così "trendy" e "cialtron new age".