Testo di Pier Luigi Pinna
Il cacapò è una delle bestie più insulse della terra. In linea teorica questa massa informe di piume è un pappagallo, anche se pare difficile crederlo. Siccome è grasso come la merda, il cacapò non vola. Si limita a camminare in modo totalmente sgraziato. Di notte percorre ampie distanze mangiando qualunque troiaio trovi per terra. Di giorno si arrampica sugli alberi (l'unica cosa in cui va forte) e dorme. Siccome oltre ad arrampicarsi e camminare non fa una segaccia nulla, il cacapò ha il metabolismo di un pensionato, per cui mangia pochissimo ed è molto longevo. È un solitario: se due cacapò si incrociano, si menano. Si accoppia ogni 5 anni. Fa una buca, ci si infila dentro e chiama l'altro sesso con suoni gutturali e fischi. In pratica prova a scopare col catcalling come certi camionisti. Se un altro maschio gli vuol prendere la zona intorno alla buca, si menano. A morte. Se trova una femmina ci fa sesso in modo grezzo per prestazioni che possono durare anche 2 minuti, poi la caccia a pedate chiamando un'altra femmina. Il maschio non cresce i figli: vuol solo svuotarsi i testicoli. Se non arriva nessuna femmina, il verdissimo pennuto si consola ingroppando una roccia. Si trova sopratutto in Nuova Zelanda e non ha predatori, probabilmente perchè la carne fa schifo al cazzo. Infine è d'uopo sottolineare quanto il cacapò sia totalmente antiestetico. A causa dell'abbattimento delle foreste, quest'affare è a rischio estinzione. Non priviamoci di una bruttura simile.