venerdì 30 giugno 2023

Demoni che vogliono portarci nel loro inferno


Marilena: Questo è il livello di ignoranza e cattiveria contro cui stiamo lottando ogni giorno. Deprimente!

Laura Foschi: Perché hai cancellato l'intestazione? E comunque non lasciare che le frasi, come le azioni, di questi psicopatici influenzino il tuo animo: tienili fuori da te. Cercano appunto di fare sentire male gli altri per portarli nel proprio inferno. Speriamo che paghino…

Sofia Catracchia: Ma che si continui a dire che “gli animalisti” hanno voluto gli orsi in Trentino quando si è trattato di un progetto europeo in collaborazione con enti di ricerca. Come se io volessi le tigri a Roma e avessi la libertà di metterle… boh!

Angelo: Bisogna anche vedere il vostro livello di animalisti. Quando l'orsa ha sbranato il giovane, che faceva corsa campestre, tutti a difendere gli orsi. Ci vorrebbe meno integralismo e più intelligenza da parte di tutti e gli orsi lontani dai paesi.

Me: Signor Angelo, il ragazzo non stava correndo, ma camminando e ancora nessuno sa quante dosi di vaccino aveva fatto, e quindi se è morto per infarto dovuto anche allo spavento d’essersi trovato faccia a faccia con l'orsa, a sua volta spaventata.

Angelo: E' stato dilaniato dall'orsa....ora avete anche il coraggio di dare colpa al vaccino...la vostra è proprio una perdita di contatto con la realtà, un misto di ipocrisia schizzoide..

Me: Grazie per la risposta. Frequentando Twitter immagino che sia al corrente della quotidiana strage di giovani morti per malore improvviso. Anche la morte di Andrea Papi potrebbe essere spiegata con il vaccino. Eviti di usare parole sprezzanti: "ipocrisia..."

Angelo: Non so più cosa dirle...senza esplodere in volgarità..le auguro solo di incontrare un orso ....se ne esce vivo magari valuterà un po' meglio la realtà. Addio

Me: Ecco, una caratteristica di "voi" razionalisti, moderati, perbenisti e, tutto sommato, persone per bene, è che non sapete affrontare un dibattito e scappate velocemente come conigli, appena qualcuno tenta un approccio con "voi".

Sed Vaste è stato visto in Lombardia


Lorenza Mottironi: Infatti! Sono più gli stranieri degli italiani .... poveri noi!

Me: Il parassitismo è un fenomeno naturale. Se il parassita uccide il proprio ospite, muore a sua volta, ma vi sono casi in cui il parassita uccide l'ospite e si salva. Penso alle vespe solitarie dette "parassitoidi".

I prodigi della tecnologia americana


Testo di Luigi Leonetti

Questa meraviglia della tecnologia anni 60 è atterrata sulla luna con due astronauti dentro. Con le riserve di ossigeno, acqua, cibo e attrezzature necessarie. Con i serbatoi pieni dei propellenti necessari per guidare la discesa. Poi si è diviso a metà, ed è decollato aiutato da un razzo che doveva avere una potenza specifica almeno 6 volte di quella del lanciatore Saturno multistadio, in orbita lunare. Con i serbatoi ancora pieni di tutto il carburante che occorreva per decollo, risalita e raggiungimento della velocità di fuga dalla forza di gravità lunare (un sesto di quella terrestre). Ha raggiunto la velocità di oltre 11.000 kmh in pochi secondi. Nelle profondità dello Spazio, grazie a un computer potente un centesimo di un Commodore 64, ha trovato con precisione chirurgica l'Astronave Madre, si è girato a 180 gradi, ed è stato agganciato al volo dall'Apollo 11 in orbita. Poi, è stato scaraventato sulla superficie lunare dopo che i due astronauti sono rientrati dentro la navicella madre. Davvero un peccato aver perso tutti gli appunti, le telemetrie, il domopak, tutta la stratosferica tecnologia che ha permesso un prodigio del genere.

giovedì 29 giugno 2023

So di non sapere, ma resto umile!


La cosa positiva, dopo quasi un secolo e mezzo di dibattito tra creazionisti ed evoluzionisti è che non ci sono più toni aspri e sprezzanti, ma si dialoga pacificamente, forse con l’inconscia consapevolezza della nostra comune ignoranza. Ovvero, siccome siamo condannati a non conoscere (per il momento) la verità, ci conviene portare rispetto verso chi la pensa diversamente, ché tanto nessuno ha la verità in tasca. Dei cinque ospiti della trasmissione, tre in studio e due in collegamento, forse il più “fanatico” è stato il credente nella Bibbia, tale Salvatore Di Fede, nomen omen, mentre il teologo, dietro il paravento della sua erudizione, non si è mostrato così sicuro della veridicità del creazionismo. Almeno, questa è stata la mia impressione. I due scienziati, Volpone e Pennetta, hanno brillato per le loro esposizioni, mentre Mazzucco si è meritato il premio per la migliore arguzia, compresa la sua battuta finale. Questo è un video lungo, che solo chi è veramente interessato all’argomento vedrà fino in fondo. La conclusione, dal mio punto di vista - e lo ribadisco – è che non sappiamo com’è andata, benché l’idea del “progetto intelligente”, spiegata da Mazzucco, sia indiscutibile. Manca però una cosa ed è il grosso difetto di questa trasmissione: la visione di Biglino. Che non avrebbe spiegato tutte le cose, ma che avrebbe dato un contributo riguardo all’annosa questione del “salto evolutivo”, detto anche “anello mancante”. Biglino non spiega com’è nato l’universo, perché né lui né nessun altro lo sa, ma spiega com’è nato l’Homo sapiens. E scusate se è poco!


L'annoso problema dell'inquinamento


Fonte: Green Pea

Era il 1895 quando il premio Nobel per la chimica Svante Arrhenius ipotizzò che la CO2 prodotta attraverso la combustione del carbone avrebbe riscaldato l’atmosfera a tal punto da innescare un cambiamento nel clima. Bisogna aspettare il 1953 per vedere sulle testate di informazione generaliste i primi articoli dedicati. Il 24 maggio il New York Times pubblica un pezzo intitolato “In che modo l’industria potrebbe cambiare il clima”, e pochi anni dopo il tema del surriscaldamento globale approda anche sullo schermo, con una serie di documentari scientifici prodotta dal celebre regista Frank Capra. In Italia, invece, il dibattito si apre al pubblico solo nel 1989, quando il grande Piero Angela dedica al cambiamento climatico una puntata dell’indimenticabile trasmissione Quark. Tra conferme e nuove scoperte, sono 70 anni che raccontiamo quella che avremmo imparato a conoscere come “crisi climatica”. 

Troppo simpatici o troppo schizofrenici?


Michele Manetti: 2020: lavatevi ogni due secondi... 2022: fate la doccia in due. Siamo alla follia! Armi per la pace... ecc... ma soprattutto il vaccino per il vaiolo delle scimmie.

Me: Con internet delle cose il condizionatore ce lo spegneranno loro e per farci comprare l'auto elettrica, basta aumentare la benzina.

Gli organi da trapianto vanno venduti freschi!


FantomasNel frattempo in Congo, i bambini dai 2 ai 12 anni, tenuti in sacchi, vengono venduti apertamente al mercato per il traffico di organi. Ma voi continuate a preoccuparvi dei Fassistih, dei diritti LGBT e del Claimat Ceing!

Me: Ciò è stato possibile perché prima lo si è fatto con gli animali. Tanto tuonò che piovve!

L'ultima diavoleria del governo assassino


Il governo assassino, quello di Conte e di Speranza per intenderci, ha scelto la Toscana come apri-pista per un sedicente esperimento sociale. Poi verranno anche le altre regioni. Lo strumento per giungere al cuore (e alla coradella) dei cittadini è lo smartphone, perché tutti i cittadini, escluso qualche raro vecchiaccio con un piede già nella tomba, ce l’hanno. Lo scopo è di stressare la gente, e continuare a stressarla. In tal modo, si abbassano le difese immunitarie e si rende l’organismo dei topi-cavia pronto per la prossima pandemia. Non manca molto. E, a proposito di topi, nelle trappole c’è sempre l’esca. Con i poveri toscani la trappola è stata quella di spaventarli, o comunque di stressarli per gli scopi appena spiegati, mentre l’esca è stata: “Lo facciamo per il vostro bene e, variante, così si salvano molte vite”. I gonzi, cioè i topolini incauti e fiduciosi, ci sono cascati. Ai primi sintomi del male, il governo assassino andrà giù di vaccini. Fatevi trovare pronti con la manica già sollevata!

mercoledì 28 giugno 2023

I famosi W.A.S.P.


Testo di Francesco Bortone

La teoria delle élite. Nel famoso libro L'élite del potere, del 1956, C. Wright Mills sostiene che negli Stati Uniti la politica è dominata da una ristretta e potente élite formata dalle persone che presiedono le maggiori organizzazioni: la burocrazia pubblica, le grandi corporations e le forze armate. Il capitalismo avanzato esige che si prendano decisioni fortemente coordinate e di ampia portata, quindi i dirigenti delle grandi organizzazioni sono costantemente in contatto e spesso assumono in modo informale decisioni di rilievo politico e sociale. Come hanno confermato anche recenti e accurate ricerche, questa élite del potere è composta da persone con un'estrazione sociale molto simile: sono nati in America da genitori americani, provengono da aree urbane, sono in prevalenza protestanti, hanno frequentato gli stessi college, provengono in maggioranza dagli stati dell'Est, si conoscono personalmente e hanno atteggiamenti, valori e interessi molto simili. Con i loro rapporti costituiscono un "direttorio intrecciato" che coordina iniziative e attività. Direttamente sotto questa élite, che opera in modo informale e invisibile, esiste un livello intermedio di gestione del potere, costituito dal settore legislativo, dai gruppi d'interesse e di pressione e dagli opinion leader locali. A un terzo e più basso livello si colloca la massa dei cittadini non organizzati.

Il merlotto e il colombotto


E’ il periodo degli involi. Dopo il merlotto di pochi giorni fa è ora la volta del colombotto. Me ne sono trovato uno in stalla. Abitare in campagna, per un naturalista, significa che ogni giorno c’è una sorpresa, sia d’estate che d’inverno. D’estate perché c’è, all’aperto, un tripudio di vita che si diffonde e prende possesso del territorio, d’inverno perché molte bestioline vengono in casa a cercare riparo e tepore. Che i piccioni stessero nidificando sotto il tetto del fienile lo sapevo e avevo notato che il mio vicino del lato nord, siccome abbiamo il fienile in comune, metà ciascuno, aveva messo strisce di carta stagnola per tenere lontano i volatili, come i contadini usano fare anche nei campi. A me, a cui gli animali non danno fastidio, non sarebbe mai venuto in mente di mettere dei dissuasori, non nei confronti dei piccioni, ma semmai sono costretto a farlo nei confronti dei roditori, che di recente, rosicchiando i fili della centralina elettronica dell’auto, mi hanno fatto un danno di 480 euro. Il piccolo piccione l’ho messo in sicurezza, portandolo nel terreno recintato dietro la casa, prima che Pablo se ne accorgesse. Non saprei come un bulldog francese possa reagire di fronte a un uccello inetto al volo. Dietro, raramente i gatti del vicino del lato sud si aggirano, per cui, se del merlotto non posso garantire che non gli sia successo niente di male, sul colombotto posso dire che con buona probabilità si è salvato dalle loro grinfie ed è stato intercettato dai genitori, che continuano a nutrirlo anche dopo l’involo.

Quando sono a strisce gialle e nere ci vuole l'esperto!


Sara Cucaru: Trovato nel mio terrazzo stamattina, già così. Potrebbe essere un calabrone? L’anno scorso nella mia zona (Olbia) si parlava di invasione e di quanto siano aggressivi e pericolosi. Ma è davvero così? 

Nicola Bressi: Questo non è un calabrone, ma una timida e pacifica Scolia. Una utile vespa solitaria. I Calabroni, verso gli esseri umani non sono né più aggressivi, né più pericolosi delle comuni api da miele. Ci sono purtroppo tanti terrorismi acchiappa-audience sul loro conto.

Il naturalista non è mai solo


Nicola Bressi: Nella natura ci sentiamo meno soli. Capita a volte di soffrire di solitudine. Soprattutto a quelli di noi che vivono da single. Una ricerca conclude che, per chi vive in città, uno spazio verde, un parco con alberi e fiori, riduce il senso di solitudine.

Me: Da notare le tre pigne ornamentali in primo piano, potente simbolo esoterico, molto amato in Massoneria.


martedì 27 giugno 2023

Lo stivale tacco 12


Fonte: Astronomia.com

Che meraviglia l’Italia! Uno spettacolo che pochi eletti hanno il privilegio di osservare dal vivo. Ecco la nostra Italia ripresa dalla Stazione Spaziale Internazionale.

"L'Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, perché è nata bella, più bella di tutte. È quella più ingegnosa, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse. Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa. E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta. È la rabbia delle povere gelose, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra. L'Italia è una tipa con stivale tacco 12, che nessuna sa portare meglio di lei...solo il tempo di rialzarsi".

Testo scritto da un belga anonimo.

Rischio schiacciamento


L’egiziana della foto ha affondato l’estremità dell’addome nella terra, per deporvi le uova. Ma c’è un problema! Non è il posto più adatto. Voi lo sapete, ma lei no. E’ una capezzagna, che porta nei campi, ma nel fine settimana vi passano molti pedoni e ciclisti, diretti al Biotopo Natura 2000 delle Risorgive dello Stella. Spesso vi passano anche trattori e a volte automobili. Il giorno in cui le piccole cavallette dovessero uscire dal terreno, le probabilità di venire schiacciate sarebbero superiori a quelle se le uova fossero state deposte lontano da una strada di campagna. Per un attimo, mi sono chiesto se fosse il caso di interrompere la deposizione e mandarla via, ma mentre mi accingevo a fotografarla, lei aveva già finito e si era involata, togliendomi così la responsabilità di decidere del destino dei suoi figli. La Natura farà il suo corso. Del resto, di insetti ne muoiono a milioni ogni giorno, adulti e immaturi, anche senza essere schiacciati dai pedoni, dai ciclisti, dai trattori e dalle auto. Il più grosso schiaccia il più piccolo, come i cinque piccoli temerari in fondo all’immenso oceano.

L'intelligenza del crostaceo


Nell’acquario dei girini (circa 200) ieri avevo cominciato a notare che i gammarus morivano, e su alcuni di essi i girini sembravano attaccarvisi per nutrirsi. Ho sospettato che la morte dei gammarus dipendesse dalla scarsità di ossigeno, poiché nell’acquario non c’era né la pompa-filtro, né l’ossigenatore. Così, ieri sera ho messo un piccolo aeratore e stamattina ho avuto la sorpresa di trovare un gammarus che si beava delle bollicine, come faccio io quando stappo una bottiglia di prosecco. Ditemi se questa non è intelligenza! Un crostaceo d’acqua dolce che scopre una fonte di ossigeno e vi si abbarbica, sapendo, capendo che così può trarre giovamento dal suo stato di malessere fisico. Ora voglio vedere se anche i gammarus sopravvissuti adotteranno lo stesso comportamento. Sempre che se ne accorgano. Voglio precisare che tali piccoli crostacei sono stati immessi nell’acquario insieme alle alghe che ho aggiunto come cibo per i girini. E’ inevitabile che quando si strappano alghe da un corso d’acqua, in mezzo ci siano anche piccoli artropodi, chi più chi meno bisognosi di ossigeno. La stessa cosa che vale per i pesci, vale per le bestioline invertebrate. C’è chi resiste di più in acque poco ossigenate, come i pesci gatto, e chi necessita di una buona ossigenazione, come gli scazzoni. Sicuramente, il piccolo aeratore migliorerà le condizioni di vita anche ai girini. 

Nota bene: ifermagliattaccatal cilindretto poroso di colore azzurro servda zavorra.

O tutti piatti o nessuno!


C1: Il telescopio spaziale James Webb, lanciato il 25 dicembre 2021 dallo spazioporto di Arianespace, nella Guiana francese e trasportato in orbita solare da un razzo Ariane 5, ha inviato a terra questa foto del sistema solare che toglie ogni dubbio sulla forma del nostro pianeta.

Luigi Pinelli: Sì, ma gli altri? A quando i marspiattisti e i giovepiattisti?

Bofano Roberto: Poveracci quelli che abitano sugli spigoli.

C1: Hanno dovuto mettere chilometri e chilometri di ringhiere altrimenti era pericoloso!

Anonimo: La società della terra piatta, nata da una setta religiosa a fine 1800, è morta a inizio 1900. Poi stranamente nel 1957 un "astronomo" inglese l'ha rifondata, il suo successore, un texano, l'ha consolidata, negli Usa. Nel 1995 la sede bruciò con tutti gli archivi, ma il più era fatto.

I transumani s'identificano a piacere


Fantomas: Carolina del Sud. Un trans che si identifica come un cervo è stato accidentalmente colpito a fucilate da cacciatori e trasportato urgentemente in elicottero all’ospedale. 

Gianni Vanacore: Ma il mondo non era un luogo più sicuro quando i fuori di testa li chiamavano semplicemente matti e li richiudevano in appositi luoghi di cura?

FrancyM: Ma uno che si identifica come cervo come passava tutte le sue giornate prima di essere impallinato?

Legio X Equestris: Io l'avrei fatto imbalsamare. Dopodiché voglio vedere se un giudice mi viene a dire che non si può fare! Se sono cacciatore vado a caccia, punto. Ho abbattuto un cervo, quindi? Niente ospedale, al massimo si sarebbe dovuto portare da un veterinario.

Lalla Marconi: E' un vecchio fake ma rende bene l'idea.

lunedì 26 giugno 2023

Il Karma colpisce sempre le persone giuste!

Sto cercando sul mio canale you tube video di tre anni fa da eliminare. Prima di eliminarli li guardo per l’ultima volta, ma questo lo trovo interessante perché, studiando gli animali, come ho la pretesa di fare, si studiano contemporaneamente anche gli esseri umani, nelle loro stranezze e bizzarrie. Così, in questo caso, ho deciso di tenerlo e vi aggiungo anche un particolare rilevante. Ho già fatto nome e cognome del sorvegliante del biotopo che con me si è comportato da ottuso sbirro, perché gli sono antipatico o perché si sente più affine ai cacciatori che non agli animalisti. Vai a saperlo! Vi voglio raccontare cosè successo il 15 giugno del 2022, quasi due anni dopo quello spiacevole incontro. E lo posso fare perché la notizia è stata di dominio pubblico. Il video risale al 27 settembre del 2020, ma l’omicidio compiuto dal figlio di Renato Castellani, Paolo, di 45 anni, è avvenuto un anno e nove mesi più tardi. Non esito a parlare di karma. Può un uomo, pur in un momento di rabbia cieca, uccidere la propria moglie con 71 coltellate? C’entra qualcosa l’educazione impartita da Renato Castellani e da sua moglie, al figlio Paolo, quand’era bambino? Una volta divenuti adulti, l’educazione ricevuta durante l’infanzia viene completamente dimenticata? Pongo la questione in maniera problematica e lascio ai lettori di trovare le risposte. Azzardo però l’ipotesi che una sana educazione data a un bambino gli impedisce di compiere azioni violente quando sarà adulto. Avete mai sentito che gli Amish o i testimoni di Geova si siano resi responsabili di reati di sangue? Mi dispiace per la donna uccisa, e anche per le due bambine rimaste orfane, ma il colpevole è giusto che paghi: il giudice gli ha dato 24 anni di carcere. In quanto allo “sbirro” Renato Castellani, sta già scontando la “pena” di avere un figlio assassino. Chi è amico dei cacciatori non mi suscita compassione!


Un codice etico un po' esagerato


Testo di Diego Caffaro

Chi è il fotografo naturalista:

- chi non usa richiami

- chi non usa prede vive o morte

- chi non rompe le palle ai nidi

- chi preferisce una foto più lontana arrecando meno disturbo possibile

- chi evita luoghi dove di solito vanno in massa tutti a fotografare lo stesso animale

Un " non addetto ai lavori" determinate situazioni non le comprende e si limita ad apprezzare o meno ciò che vede, dato che non voglio essere messo sullo stesso piano di chi adotta determinati atteggiamenti vi farò alcuni esempi.

- Quando vedete la foto di un rapace di notte su un trespolo con un topo in bocca, ebbene sì, quel topo è stato messo molto probabilmente da qualcuno, è stato attivato un richiamo in modo che la civetta o l'assiolo di turno arrivi proprio lì dove avrà tutti i flash puntati addosso.

- Quando vedete foto di serpenti fermi su delle pietre molte volte sono catturati e lasciati al freddo per un po', messi poi su un bel masso dove il rettile starà immobile causa la sua termoregolazione e verrà fotografato in tutta tranquillità.


Kafka approverebbe


Fonte: Perizona

Al centro della storia che stiamo per raccontarvi c’è uno scarafaggio fortunato che ha incontrato sul suo cammino una persona amante di tutti gli animali, nessuno escluso. Un uomo thailandese, camminando per strada, si è imbattuto in uno scarafaggio in difficoltà. L’insetto, forse calpestato da qualcuno, appariva ferito e in fin di vita. L’animalista non se l’è sentita di lasciarlo morire lì e ha deciso di provare a salvarlo prendendolo e portandolo in un ambulatorio veterinario.  I veterinari sono abituati a trattare tutti i tipi di animali ma curare uno scarafaggio è, inutile dirlo, piuttosto insolito. Il medico thailandese però non si è scomposto ed ha accolto lo strano paziente nel suo ambulatorio.

Raccolto il povero scarafaggio, l’uomo lo ha messo sul palmo della mano e si è recato al Sai Rak Animal Hospital, dove lo ha accolto il dottor Thanu Limpapattanawanich. Il veterinario ha trattato con grande rispetto e serietà la cosa. Ha preso in cura lo scarafaggio ferito e lo ha curato gratuitamente. Lo stesso veterinario ha poi deciso di raccontare e condividere la sua esperienza su Facebook e ha scritto: “Ieri sera mi sono ritrovato in un caso d’emergenza. Qualcuno ha calpestato uno scarafaggio che è rimasto sul lato della strada. Un uomo gentile è passato di lì, l’ha visto e si è precipitato a portarlo d’urgenza nel nostro ospedale veterinario”.

Il medico racconta che salvare l’insetto non è stata una cosa facile. Sembra che lo scarafaggio ferito avesse il 50% di possibilità di sopravvivenza. “Non è uno scherzo, anzi – si legge ancora nel post – È un gesto che indica compassione e pietà verso ogni creatura. Ogni vita è preziosa e vorrei che ci fossero più persone così nel mondo. È la gentilezza che sostiene il mondo”. Il veterinario ha poi ammesso che era la prima volta che si trovava a curare uno scarafaggio, ma che ha voluto comunque affrontare la sfida. Ha messo l’insetto in un contenitore per l’ossigeno per aumentarne le possibilità di sopravvivenza. Non è chiaro se alla fine lo scarafaggio sia sopravvissuto ma questo piccolo gesto è arrivato al cuore di molti utenti che hanno premiato il post facendolo diventare virale.


domenica 25 giugno 2023

Occhi che cercano una risposta


Testo di Gabriella Dimastrodonato

Un misero numero che non ha identità, una catena al collo a togliere ogni dignità. Strappato ad una madre ripetutamente abusata, ora lui è lontano da calore e affetto, unica compagnia un secchio con povero cibo che non sa di latte, del suo latte. Poche settimane ancora di disperazione e poi la morte! Se guardi bene e hai coscienza i suoi occhi ti rimarranno dentro in cerca di risposte, semplici e dovute. "Perché è condannato a questo?"

L'elusiva nitticora


Nicola Bressi: Si tratta di una Nitticora (Nycticorax nycticorax). Un piccolo airone meno diffuso di altre specie e più difficile da vedere. Sia perché ama cacciare nella folta vegetazione, sia perché è spesso attivo di notte.

MeIn Friuli lo chiamiamo "Falc di gnot". Sono anni che non lo vedo, eppure vivo nella zona delle Risorgive. Non vorrei si dovesse parlare di estinzione locale, come a suo tempo capitò alla lontra. Qui purtroppo è pieno di allevamenti di trote.

Anche alle volpi piace il golf


Testo di Doria Orestina

In buca ci è andata lei, questa volta.

Gli insetti stanno sparendo o no?


Testo di Jacopo Giliberto

Sono spariti i moscerini, signora mia; è la crisi climatica. Ha ragione, caro signore; una volta il parabris si copriva di moscerini e oggi non accade più; è tutta colpa del glifosate. La visiera dei mio casco dopo un'ora di viaggio.

Io continuerò a chiamarlo "latte" di soia!


Fonte: Think Green • Live Vegan • Love Animals

Un saluto a tutti i linguisti mancati che fanno la fila al reparto assass... ops, macelleria/pescheria!

sabato 24 giugno 2023

Parli della poiana e spuntano volpe e capriolo!

Proprio sulla verticale del punto in cui ho posizionato la fototrappola, ad un'altezza di circa 10 metri, sta nidificando la poiana ed era lei, infatti, il mio obiettivo. E invece, a dare un’occhiata all’esca, è venuta una volpe e un capriolo maschio. Entrambi si erano già fatti notare in due video precedenti, QUI e QUIForse avrei avuto più possibilità di successo se avessi usato un’esca maggiormente visibile, come una nutria morta, per esempio, ma ho dovuto usare un biacco schiacciato dalle auto perché quello passava il convento. Sono contento che in questo periodo non ci siano nutrie investite sulle strade che frequento abitualmente, ma un biacco è poco visibile anche per un rapace che ha, come tutti sanno, una buona vista. Il pane era solo per attirare eventualmente la sua attenzione, non perché possa essere considerato come cibo da una poiana. Almeno, non mi risulta. Sul lato est del boschetto c’è un campo di mais, ma su quello nord c’è un terreno incolto ed è da quella parte che ho messo la fotocamera, per ridurre i rischi di furto, fidando sul fatto che il contadino sarebbe eventualmente andato dalla parte del suo campo, cosa che è avvenuta perché, quando sono andato a ritirare la fototrappola, era in funzione un cannone spara-acqua molto potente e mi sono chiesto se per caso il getto avesse potuto arrivare anche sul nido della poiana, trattandosi di quei cannoni che girano per coprire un ampio raggio di campo. La mia conclusione è stata che la poiana potrà portare tranquillamente a termine la nidificazione, giacché l’adulto in cova, nel caso in cui dovesse arrivare un po’ d’acqua, coprirebbe le uova o i pulli allargando le ali, per proteggerli, come i rapaci fanno in caso di pioggia o neve. Quello, detto per inciso, è un boschetto che in teoria dovrebbe essere frequentato anche dai tassi, che finora latitano. 


I cinesi sono delle brutte persone!


Fonte: La Stampa

L'Istituto brasiliano per il Medio ambiente e le Risorse naturali (Ibama) ha sequestrato 28,7 tonnellate di pinne di squalo che stavano per essere esportate illegalmente in Asia. Le pinne sequestrate, riferisce l'Ibama in una nota, provengono da due specie di squalo, la Verdesca (Prionace glauca) e lo Squalo mako (Isurus oxyrinchus) due specie non in via d'estinzione ma per le quali è segnalata una drastica diminuzione della popolazione. Il sequestro principale ha riguardato una società esportatrice, situata nello stato di Santa Catarina trovata in possesso di un totale di 27,6 tonnellate di pinne. Un'altra società, che stava cercando di esportare 1,1 tonnellate, è stata individuata da un team Ibama all'aeroporto internazionale di San Paolo. Si tratta, secondo l'Ibama, del "maggiore sequestro al mondo" di questo tipo di prodotto e, sempre secondo le autorità brasiliane, l'impatto ambientale causato è "significativo" con "almeno 10.000 esemplari uccisi per ricavare una tale quantità di pinne". La pesca mirata degli squali non è consentita in Brasile e i pescherecci in questione utilizzavano licenze per la cattura di altre specie di pesci. Le pinne di squalo sono considerate prelibatezze di alto valore nel mercato internazionale, principalmente in Asia. L'operazione, conclude la nota, fa parte di un'ampia azione istituzionale per combattere la pesca illegale che si inserisce nel Piano nazionale annuale per la protezione dell'ambiente e nel rispetto degli accordi internazionali di cui il Brasile è firmatario.

Non sei all'autodromo di Monza!


Testo di Marino Baroncini

Perché moderare sempre la velocità, in particolare sulle strade di montagna? Perché dietro una curva potreste trovare questa situazione e non credo serva aggiungere altro. Buona giornata a tutti.

venerdì 23 giugno 2023

Stranezze della tecnologia


Testo di Lastregadelbosco

Nel 2023 l'uomo non ha ancora la tecnologia adatta a recuperare un sottomarino a 3,8 Km di profondità, però nel 1969 l'uomo ha raggiunto la luna a 384.400 Km di distanza, con una specie di modulo assemblato e incartato con il domopak. Il dubbio sorge spontaneo.


Testo di Paolo Cossu

Però quando vi salvano il culo vanno bene!

Una prodezza dei balestrieri


Fonte: Il mondo di Gio'

Li avevano trovati così, lei trapassata da una freccia e suo figlio attaccato alla zampa. E mentre il volontario la raccoglieva per portarla in clinica, il cucciolo continuava tenacemente a rimanerle appiccicato. I due opossum stanno bene, lei si è salvata e continuerà a prendersi cura di suo figlio. "Cari" bracconieri, nonostante sembra che le armi le abbiate voi in mano, alla fine, sarà sempre la vita, a vincere.

Tranquilli, non è morto nessuno!


Testo di Francesco Chellini

Le faine del sommergibilino sono probabilmente già morti. Ecco, in pieno stile pisciainchiostro, uno scoop sulle motivazioni della tragedia. Sì, perché scrivere sono stati dei coglioni da gara e hanno gettato nel cesso la loro vita, in un apparecchietto pericoloso, creato da una banda di improvvisati cialtroni, pareva brutto. Quindi...il motivo è stato un probabile faccia a faccia con un polipo gigante, probabilmente il nipote di quello che venne sconfitto dal capitano Nemo...


Con la guerra termonucleare non si scherza!


Testo di Elisa Maria Stella

C'è gente che allegramente auspica una guerra nucleare pur di spazzare via i potenti e i loro servi. Qui non è questione di liberarsi solo di loro, ma è in gioco la sopravvivenza dell'intera umanità. Se dovesse accadere questo, e Dio non voglia, l'intera umanità si estinguerebbe nel giro di qualche decennio, perché per i pochi sopravvissuti le radiazioni li decimerebbero per le devastanti malattie ed i mutamenti genetici. Per non parlare dell'avvelenamento, dell'acqua, dell'aria e di tutta la flora e la fauna per secoli e secoli. Se davvero volete questo, fate prima a spararvi un colpo in testa e lasciate in pace il resto dell'umanità. Ok?

giovedì 22 giugno 2023

Non sanno più che polpi pigliare!

Katarina Tonkova: Ora, cari giornalisti, sareste così gentili da precisare se il polipo è: nasale, uterino, intestinale, oppure un altro? Perché, se come scritto, intendete un mollusco, allora è un POLPO e non un polipo.

Beau: Io non scarterei neanche il kraken.

Mephisto: No, è stata una cozza gigante di Ganzirri!

Francesco: Più che piovra secondo me è stato ingoiato da una balena, finirà come Geppetto, ecco.

Nicola Porro: È finita l'aria. Tempo scaduto per il Titan. E ora che succede? 

Verduzzo, prosecco e merlotto


Il vicino di casa mi aveva detto che tra le fronde del mio lauro nidificava il merlo, giacché vedeva il maschio tutte le mattine lanciare il grido d’allarme quando era alle prese con una coppia di tortorelle, che a loro volta nidificavano sulla sua palma. Oggi c’è stato l’involo, non so se del primo o di qualche altro nidiaceo, perché questo, dei pullus, è il primo che vedo. L’ho visto che si prendeva una pausa sotto la tettoia dove parcheggio la macchina e meno male che Pablo non si è accorto di lui, altrimenti avrebbe potuto finire la sua breve vita prima ancora di cominciarla, nelle fauci del mio cane. Ma siccome lo avevo imbracato per uscire, era tutto eccitato e non si è lasciato distrarre da un semplice merlotto. I pericoli, per quest’ultimo, cominciano adesso. merli, specie al mattino, volano rasente terra e io ne trovo molti schiacciati sull’asfalto. Lo fanno per abitudine, perché nei loro geni sta scritto che il pericolo viene dall’alto: sparvieri, astori e, laddove ne esistano, falchi pellegrini. Il loro patrimonio genetico non prevede le automobili. E, per quanto riguarda il pulcinotto, il mio vicino ha due gatti, che non sono gatti di città, ma di campagna, con tutti gli istinti venatori in regola!

Pesciolini in un acquario


Testo di Giovanni Palma

Purtroppo è una regola fissa, una costante come il pi greco, un rapporto, un'equazione. E non solo perché l'uomo ammazza volontariamente o involontariamente ma perché l'uomo (o qualsiasi altro essere vivente) si nutre di altri esseri viventi. Animali o vegetali o minerali. La nostra vita è direttamente proporzionale alla morte di altre vite. E' uno schifo completo. Una vita senza senso. Avrei davvero preferito essere un robot alimentato a batterie anziché uno che si deve nutrire di ciò che lo circonda. Anche per una parmigiana devi ammazzare le melanzane, che non so che senso abbiano nell'universo, e poi ci vuole il formaggio e la mozzarella (il latte estorto alle povere mucche) e poi e poi poi poi. Insomma, tra poco sarà il mio turno a far da concime alle piante e forse restituirò un po' di maltolto. E sto combattendo con un esercito di zanzare assetate di sangue. Caro Roberto, nulla ha senso o perlomeno io non ne trovo alcuno. Ci dilettiamo a conoscere, esplorare, costruire, cucinare, fare e disfare. Sembriamo proprio pesciolini in un acquario che credono di nuotare nell'oceano. Una mia poesia di qualche tempo fa finiva così:

...c’è chi inizia ad essere stanco

di fare ogni giorno trentamila giri di campo

per tenere allenati ed in forma questi fragili corpi

e lubrificare per bene i colli ed i culi...

Il capriolo ha lasciato a casa moglie e figlio

Video, per la prima volta, un po’ osé, con un inequivocabile maschio di capriolo che se la prende con un alberello. Lo aveva già fatto in un video precedente. Credo sia un modo per marcare il territorio. Del resto, gli ungulati hanno delle ghiandole odorifere vicino agli occhi. Questo si mette a grattare la corteccia sfregandola con i palchi e non è solo perché ha prurito, ma per far sapere ad eventuali altri maschi che quel territorio è occupato. Abbiamo visto che lì ha la femmina e anche un cucciolo di meno di due mesi. La volpe circospetta è venuta a dare un’occhiata: quella è anche casa sua! Il ratto è l’unico che mi ha dato soddisfazione, apprezzando il mio pane: l’ho capito che i roditori sono ghiotti di carboidratiE poi, c’è l’enigma dei due scoiattoli, uno nero e uno rosso: che rapporti ci sono tra loro? Ma è forse il fagiano maschio la vera sorpresa di questo film. E’ la prima volta che lo riprendo. Se usassi granturco come esca, penso che si farebbe vedere più spesso. Dopo questo, ho spostato la fototrappola, ma solo di una decina di metri. Ho come obiettivo un volatile, stavolta, ma è più difficile da filmare perché non è terricolo come il fagiano. Vedremo nei prossimi giorni. Non vi anticipo di cosa si tratta.


Che siano maledetti i figlio di Abramo, Isacco e Maurizio!


Visit TrentinoUna passeggiata in cerca di cascate, un tuffo nel lago e la sera un gelato con i nonni. Che fresca l’estate in Trentino!

Me: Qualunque cosa facciate, spero che andiate in fallimento. Non meritate tanta bellezza naturale!

mercoledì 21 giugno 2023

Placente d'argilla


Il 24 maggio scorso le avevo trovate all’interno della fototrappola e avevo capito subito che la piccola vespa solitaria era passata attraverso il buco inferiore del drenaggio dell’umidità, per andare a costruire le sue capsule per le larve. Portate con delicatezza in laboratorio, dopo tre settimane le piccole vespe sono uscite, avendo consumato del tutto il bruco che ciascuna di esse aveva avuto a disposizione, paralizzato dalla vespa madre, affinché non marcisse. E’ il metodo crudele che la natura ha escogitato non potendo dotare di frigoriferi portatili le larve degli imenotteri predatori. Paralizzata la preda, è viva, ma non può scappare e viene mangiata a poco a poco. Roba da film dell’orrore! Le nuove nate, una volta completato lo sviluppo, hanno fatto un forellino, dall’interno, alla capsula d’argilla in cui si trovavano e sono uscite. Di tre, solo una l’ho vista uscire, ma non saprei dire di quale specie di vespa solitaria si tratti. Assomigliava alla Hemiteles fulvipes, ma chi lo può dire con assoluta certezza?


Ma allora l'evoluzione è vera o no?


JJ4 LA TANA DELL'ORSO: Una mantide religiosa congelata in un pezzo d'ambra. Ha più di 12 milioni di anni. Da ciò mi sovviene spontanea una domanda: E l'evoluzione darwiniana qui che fine ha fatto?

SonoPippoPappo: Darwin era un Massone e pertanto con la scusante della Teoria ha mistificato la Fede nell'esistenza di Dio Creatore.

Me: Mi risulta che fosse anche un pastore protestante e quindi immagino che la Bibbia l'avesse letta, a differenza dei cattolici a cui era fatto divieto di leggerla.

SonoPippoPappo: Se l'avesse letta saprebbe che siamo tutti figli di Caino.

Me: Non tutti, perché quando Caino fu scacciato dal recinto dell'Eden era preoccupato che quegli altri potessero ucciderlo, appena lo vedevano. Quindi c'erano già esseri umani, prima di Adamo, Eva e i loro due sfortunati figlioli.