domenica 31 marzo 2013

Novanta vulcani dormienti





Testo di Fabrizio Di Ernesto


Fonte:  http://www.lanotiziagiornale.it/novanta-testate-atomiche-sotto-i-nostri-piedi/

 


Per ben due volte nell’arco degli ultimi 15 anni milioni di italiani si sono recati alle urne per dire no alla possibilità, per il nostro Paese, di sviluppare e produrre energia nucleare per scopi civili.
Questi stessi italiani però, forse, non sanno che possediamo un verso e proprio arsenale nucleare.

La cosa appare assurda e paradossale considerando che nel 1975 Roma ha sottoscritto il Trattato di non proliferazione nucleare, eppure sul nostro suolo si trovano poco meno di un centinaio di testate atomiche. Per l’esattezza sono 90 le bombe di questo tipo stipate, poco più della metà di queste ovvero 50, nella base Usa di Aviano nei pressi di Pordenone, mentre le restanti si trovano custodite nella base statunitense di Ghedi Torre nel bresciano.
Tecnicamente parlando si tratta di armi tattiche, di potenza e gittata minore rispetto a quelle strategiche quindi, denominate B61; queste sono bombe gravitazionali che per essere utilizzate devono essere lanciate da aerei appositi, o almeno compatibili, attualmente potrebbero essere lanciate solo dagli F16 o dai Tornado; hanno una potenza che varia, a secondo del tipo e della grandezza essendone state costruite almeno tre diversi tipi, da 0,3 a 170 chilotoni che se utilizzate genererebbero una distruzione 900 volte superiore a quella prodotta su Nagasaki o Hiroshima.


sabato 30 marzo 2013

Il dolce e l’amaro

Meglio un dolce inganno o un’amara verità? Io la mia scelta l’ho fatta e non ho dubbi in proposito, ma mi accorgo che tanti miei compagni di lotta, uniti dagli stessi ideali di fratellanza universale, non si sono accorti del Grande Inganno, della maledetta Matrix  pervasiva che, come una tela di ragno, ci ha imbozzolato in una stupefacente finzione manipolatoria.
Mi chiedo a volte cos’abbiano nella testa gli animalisti cattolici. Cosa gli dice il cervello? Vanno in Piazza San Pietro a Roma e aprono uno striscione di benvenuto a Papa Francesco, si sperticano nelle lodi di questo illustre sconosciuto messo lì in fretta e furia per qualche occulta ragione e si uniscono al coro dei beoti che ne lodano la semplicità, l’umiltà e l’intenzione, forse solo immaginata, di apportare quei cambiamenti che molti si aspettano nella Chiesa e nel mondo.
Lo fanno in base a piccoli dettagli come la croce al collo di vile metallo anziché d’oro, la rinuncia al mantello d’ermellino e alle scarpette di Prada, il suo spostarsi a bordo del pulmino dei cardinali anziché con l’auto blu blindata, il suo pagare il conto dell’albergo subito dopo la nomina a pontefice.
Caspita, che sforzo! E se fosse tutta una manfrina? Se anche questi dettagli - per me insignificanti - rientrassero in una regia occulta che vuole mostrare alla gente le buone intenzioni dei potenti di abbassarsi al nostro livello? A nessuno viene il sospetto che sia solo una messinscena? 

venerdì 29 marzo 2013

Dalla Russia con stupore


 

Testo di Caterina Maggioni




Durante una delle tante ricerche che mi dilettano sono incappata in un video straordinario. Questo documento mi ha paralizzato e suscitato delle emozioni talmente intense da non riuscire a descriverle in pieno. In questo contesto mi limito a comunicare alcuni passaggi estrapolati, sperando che il messaggio arrivi forte e chiaro come è successo a me. Vi prego di prendere un sano distacco dalla "logica" e solo successivamente esprimere un giudizio, possibilmente dopo aver visionato i sei video (di circa 10/11 minuti l'uno).

" Oggi abbiamo la possibilità di restaurare ogni organo, ogni tessuto perso ed è realmente così".

Al Centro Arkadij Petrov e al Centro Noosphaere di Amburgo si pratica la rigenerazione di organi umani attraverso il pilotaggio dei processi all'interno delle cellule e attraverso la consapevolezza umana. E' la tecnologia bioinformativa. Queste rigenerazioni avvengono senza l'utilizzo di bisturi e in un arco di tempo che va da pochi minuti e qualche mese.

giovedì 28 marzo 2013

Lotta ai nocivi

“Quando la merda monta a scanno, o che fa puzza o che fa danno”, afferma un detto popolare. Nel caso dell’escremento umano di nome Anna Maria Betti, assessore alla Provincia di Siena, si sentono entrambi gli effetti. La puzza di antropocentrismo si spande nell’etere virtuale d’Italia e altrove, rendendo sempre più irrespirabile l’aria di questo Pianeta. Il danno agli equilibri ecologici - che la poverina dice di voler salvaguardare – agli animali selvatici, alla giustizia e alla bellezza della natura si può immaginare facilmente.
Il sistema purtroppo è ben collaudato. Come la mafia dà indicazioni di voto ai suoi ricattati elettori, per mettere le pedine giuste al posto giusto, così la mafia legalizzata, lo Stato, mette le persone giuste nei posti chiave della società, con gli stessi precisi meccanismi.
La beffa è che con i soldi del denaro pubblico lo Stato mafioso indice campagne pubblicitarie per far credere che i candidati proposti si occuperanno delle necessità della gente, tralasciando il fatto che in realtà si occuperanno delle necessità di qualche ben organizzata e potente minoranza.

mercoledì 27 marzo 2013

La fame che avanza dal sud





Testo di Michele Rallo






La situazione in Grecia è già precipitata da qualche mese. Ma la stampa europea non ne ha praticamente fatto cenno, perché non bisognava avvantaggiare i partiti populisti prima delle elezioni italiane e delle prossime elezioni tedesche. In Grecia – si ricorderà – dopo un risultato elettorale che aveva premiato le forze populiste (di destra e di sinistra), sono state indette nuove elezioni all’insegna di una propaganda di regime che mirava a terrorizzare gli elettori: se prevarranno ancora i populisti la Grecia sarà espulsa dall’Unione Europea e precipiterà nel caos. I greci – come si sa – hanno abboccato all’amo e sono tornati a votare per i partiti europeisti. Risultato: è stato creato un governo “responsabile” che ha accettato le ricette iugulatorie della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale. E il caos – quello vero, quello destinato a durare ben più di qualche mese – è arrivato. In Grecia – anche se la stampa “indipendente” si guarda bene dal darne notizia – siamo agli assalti ai supermercati, siamo alla caccia all’immigrato accusato di “rubare” ai greci non più un lavoro (che non c’è) ma un piatto di minestra alla mensa dei poveri, siamo alla fame vera, con i bambini che svengono in classe per la denutrizione, siamo alla scomparsa della sanità pubblica, con fasce sempre più larghe di cittadini ellenici che ricorrono per le cure alle ONG, cioè alla carità, siamo addirittura alla vendita di pezzi di territorio nazionale agli stranieri: un intero arcipelago (le sei isole delle Echinadi) è stato ceduto all’emiro del Qatar per un piatto di lenticchie, 8 milioni e mezzo di euro, il prezzo di una azienda agricola italiana di media grandezza. 

martedì 26 marzo 2013

L'altra faccia della disoccupazione



Testo di Caterina Maggioni

 

A proposito di lavoro.
In questi ultimi mesi abbiamo deciso di assumere un nuovo autista. Il compito da svolgere è: fare le consegne ed incassare. La ricerca del nuovo collega è stata meno scontata di quello che immaginavamo. Inizialmente abbiamo dato la priorità al marito di una conoscente. Lei lavora in quattro posti (fa le pulizie), lui  è in cassa  integrazione, hanno quattro figli e non sanno più come andare avanti. Dopo una settimana di prova lui ci comunica che preferisce aspettare la fine della "disoccupazione" e rinuncia al lavoro.
Abbiamo allora contattato un altro conoscente sempre in cassa integrazione. Ci spiega che è molto interessato in quanto è il suo settore ma che, grazie alla disoccupazione, ha ottenuto una forte scontistica dal "dentista" e quindi o lo teniamo "così" o rinuncia al lavoro. Naturalmente noi "così" non lo possiamo tenere. Nel frattempo mettiamo un'inserzione su Internet. Il primo colloquio è stato un disastro: spieghiamo che per iniziare ci sono minimo quattro giorni alla settimana, che a seconda degli ordini ricevuti è facile che ci siano degli straordinari e, soprattutto, che entro breve tempo il sabato sarà fisso e intenso in quanto riaprono le attività turistiche. Se gli avessimo buttato un secchio d'acqua ghiacciata in faccia l'espressione sarebbe stata meno sconvolta. Il Sabato? Si, a dirla tutta, anche spesso la domenica (ma ho evitato di dirlo). Beh, ha tagliato corto spiegandoci che ha la disoccupazione ancora per qualche mese e avrebbe accettato solo se lo prendevamo "così" (Un'altro! ho pensato).

lunedì 25 marzo 2013

Di tutti i fasci, un fascio

Ci sono film che cambiano la vita, ovvero tolgono l’innocenza e non si può più vedere la realtà con gli stessi occhi di prima. A me ha fatto questo effetto il primo “Matrix”, con la scena delle due pillole talmente simbolica e paradigmatica che mi viene in mente continuamente, quando m’accingo ad osservare la realtà e a valutare gli avvenimenti.
Sabato 23 marzo mi sono trovato in pieno nella situazione della pillola rossa e pillola blu, poiché ho voluto conoscere da vicino animalisti di Destra e vedere le reazioni degli animalisti di Sinistra. I quali sostengono che Casa Pound, e in particolare la sua emanazione verde “La Foresta che avanza”, stanno usando pretestuosamente le tematiche animaliste per guadagnare consensi a scopo meramente strumentale. Ovvero, per dirla in soldoni, i militanti di Destra che si dicono animalisti sono in realtà falsi e ipocriti.
D’altra parte, se ho qualche voce in capitolo per dire come la penso, sabato scorso a Udine di animalisti non ho visto l’ombra. Ho visto invece un gruppo compatto di camerati in piazza Libertà, che facevano un effetto decisamente coreografico e qualche sparuto sinistroide seduto ai bordi della fontana in piazza Matteotti, con una ragazza che mi ha dato gentilmente un volantino e con cui ho avuto un breve scambio di battute.

domenica 24 marzo 2013

La montagna partorisce il governino


Testo di Fabrizio Belloni

Tutti stanno con gli occhi puntati sulla creazione del nuovo governo di questo squinternato, bello e dannato Stivale. Che è e rimane il nostro Stivale. Splendido, ricchissimo – checché dicano -, sprecato, stuprato, inutilizzato ma comunque amato e, sotto sotto, invidiato ed ammirato dal Mondo.
Tutti guardano al savoiardo Napoletano, al povero e messo di mezzo Bersani, all’inutile Berlusconi, e soprattutto al “pierino” Grillo, il rompiscatole dirompente e crescente.
Come se cambiasse qualcosa sia se Bersani ce la facesse, comprando quei 15/20 senatori che non ha, sia che sia costretto a chiedere o contrattare i voti con “occhio d’aquila” Berlusconi. Non contano niente, né l’uno, né l’altro. Prendono ordini strategici. Per la tattichetta interna, facessero pure quello che credono. Non contiamo nulla, come Nazione. I due Marò lo vivono sulla loro pelle. Pressappochismo condito da viltà e ignoranza. Hanno mille volte più dignità i due Fucilieri del mitico Battaglione San Marco di tutti i politici ignoranti ed ignavi che ci ritroviamo sul groppone. Loro hanno dignità e virilmente ubbidiscono. I politici sono servi e servi rimangono.
I media, al solito, ci sguazzano, e riempiono pagine e video del più  piccolo sbadiglio di questo o di quel lacché. Miserabili come i politici.

sabato 23 marzo 2013

Il pianto del mondo


Testo di Susanna Tamaro

 

Fonte:  

 


La Pasqua si avvicina. Gli scaffali dei supermercati sono un trionfo di uova di cioccolata di ogni dimensione, di colombe con tutte le possibili varianti — con uvetta, senza uvetta, ricoperte di cioccolata, con lo zabaione — per accontentare i gusti più stravaganti. Da qualche anno poi, alle più tradizionali colombe, si sono affiancati dolci a forma di campane e di agnelli, anche questi in svariate versioni. Per chi vive in campagna, e ha lo sguardo abituato ad osservare ciò che succede nella realtà circostante, la Pasqua è quel momento in cui le gemme sui rami iniziano a ingrossarsi e i peschi e gli albicocchi, spesso temerariamente, schiudono i loro fiori. Le prime lucertole si svegliano e il loro fruscio si sente in prossimità dei muretti mentre le uova dei rospi, avvolte a migliaia da una lunga collana gelatinosa, ondeggiano tra le piante dei laghetti. Nel sottobosco spuntano le primule, le violette, i crochi, le pervinche e il mesto pigolio invernale degli uccelli si trasforma nella grande sinfonia che prelude al corteggiamento. 

venerdì 22 marzo 2013

La dittatura degli imprenditori


“Quasi nessuno ne parla, ma da molti anni gli americani stanno studiando come poter manipolare il clima a livello planetario, come riuscire a suscitare uragani, siccità, piogge ininterrotte, in luoghi prescelti e senza farsene accorgere”.

John Kleeves – “Un paese pericoloso”, 1998


Non gli è servito a nulla usare uno pseudonimo. Alla fine la lunga mano dei servizi segreti americani lo ha raggiunto, in quel di Rimini, il 18 settembre del 2010. Sono stati abili a fare le cose in modo da lasciare il dubbio che si sia trattato di un raptus di follia, come a volte ne capitano, e hanno posto le premesse per la versione ufficiale, riportata da tutti i mass-media, secondo la quale Stefano Anelli, vero nome di John Kleeves, mal sopportava che sua nipote Monica, avvocato, mettesse su famiglia con un carrozziere. Si sarebbe trattato, dunque, di una specie di morbosa gelosia nei confronti della nipote, che temporaneamente viveva nello stesso edificio dello zio, anche se era in procinto di trasferirsi in un’altra zona della città. Vi sembra logico che un uomo di sessantadue anni, conosciuto da tutti come persona calma, colta e studiosa, scateni una rabbia omicida prima sparando un dardo, con una delle sue balestre, al collo della nipote e poi infierisca su di lei con un paio di forbici?

giovedì 21 marzo 2013

Cammineremo



Testo di Mao Valpiana






Cammineremo in Val di Susa sventolando la bandiera della nonviolenza che Aldo Capitini creò per la marcia per la pace Perugia-Assisi convocata sulle orme di San Francesco e sul modello della marcia del sale di Gandhi.

Cammineremo in maniera serena ma determinata, anche disposti a soffrire per l'affermazione di ciò che riteniamo giusto, rifiutando la violenza e utilizzando la nonviolenza.

Cammineremo per ringraziare il popolo della Val di Susa della forza e della lucidità con cui in oltre vent'anni ha resistito per la salvaguardia della sua terra e per noi tutti.

Cammineremo per chiedere ai governanti dell'Unione Europea di rivedere il progetto del Treno ad Alta Velocità in Val di Susa, per non sperperare in grandi opere inutili i soldi di tutti noi e per tornare ad essere l'Europa dei cittadini e dei popoli che immaginò Altiero Spinelli, la grande speranza di pace e cooperazione a cui non vogliamo rinunciare.

mercoledì 20 marzo 2013

Il potere dei più buoni

La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi di ciò che ho intorno
sono sensibile ed umano
probabilmente sono il più buono
ho dentro il cuore un affetto vero
per i bambini del mondo intero
ogni tragedia nazionale
è il mio terreno naturale
perché dovunque c'è sofferenza
sento la voce della mia coscienza.
Penso ad un popolo multirazziale
ad uno stato molto solidale
che stanzi fondi in abbondanza
perché il mio motto è l'accoglienza
penso al disagio degli albanesi
dei marocchini, dei senegalesi
bisogna dare appartamenti
ai clandestini e anche ai parenti
e per gli zingari degli albergoni
coi frigobar e le televisioni.
E' il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
son già iscritto a più di mille associazioni
è il potere dei più buoni
e organizzo dovunque manifestazioni.


martedì 19 marzo 2013

Per loro siamo discariche

Nonostante io abiti in un piccolo comune di circa 10.000 abitanti, c’è un pullulare di iniziative culturali, promosse soprattutto dal circolo di agricoltura biologica “Aurora”. La conferenza a cui ho partecipato venerdì 15 marzo parlava di vaccinazioni, tema dibattuto in ambienti di controinformazione già da qualche decennio. Il COMILVA, infatti, esiste da una trentina d’anni e se all’inizio si prefiggeva lo scopo di fare informazione alternativa, oggi ha anche fra i suoi compiti l’appoggio legale ai genitori che non vedono riconosciuto dalle autorità sanitarie il cosiddetto danno da vaccino.
Tuttavia, già nell’ormai lontano 1992 è stata promulgata la legge n. 210 che ammetteva implicitamente il rischio da vaccinazione e questo avvenne in concomitanza con l’impennata di casi di effetti collaterali. Negli Stati Uniti, per esempio, in questi ultimi anni l’autismo sta assumendo proporzioni epidemiche, ma anche in Italia la dislessia è in aumento, insieme a patologie minori come la balbuzie, il ritardo nello sviluppo, il malassorbimento intestinale e lo strabismo, tutti effetti correlabili all’assunzione di vaccini.
Conoscevo il relatore, mio compaesano, perché abbiamo spesso parlato di scie chimiche, essendo lui un appassionato d’aviazione, ma il motivo per cui venerdì si trovava a parlare di vaccinazioni è dovuto al fatto che una ventina d’anni fa, fidandosi dei medici come siamo stati indotti tutti a fare, fece vaccinare uno dei suoi figli, che ebbe conseguenze abbastanza gravi.

lunedì 18 marzo 2013

Il male venuto dalle stelle




Testo di Antonio Marcianò




Il libro “
Non c’è creazione nella Bibbia” ha suscitato, com’era prevedibile, un vespaio. Quello che si contesta all’autore del saggio è soprattutto la sua sostanziale adesione alle ipotesi di Sitchin, quindi degli studiosi di archeologia spaziale, secondo i quali in un lontano passato esseri di altri pianeti sarebbero approdati sulla Terra ed avrebbero contribuito a fondare antiche civiltà. E’ un’ipotesi e tale resta per chi scrive. Ulteriori acquisizioni nell’ambito della Paleontologia, della Glottologia, della Biologia, dall’Archeologia etc. la verificheranno o falsificheranno del tutto o in parte.

La controversia si appunta per lo più su problemi linguistici, sulla vexata quaestio “Elohim”: sono dispute molto sottili e spesso ostiche su cui non intendiamo indugiare, rimandando a studi settoriali. Accenniamo solo alla traduzione proposta dagli esperti del forum “Consulenza ebraica”: essi sostengono che “Elohim” vale “Legislatori”. In particolare costoro controbattono, affermando che gli extraterrestri non c’entrano alcunché con la Bibbia, in quanto gli Habiru furono discendenti degli Atlantidei. Il Legislatore dell’universo è YHWH, il Pentateuco è una summa di eccelse verità che vanno colte sia in senso letterale sia metaforico, l’ingegneria genetica ed altre conoscenze scientifiche sono contenute nella Torah: queste, per sommi capi, le idee propugnate dagli specialisti di cui sopra.

domenica 17 marzo 2013

Lettera ai fratelli animali



Testo di Vittorio Martini Donati

 
Mi rivolgo a voi innumerevoli vittime dei miei simili: sappiate che non passa giorno e spesso ora durante la quale io non venga dilaniato dal pensiero che voi state soffrendo una interminabile e inenarrabile ingiustizia da parte dei miei simili. Non mi sento responsabile ma sono pervaso in tutti gli angoli del mio essere da una triste malinconia resa immane dalla coscienza di non poter fare niente per voi. L'immensa golosita dell'uomo per la vostra carne rende impensabile anche il minimo sollievo alle vostre eterne pene, la fabbrica del vostro dolore continua a produrre 24 ore al giorno e 7 giorni su sette. Il creatore o forza creatrice (meglio quest'ultima definizione al femminile) ha la grande responsabilità di avervi lasciato  indifesi in balia dell'uomo predatore il cui appetito sembra non placarsi mai. L'uomo con la sua violenza ingiustificata e gratuita contamina irrimediabilmente una natura perfetta e soave. Quanto la natura e voi animali siete perfetti ed equilibrati, noi umani siamo volgari nella nostra presunzione di superiorita' verso di voi.
So che le mie parole e le mie scuse non valgono neanche una goccia rispetto all'oceano di cui avete bisogno per alleviare le vostre pene, le scrivo forse per alleviare l'infinita tristezza che provo nell'osservare lo scempio compiuto continuamente dai miei simili.

Come si concilia la perfezione della natura e degli animali con la volgarità presuntuosa degli umani? Gli umani vogliono credere di essere stati creati a somiglianza di Dio. Io percepisco il divino molto di più nella natura e negli animali che nell'uomo.  Come conciliare il fatto che entrambi, animali  e umani, provengono dalla stessa forza creatrice? 
Se il creato è misura del creatore, egli ha poco da vantarsi della creazione dell'uomo. E' inconcepibile pensare che permetta un tale scempio della natura da parte dell'uomo. O il creatore ha un disegno diabolico nel permettere le sofferenze degli animali da parte dell'uomo o mi sono perso qualcosa.

E' stato dono o maledizione il balzo che ci ha separato dagli animali?
La nostra indomabile gola ci fa dimenticare che gli animali sono nostri fratelli e fanno parte della stessa natura dalla quale anche noi proveniamo.
Uccidere loro è come uccidere noi stessi.


Vittorio Martini Donati

sabato 16 marzo 2013

Lattina vecchia fa buon brodo

In un mondo perfetto io non dovrei fare ciò che faccio, ma anche in un mondo semiperfetto le cose dovrebbero andare diversamente. Come sapete, dal 6 dicembre ho iniziato un lavoro come L.P.U. (lavori di pubblica utilità) e il mio contratto scadrà il 30 aprile. Non sarebbe compito dei cantonieri, categoria alla quale nominalmente appartengo, di pulire il territorio: quello è compito dei netturbini, o spazzini che dir si voglia.
Ma io, in quanto vecchio ecologista – e prendendo sul serio la dizione “pubblica utilità” – mi sono offerto di togliere l’immondizia dai fossi e in teoria dovrei farlo prima che il collega passi con la fresa attaccata al trattore per sminuzzare la sterpaglia che potrebbe trasbordare sulla strada.
Non avviene, perché non solo questo non è un mondo perfetto, in cui la gente non butta la spazzatura dove capita, ma non è nemmeno semiperfetto e i colleghi addetti alla fresa macinano la sterpaglia – e tutto ciò che contiene – quando e dove decidono, o viene detto loro di farlo.
Del resto, io sono solo in questo gramo compito e non potrei star dietro ai colleghi “fresaioli”. Loro, comunque, mi stimano o almeno spero. O forse pensano anche che sono stato un povero pirla ad offrirmi per una simile incombenza.


venerdì 15 marzo 2013

La rivoluzione pilotata


 
Testo di Paolo D’Arpini




Quando si “prepara” una rivoluzione significa che si sta lavorando per un sistema. Preparare, preoccuparsi, predisporre… il prefisso dice chiaro qual è l’intendimento: “si lavora in funzione di...”.
Quindi non è ribellione, non è rivoluzione, insomma per intenderci non è la stessa cosa della presa della Bastiglia in cui una massa di facinorosi - padri, madri, figli - attaccano ciecamente la roccaccia del potere ove sono incarcerati i loro cari - i debitori, i poveracci, i ladruncoli per fame, le vittime del sistema - la espugnano con la forza della disperazione e liberano tutti i detenuti. Qui non si pensa, non si pondera, non si fanno programmi, semplicemente si pareggia il conto e si risolve il problema contingente.
Se la “rivolta” è cogitata e perseguita con fini ragionati significa che questa è un’operazione del sistema, significa che l’opera è condotta e guidata da tecnici, da teorici di un meccanismo “aggiustativo”, l’intento è il mantenimento della sperequazione sociale utile al dominio piramidale. Insomma è una rivoluzione di masanielli che contribuiscono al mantenimento del potere di pochi su molti. 


giovedì 14 marzo 2013

L'ultimo Papa



 


Testo di Fabrizio Belloni


Habemus Messi!
E' stato eletto il nuovo papa: un Argentino, come l'asso del Barcellona, il massacratore del Bilan. Cose loro, cose di uno Stato estero, troppe volte tentacolare nei confronti dello Stivale e non solo. Non discuto sulla fede. Ciascuno sceglie la propria strada, anche se io credo vera la frase: "libertà è servire un Signore vero". Personalmente ne avevo due, in verità. Del secolo scorso. Ma più attuali e futuribili di tutte le teste d'uovo che vanno per la maggiore.
Quello che mi irrita non poco è il clamore mediatico che in due casi, presidenza degli Stati Uniti e elezione del Sovrano di uno Stato estero, il Vaticano, esonda da teleschermi e giornali. Servilismo verso i padroni, accidenti.
Di più mi sembra di aver capito che sia o sia stato un gesuita. Ahi, ahi, ahi.....
Siamo al redde rationem. Indicativo dello stato di macerazione in cui si dibatte la Chiesa. Se si affida al gruppo gesuitico ci deve essere una ragione: un po' come se in guerra ci fossero state solo le SS.....(absit injuria verbis). 
Comunque, viva Malachia, che profetizzò questo come l'ultimo dei papi. Speriamo ci abbia azzeccato.
Comunque....habemus Messi!
Non ho dato mai importanza, se non per gioco, a tutto quanto sfugge alla ragione, al controllabile, al ripetibile. Quindi mi era sfuggito un particolare. Malachia, nelle sue profezie, si ferma nella storia dei papi a questo appena eletto. Poi non ne enumera più. Almeno è un buon segno. Ma c'è di più. Qualcun altro ha affermato che l'ultimo papa sarebbe stato "nero". E tutti hanno pensato ad un papa Africano.
Errore!
I francescani, i capuccini, i monaci in genere vestono il saio marrone. Il bianco della veste papale deriva dall'abitudine di un papa domenicano ad indossare tale colore, e così mutò l'abitudine della veste rossa, mantenuta solo nella cappa, nel mantello. Ma la profezia parla di "papa nero".  L'Argentino Francesco era un gesuita. 
E che colore indossano i gesuiti? Nero? 
ESATTO!
Speriamo in bene e giochiamoci i numeri al lotto. Hai visto mai?

Fabrizio Belloni

mercoledì 13 marzo 2013

Piccoli detenuti crescono


 

Testo di Salvatore Brizzi

 

 

Fonte: http://www.salvatorebrizzi.com/2013/03/educazione-e-magia.html

 


I risultati dell’evoluzione scientifica oramai da un secolo contraddicono apertamente l’esperienza della realtà quotidiana così come ci viene trasmessa dai nostri sensi. L’universo è composto di vuoto: il “quasi nulla” è la sostanza del mondo. La realtà non esiste oggettivamente, là fuori, in maniera indipendente da noi. Siamo circondati da un mondo da noi stessi plasmato. Deteniamo le chiavi della nostra prigione. Il gioco del Sistema non consiste nel rubarci le chiavi – ché non potrebbe – ma nel farci dimenticare che le possediamo noi.

Quello in cui crede, non quello che ha, decide il destino d’un uomo e anche l’ammontare delle sue ricchezze materiali. Perché i Paesi con più risorse al mondo (diamanti, oro, bellezze naturali...) sono spesso anche i più poveri e si lasciano sfruttare dagli occidentali? Non è l’avere che manca loro, ma la Volontà, la Responsabilità per gestire quell’avere.

L’educazione profana dei nostri giorni – quella che io amo chiamare edu-castrazione – è un’operazione dolorosa che viene inferta giorno dopo giorno alla psicologia del bambino. La scuola e la famiglia edificano in lui, fin dai primi anni, una mentalità da esecutore obbediente che gli renderà più sopportabili le otto ore di lavoro da adulto.

martedì 12 marzo 2013

Animalisti dagli occhi a mandorla

Pensando alla facilità con cui i cinesi mangiano cani, gatti, serpenti, insetti e cervelli di scimmia, il sostantivo che mi è sempre venuto in mente è: alieni.
Alieni rispetto alla nostra cultura occidentale e non solo dal punto di vista animalista.
Oggi però sembra che le cose stiano cambiando, nella società cinese, e sempre più spesso ci giungono notizie confortanti di liberazioni di animali, compiute dai nostri colleghi dagli occhi a mandorla.
Notizie di questo tenore mi fanno venire in mente una scena del film “Birdy”, in cui un Nicolas Cage ospite in un ospedale psichiatrico militare incontra un inserviente obiettore di coscienza di origini italiane.
Al che, venutolo a sapere, l’allibito Nicolas commenta: “Nooo, non è possibile! Un obiettore di coscienza italiano!”.
Questa è stata la mia reazione quando ho sentito parlare per la prima volta di azioni di liberazione animale in Cina: “Nooo, non è possibile! Animalisti cinesi!”.
E invece è proprio così. Ho dovuto ricredermi.

lunedì 11 marzo 2013

Le mani di un bambino

Perché è così importante per alcuni riuscire a dominare il mondo? Chiunque essi siano, qualunque natura abbiano, se umana o non umana, sembra che da millenni ci stiano provando in tutti i modi. Possono provare in maniera palese, con dittature conclamate, oppure in maniera subdola, con strumenti d’ingegneria sociale che apparentemente vanno nella direzione opposta.
In questi giorni sto maturando la convinzione che anche il M5S sia una delle strade seguite da “essi” per raggiungere i loro scopi, che sono quelli di arrivare ad ottenere un unico governo mondiale gestito da un’oligarchia di cui “essi” farebbero parte, ovviamente.
Ma, dopo aver ascoltato la conferenza di sabato scorso 9 marzo, mi è venuto da pensare che la stessa tecnica della falsa contrapposizione tra due schieramenti solo apparentemente opposti, venga usata anche in ambiti di etica e di rapporti sociali. Ovvero, paradosso dei paradossi, anche lo sterminio di milioni di ebrei e altri nemici del nazismo in 42.500 luoghi di detenzione, tra cui 1634 grossi lager, è servito al piano degli Illuminati per raggiungere, facendo un lungo e tortuoso giro, l’attuazione del NWO.

domenica 10 marzo 2013

Il conto torna




Testo di Fabrizio Belloni 
 
Una delle solite agenzie di rating mondiale, che poi vuol dire yankee (curioso che in Europa non ce ne sia una che è una), ha “declassato” l’Italia. La “Fitch” (anche la Standard and Poors si è accodata) ci ha mandato in serie B.
Motivo: instabilità politica del dopo elezioni.
Tradotto: l’Italia non dà sufficienti garanzie di continuare ad essere un cagnolino obbediente e scodinzolante agli ordini dei “poteri forti”. Che vincesse “Gargamella” o lo “Psiconano”, come, con maligna ed azzeccata astuzia, Grillo ha battezzato Bersani e Berlusconi, per i “poteri forti” era assolutamente indifferente: entrambi i B-B erano e sono ossequienti, proni a novanta gradi, ubbidienti e disposti a continuare a tradire la sovranità nazionale (monetaria, innanzitutto, ma non solo), assoggettandola ai voleri d’oltre Mediterraneo e d’oltre Atlantico.
Di più, anche la “quinta colonna” vaticana, in sede vacante, ha fatto sollevare le sopracciglia degli gnomi dalle mani adunche e dai nasi grifagni che da oltre centocinquanta anni dirigono lo Stato Estero, che si ingerisce nei nostri affari, nella nostra vita.

sabato 9 marzo 2013

Il grillo e la mantide

Ormai gli Illuminati non hanno più nemmeno il pudore di agire di nascosto, all’insaputa della gente, ma si palesano in pubblico e dichiarano le loro intenzioni alla luce del sole, così, se da una parte fanno preoccupare una minoranza di cospirazionisti, dall’altra abituano l’utente medio all’idea che il Nuovo Ordine Mondiale prossimo venturo è cosa desiderabile, ovvero la migliore soluzione non solo per uscire dall’attuale crisi finanziaria (indotta da loro stessi), ma anche dai più gravosi problemi che assillano da decenni l’umanità: in primis la sovrappopolazione, ma anche l’aumento della temperatura del pianeta. E se la sovrappopolazione può essere un reale problema per milioni di persone che vedono esaurirsi le risorse e ridurre la qualità della vita, il global warming può essere invece una mistificazione manipolata mediante i cambiamenti climatici indotti artificialmente e una sapiente propaganda mediatica.
Cominciare a parlare di Nuovo Ordine Mondiale e dell’ineluttabilità della sua realizzazione, è come disegnare le scie chimiche nei fumetti di Topolino della Walt Disney: si abituano i bambini fin da piccoli alla loro normalità.
Noi che veniamo considerati adulti infantili, quasi una specie di manifestazione evolutiva neotenica, siamo lentamente abituati a pensare che del NWO non si può fare senza. Ormai sono già in molti, tra i personaggi pubblici, ad averne parlato in tivù e a me viene in mente Veltroni, Tremonti e perfino il Papa uscente Benedetto XVI.

venerdì 8 marzo 2013

La festa della donna elefante

Festa della donna. Festa della mamma. Festa del papà. Festa dei nonni. Festa dei nipotini. Festa della prozia e della consuocera. E ancora: giorno della memoria dell’Olocausto, giorno delle foibe, giorno delle fosse Ardeatine, giorno di Santa Maria di Stazzema, giorno della strage di Portella della Ginestra, ecc. ecc.
Abbiamo capito: antropocentrismo conclamato. Senza remissione. E militarista, per giunta!
Va bene celebrare la condizione di oppressione della donna da parte dell’uomo, attraverso i secoli, fenomeno che va sotto il nome di sessismo, ma se si andasse alla base dei problemi non sarebbe meglio?
Se partissimo dalla madre di tutte le violenze, le sopraffazioni e le oppressioni, quella dell’uomo nei confronti degli altri animali, conosciuta - ma non da tutti - come specismo, non sarebbe più logico? Significherebbe affrontare il problema alla radice. Tentare, almeno, di costruire una società basata sulla giustizia per tutti i viventi, insieme a un’equa considerazione per i loro diritti, compresi i nostri, ovviamente. Noi siamo la misura di tutte le cose, diceva il Filosofo. Spetta a noi stabilire le modalità, come, quando e soprattutto perché.
Nel frattempo, possiamo anche festeggiare la donna in senso archetipale, purché il tutto non si riduca a gruppi di amiche che vanno a vedere lo spettacolo degli spogliarelli maschili, che sarebbe come concedere il servizio militare alle donne, cose entrambe già consolidate, del resto.

giovedì 7 marzo 2013

Tartarughe in salsa tartara

Anni fa mi restò impressa la scena di un documentario in cui un selvaggio seminudo catturava una tartaruga, la decapitava e ne suggeva il sangue dal collo decapitato portandola alle labbra ed alzandola sopra la testa come fosse una borraccia. Archiviai quella scena, come molte altre compiute da uomini primitivi, nel file orrori degli uomini.
Oggi vengo a sapere che la britannica Tesco, una catena di distribuzione di generi alimentari fra le più grandi del mondo, una multinazionale del settore, per accontentare i clienti vogliosi di carni esotiche non si fa scrupoli a mettere in vendita carne di tartaruga preparata sul momento, in pratica davanti ai clienti, come avviene in certi ristoranti giapponesi in cui il serpente viene inchiodato su un’asse di legno, sotto gli occhi del consumatore, scuoiato con un abile gesto della mano armata di coltello e sottoposto alla successiva lavorazione volta a renderlo edibile.
Non ho capito dove le tartarughe palustri vengano offerte, se in Cina, come m’immagino, o in Europa, ma se con le proteste internazionali si è riusciti a introdurre una politica etica alla NIKE, per far sì che smettesse di sfruttare i bambini lavoratori, non vedo perché non si dovrebbe obbligare anche la TESCO a darsi delle regole che evitino almeno le efferatezze alimentari, che nel caso delle tartarughe uccise senza neanche prima decapitarle è la norma.
Oltretutto, se si tratta di una multinazionale con dirigenti inglesi ci si aspetterebbe che un minimo di sensibilità zoofila ci sia già, come una specie di retroterra culturale, a meno che anche la zoofilia dei sudditi di sua maestà la regina non sia un luogo comune del tutto privo di fondamento.

mercoledì 6 marzo 2013

Etica e morale, sorelle siamesi





Testo di Joe Fallisi







Etica e morale significano esattamente la stessa cosa e già il concetto generale di giustizia è superiore, perché dalle consuetudini normate (transeunti e relative ai vari gruppi umani) essa può e deve persino prescindere. 

Un qualunque vivisettore non è "privo di etica", se con questo termine si intende ciò che esso designa: costume che si fa regola. Allo stesso modo, per fare un altro esempio, l'infibulazione è "etica" in alcuni contesti tribali, ma non per questo cessa di rappresentare una delle forme più atroci di violenza sulle donne. Non di etica, infatti, o di morale hanno bisogno gli esseri viventi, ma di equità, principio – e possibile sentimento comune – rispetto alla giustizia ancora più alto e meno relativo. 

martedì 5 marzo 2013

Chi vivrà vedrà





 Testo di Fabrizio Belloni




Lo Tsunami tour è terminato.

Terminato? Forse è finita solo la prima tappa, pronto a rimettersi in pista se le cose andranno come sembra stiano andando a concludersi.

I segnali ci sono tutti.

Lo scadente (nel senso che è in scadenza, cosa siete andati a pensare, malelingue?!) Presidente della Repubblica ha “invitato i partiti ad aver responsabilità”. Siccome sono maligno, lo interpreto come un invito ad allearsi per permettere a Bersani di formare un governo.  Ma c’è di mezzo Berlusconi…..

Sul “Corriere” di sabato 2 marzo, l’editoriale racconta alla gente che da internet sono scomparse per miracolo (?) le tabelle comparative degli emolumenti della casta: troppo compromettenti e – diciamolo - rivoltanti. Esattamente il modo per allargare di più, se fosse possibile, il solco fra Italiani e politici.