martedì 15 aprile 2014

Ritorno alle origini

 

Due fratelli pakistani sono accusati di aver mangiato un bambino a Lahore, secondo quanto riferito dalla polizia della provincia del Punjab e riportato dalla BBC. La testa del piccolo è stata ritrovata nella casa dei due, uno dei quali è stato arrestato dalla polizia, mentre l’altro sarebbe riuscito a scappare. Arif Ali e suo fratello, Mohammad Farman, erano stati arrestati e condannati a 2 anni di carcere per aver rubato il corpo di una donna morta dalla sua tomba nel 2011. Hanno poi ammesso di averne tagliato gli arti inferiori e di averne trasformato la carne in curry. Il giudice li ha accusati esclusivamente di aver profanato una tomba, visto che in Pakistan non esiste nessuna legge esplicita in materia di cannibalismo. Sono quindi stati scarcerati nel 2013. Il loro rilascio ha scatenato non poche polemiche da parte della gente della provincia del Punjab.


Ameer Abdullah Khan, sovrintendente di polizia a Darya Khan, ha detto alla BBC che gli agenti hanno fatto irruzione nella residenza dei fratelli Ali lunedì mattina all’alba, dopo che i vicini avevano denunciato il forte odore di carne in putrefazione provenire dalla abitazione. “Abbiamo trovato la testa mozzata di un bambino di circa due o tre anni”, ha detto. “Non è ancora chiara l’identità del bambino, così come il cimitero da dove il suo corpo potrebbe essere stato rubato”, ha aggiunto il sovrintendente Khan. Arif Ali era in casa ed è stato arrestato, mentre la polizia è sulle tracce di Farman Ali. “Durante l’interrogatorio iniziale, Arif ha ammesso di aver tagliato il corpo e di averlo cucinato, ma nega di averlo divorato, accusando il fratello”, ha aggiunto Khan.

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