mercoledì 18 giugno 2014

Viviamo all'interno di una bolla di sapone




Oramai è diventata routine e nessuno se ne accorge. Tuttavia vale la pena ricordare che ad aprile il debito pubblico è cresciuto ancora di 26 miliardi, raggiungendo la soglia record di 2.146 miliardi. A comunicarlo è la Banca d’Italia nel suo bollettino mensile. Ma non c’è solo questo, perché che in solo mese il debito aumenti di 26 miliardi non ha moltissimi precedenti. La notizia, sui giornali e in tv, non ha ottenuto lo spazio che meritava. E non perché non sia importante, ma solo perché ormai ci abbiamo fatto l’abitudine e quindi ci passiamo sopra senza renderci conto che lentamente ci avviciniamo verso un’altra manovra di correzione dei conti pubblici.


Non possiamo dimenticare che stiamo vivendo all’interno di una confortevole bolla di sapone sospesa nell’aria. Un sonno che ci consente di non guardare la realtà. A narcotizzare è l’overdose di morfina finanziaria fornita dalle banche centrali iniettando quantità mai viste di liquidità nel sistema. Così i mercati sono tranquilli, i tassi d’interesse scendono e tutto sembra viaggiare nel migliore di modi. In realtà sta nascendo un mondo artificiale abitato da avatar. Quando il mondo reale prenderà il posto di quello virtuale ci sarà un risveglio molto brusco. La realtà ci dice che il debito pubblico è ai massimi storici, mentre noi italiani siamo sempre più poveri. Le analisi di Eurostat certificano che l’Italia è il Paese europeo ad avere perso più di tutti con l’euro. Il reddito pro-capite nazionale è calato del 6,5% a 22,874 euro. La media dei Paesi euro segnala un aumento del 10%. La Lituania l’ha quasi raddoppiato a 8.447 euro, la Lettonia +78% a 7.100 euro. Il Paese con i cittadini più ricchi è il Lussemburgo, con 63.311 euro pro-capite in aumento del 6,7%. La grande Germania è a 30.829 milioni (15,7%). Tutto questo per dire che, all’interno del club Euro, siamo il Paese che si è maggiormente impoverito a causa delle politiche di austerità e, contemporaneamente, è quello che ha il debito più alto. L’Italia Spa cioè è come un’azienda che vede calare il fatturato e, contemporaneamente, vede salire ogni giorno il debito. Quanto tempo impiegheranno i creditori a dimostrare tutti i loro dubbi? Vediamo chi è bravo a rispondere.

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